lunedì 6 dicembre 2010

I 150 anni dell'Unità d'talia



Ecco l'interrogazione depositata dal gruppo in merito all'oggetto.


Gentile Sig. Sindaco;

nel 2011 ricorrerà il 150° anniversario dell’unità d’Italia, e ci chiedevamo quali iniziative avesse preso o avesse intenzione di prendere questa amministrazione per festeggiare questo importante avvenimento.
L’Italia dei nostri giorni sta attraversando un grave periodo che non è solamente legato alla crisi economica. Difatti la crisi istituzionale che ci sta accompagnando è probabilmente molto più pericolosa per il futuro della nostra nazione.
Noi pensiamo che proprio dalle istituzioni debba quindi partire il primo esempio per dare lustro ed importanza alla nostra nazione.
L’Italia e la sua unità non sono nate solamente con la spedizione dei 1000. Avevano avuto ben prima tentativi che erano stati precursori di questa volontà. Ricordiamo tra questi l’iniziativa dei fratelli Bandiera che partiti dai movimenti veneziani avevano già a quel tempo dimostrato molta più lungimiranza di quella che stiamo vivendo ai nostri giorni con partiti che siedono in parlamento. Chissà se questi ultimi conoscono veramente la storia del nostro paese e del vessillo di cui si fanno bandiera. Dal punto di vista culturale, poi, l’idea di un’Italia unica e indivisibile, affonda le sue radici addirittura nell’epoca medioevale, vale a dire almeno mille anni fa.
L’Italia purtroppo, ha vissuto anche dei bruttissimi periodi. Basti ricordare le stragi degli anni 70-80, in cui hanno perso la vita molti innocenti civili, piuttosto che il Ventennio fascista, sfociato nella seconda guerra mondiale, periodo in cui furono negati i più elementari diritti dell’individuo e della società civile.
Grazie alla forza ed alla coesione dell’unità nazionale, l’Italia è sempre riuscita a riemergere, e crediamo quindi che ora, in un momento storico così difficoltoso, il 150° anniversario possa essere l’occasione migliore per rifondare su nuove basi il vincolo unitario, composto da un mosaico di entità diverse ma tra esse complementari e non alternative, che si riconoscono nell’Italia.
La necessità di risollevarsi, tuttavia, oggi ha bisogno di essere supportata da tutti i soggetti istituzionali coinvolti, in primo luogo da quelli locali. La Carta Costituzionale e le forze dell’ordine, come l’Arma dei Carabinieri, rappresentano punti di riferimento irrinunciabili, ma da sole non sono sufficienti.
Ecco perché rivolgiamo a lei Sig. Sindaco la domanda di cosa in concreto questa amministrazione stia pensando di fare per festeggiare questo importante traguardo.
In aggiunta a questa domanda vogliamo anche porre, come ci è abitudine fare, un suggerimento per rendere più partecipe la nostra comunità agli eventi che speriamo voi avrete già pensato di mettere in essere. Ovvero quello di donare una bandiera tricolore a tutti gli scolari o a quelle famiglie brendolane che ne faranno richiesta, in modo che esse possano per tutto l’anno prossimo essere esposte sul balcone di casa.

lunedì 29 novembre 2010

Monumento ai Carabinieri



Ecco la nostra proposta in merito, protocollata alcune settimane fa.


Gentili,

in vista del prossimo 12 Novembre, anniversario dei caduti di Nassiriya, volevamo porre alla Vostra cortese attenzione la seguente proposta: convertire la vasca d’acqua posta alla base del suddetto monumento in una pregevole aiuola in cui possano trovare dimora degli arbusti e/o fiori.

Tale proposta è motivata dalla constatazione del triste degrado in cui versa tale vasca, che originariamente doveva fungere da bacino di raccolta per una fontana che purtroppo soltanto per un brevissimo periodo ha reso il proprio servizio.
Il ripristino della fontana sarebbe bello, ma crediamo che anche la conversione appena citata possa rendere il basamento pregevole, e con poca manutenzione lo manterrebbe al giusto decoro che gli compete.

Scriviamo a Lei, signor Sindaco, in quanto crediamo che l’iniziativa debba partire dal Primo Cittadino, e scriviamo a Lei, dirigente scolastico, in quanto crediamo sia importante che l’esecuzione pratica della sistemazione passi attraverso gli alunni delle scuole.

L’impegno economico per un’aiuola di queste dimensioni sarebbe certamente poco oneroso, mentre una tale trasformazione avrebbe sicuramente un impatto positivo per i ragazzi: li farebbe infatti riflettere al meglio sull’importanza delle forze dell’ordine, aumentando anche la consapevolezza per il lavoro che ogni giorno esse svolgono.

Il monumento al Carabiniere posto nella centrale piazza del paese ritroverebbe così la sua giusta dignità.


Con la speranza che vogliate accogliere favorevolmente la nostra proposta, porgiamo i nostri più cordiali saluti.

martedì 16 novembre 2010

Acqua & fontane

Ecco la nostra nuova proposta in merito al monitoraggio della potabilità delle acque delle nostre fontane, ricchezza non abbastanza valorizzata in questi anni di abbondanza (che stanno per finire, oserei dire).

Con la presente vogliamo porre alla vostra attenzione la proposta di tenere monitorata la potabilità delle acque delle principali fonti “libere” che si trovano nel territorio di Brendola.

Proponiamo di installare una sorta di leggio come quello presente in zona San Valentino, al “lavandaro”, dove inserire lo stato di potabilità dell’acqua, che sia stata controllata a cadenza regolare principalmente nel periodo estivo e in misura minore in quello invernale.

Siamo consci come una fonte aperta e libera agli agenti atmosferici non possa dare le stesse garanzie di controllo dell’acqua di un acquedotto, ma crediamo che con apposita informativa anche questo piccolo ostacolo possa essere scavalcato.

Il monitoraggio più frequente dovrebbe riguardare le fonti più accessibili, per esempio la fontana di S.Vito e una delle rogge che si trovano in località Canova, mentre un paio di controlli all’anno sarebbero sufficienti per le altre fontane che risultano essere poco accessibili.

Crediamo che questo sia un servizio utile e valorizzante per il nostro paese, soprattutto nei mesi estivi dove ci si ritrova a volte ad interrogarsi di fronte alla fonte, tra la sete e la potabilità dell’acqua stessa.

lunedì 8 novembre 2010

Chiarimenti sul centro socio sanitario


Nel CC del 4 Novembre, oltre a non dare la possibilità di replicare al nostro Fabrizio, i consiglieri di maggioranza hanno anche impedito alla Elena Pellizzari di leggere un'interpellanza firmata dai gruppi di minoranza in merito al centro socio sanitario e alle voci di "chiusura della convenzione" che girano in paese.
Ecco l'articolo che compare a firma del sottoscritto su InPaese.

Al consiglio comunale del 4 novembre 2010 Progetto Civico per Brendola e Brendola Viva volevano leggere
un’interpellanza chiedendo all’amministrazione informazioni in più rispetto a questa voce che gira in paese, accompagnata anche da un bando comunale in cui si cerca un assistente sociale. Bene, questo è stato  impedito, in barba al regolamento e alla democrazia. Con tutti i cittadini attendiamo rassicurazioni in merito.
Emanuele Mercedi

Dal CC del 4 Novemebre 2010


L'ultimo Consiglio Comunale c'ha lasciati basiti. Il Sindaco si è comportato in modo tutt'altro che democratico. Grave come affermazione, vero? Beh, leggere qui sotto quello che racconta il nostro egregio Consigliere Fabrizio Bedin.

Premetto le mie scuse a chi della “dialettica  politica” ne ha le orecchie piene … portate pazienza, ma non ho altri mezzi per raggiungere l’ostinatezza di chi non ha voluto ascoltare.
Sig. Sindaco, con queste righe mi prendo il diritto di replica che lei mi ha negato durante il consiglio comunale del 04 Novembre.
Farò prima un breve riassunto di quanto successo, in modo che chi legge possa capire di cosa sto parlando.
Il giorno 28 Ottobre alle ore 09,21 mi è stata spedita una mail in cui venivano convocati i capigruppo consiliari per le 17,30 di sera dello stesso giorno. Ovviamente, visto che per mia fortuna lavoro, la convocazione, con grande stupore e rammarico, ho potuto leggerla solamente alla sera. Ho ovviamente manifestato tutta la mia perplessità per le tempistiche e modalità. Conscio che l’art. 11 del regolamento comunale (come ho riportato nella mail di risposta) permette al Sindaco di agire in quel modo quando vi sia carattere di urgenza, ho chiesto perché non si sia usato come in altre situazioni un po’ di buon senso, ovvero non si sia accompagnata con una telefonata o sms la convocazione. Senza dilungarmi troppo sul carattere delle mail che con piacere ho poi avuto modo di chiarire con il responsabile comunale, nel porre i saluti all’ex assessore Bertozzo, con toni che credo nulla avessero di offensivo, ho evidenziato e chiesto le motivazioni di tale scelta durante il consiglio comunale del 04 Novembre.
La risposta è stata a dir poco fuori luogo. Il primo cittadino, richiamandosi al suo alto senso civico ed al fatto che il regolamento comunale gli permetteva di procedere in quella data maniera (l’avevo scritto anch’io nella mail) mi ha di fatto accusato di fare inutile polemica.
Ho chiesto a quel punto di poter replicare. Sorpresa: mi è stato negato! (Diritto sancito dall’art. 35 del regolamento comunale!).
Ora, scusandomi della lunghezza dell’antefatto, con le seguenti poche righe ne approfitto per riprendermi questo diritto che mi è stato vergognosamente negato in consiglio. Risponderò al “Sindaco” come figura istituzionale, visto che come consigliere a tale istituzione devo rispondere: scrivo semplicemente che il regolamento comunale è un giusto mezzo per fare rispettare le assemblee, ma l’uso del buon senso, come nel caso su citato, è dato dalle persone. Ed il buon senso in questo caso è stato completamente lasciato da una parte. E tutto questo per buona pace della tanto da lei citata democrazia.
Sperando che la dialettica politica si riporti un giorno in binari più consoni ad un paese che si ritiene civile, saluto.

Finalmente giovani!


Finalmente l’amministrazione ha deciso di convocare un gruppo di lavoro che si rivolga al mondo dei giovani. Non è nostra intenzione sprecare delle parole sul fatto che si dovesse fare o non fare prima, ma sottolineare l’importanza che finalmente si è iniziata la discussione. Una discussione a cui deve partecipare tutta la nostra comunità, fosse questa partecipazione anche solamente informativa.
Noi vogliamo ringraziare quanti in questi tempi ci hanno supportato con le loro idee e proposte in merito. Quanti hanno voluto dedicare un po’ del proprio tempo dimostrando con i fatti che la questione riguarda
soprattutto il nostro futuro. Ci hanno fatto sentire un paese un po’ più unito. Idee e proposte ne sono uscite molte, ma crediamo che la più importante (e che per questo vi riportiamo) sia quella di trovare una persona incaricata dall’amministrazione che con competenza e tanta passione si faccia carico di coordinare le varie iniziative che sono o che potrebbero essere messe in campo. Una comunità unita e con basi solide e civiche
crediamo non possa avere paura nell’affrontare questo difficile tema. Con la speranza di ritrovarci tra un po’ di tempo un po’ più ottimisti per il futuro di tutti noi.

domenica 10 ottobre 2010

Bullismo e non solo...

Quanto tempo fa abbiamo avverto chi di dovere in merito al "disagio giovanile"? Due anni? Ecco...Leggete questo articolo, se ancora non ne avete sentito parlare.

Dal GdV del 08.10.2010.


Furti, agguati e minacce. «Qui comandiamo noi»
DUE ANNI DI SCORRIBANDE. I giovani accusati di lesioni ad anziani e danneggiamenti vari

Regnava un clima di paura nei quartieri dove la banda di ragazzi imperversava con violenze e aggressioni.
«Qui comandiamo noi». La logica del mini-clan. L'arroganza della sopraffazione. La gratificazione nel sentirsi temuti e riconosciuti come "potenti", sia dai coetanei che dagli adulti. Succede così che il padre di un ragazzino di 12 anni scenda "a patti" con i giovani che hanno rubato la bicicletta Bmx al figlio. L'uomo decide di incontrare il branco che, come compenso per il riconoscimento del loro "potere", ha pietà e restituisce la bici.
Sono scenari che spuntano dalle pieghe dell'indagine, coordinata dalla procura per i minori di Venezia e dalla procura berica (per i maggiorenni). L'episodio più grave è la rapina impropria del 21 gennaio al supermercato G.B. Ramonda, per la quale sono indagati nove minorenni, tra cui due ragazze. Scoperti dalle commesse mentre si appropriavano di generi alimentari, i giovani minacciarono pesanti ritorsioni.
Secondo le indagini dell'Arma, cui ha collaborato anche la polizia locale, un gruppetto di ragazzi ha colpito anche in un altro supermercato: prima un taccheggio, poi, a marzo, tre minori che si "limitarono" ad infastidire i clienti, arraffando i deodoranti dagli scaffali e spruzzandoli in aria, prima di scappare al grido «spacchiamo tutto prima di uscire».
Le gang erano pronte a menare le mani. Contro i più deboli e gli indifesi. Ma anche contro un controllore delle Ftv: era l'11 aprile quando 4 giovanissimi, sul bus Altavilla-Vicenza che li portava in discoteca, furono scoperti senza biglietto e reagirono scaraventando a terra il malcapitato controllore e finendo pure col minacciarlo.
Ad avere la peggio, però, è stato un anziano che il 18 maggio intervenne nei confronti di tre ragazzi e due ragazze che stavano giocando con gli skateboard in piazza del Mercato; il rimbrotto non fu gradito e l'anziano fu colpito al petto con lo skateboard e poi picchiato con calci e pugni dal branco, subendo lesioni. Fu un'aggressione in piena regola in stile Arancia Meccanica che costò al poveretto un trauma cranico, e lesioni guaribili in 30 giorni.
Non è stata risparmiata un'anziana con il nipotino disabile, bloccata sulle strisce e bersagliata di insulti e bestemmie. E ancora: apprezzamenti a sfondo sessuale, sputi e un colpo a una spalla ad una mamma che aveva accompagnato la figlia alla palestra comunale. E a un'altra donna aggredita che minacciava di chiamare i carabinieri, risposero ridendo: «Chiamali pure, tanto non ci possono fare niente». Si sbagliavano.M.SC.

domenica 3 ottobre 2010

Consiglio comunale 29/09/2010

Ecco un riassunto del cc del 29 settembre.

Apertura lavori con riconoscimento al nuovo Segretario Regionale della sanità Domenico Mantoan. Anche da parte di Progetto Civico i migliori auguri per un importantissimo incarico.
Interrogazione fuori scaletta da parte del gruppo Brendola Viva in merito a bretella e spostamento casello: il Sindaco si avvale della facoltà di non rispondere (J) con la promessa di dare risposte esaustive in merito quanto prima.
Risposta sull’interrogazione presentata dalle minoranze riguardante i giovani: qui apro con una dolente nota; nella risposta l’assessore competente ha citato la richiesta da parte di Progetto Civico di istituire un tavolo a doc, e con l’appoggio del Sindaco ha detto che non era cosa opportuna visto il susseguirsi dei fatti. Come gruppo non abbiamo potuto replicare perché non eravamo primi firmatari dell’interrogazione. La nota dolente sta nel fatto che l’assessore (o chi per esso) è da quasi un anno che c’è la “mena”, dimenticando in modo palese che la nostra proposta, nata da un incontro tra vari rappresentanti di associazioni ancora a Novembre 2009, era rafforzata dal fatto che venivano richiamati passi e regolamenti istituzionali legati al comune. Altro che tavolo senza importanza.
Abbiamo potuto riprendere l’argomento solo quando si è parlato di assestamento di bilancio, giustificando la nostra astensione col fatto che nessuna delle nostre proposte era mai stata recepita, e che probabilmente, visto quanto affermato durante la risposta sul disagio giovanile, nemmeno mai lette. Ora perdonatemi il “brio” con cui ho scritto le righe soprastanti, ma farci prendere per i fondelli in modo così irriverente credo sia veramente insopportabile. Sia ben chiaro che i toni usati in consiglio sono stati ovviamente più miti, senza però lasciare cadere la cosa nel vuoto. Vuoto che invece c’è stato nella NON replica da parte dell’amministrazione quando avrebbero avuto modo di rispondere.
Sempre legato al bilancio si è discusso il debito riguardante le scuole di Vò (per le specifiche vedete mail precedenti). La colpa è stata fatta ricadere su un tecnico che non lavora più in comune perché trasferitosi. Abbiamo fatto notare che l’assessore al bilancio aveva citato la volontà politica di velocizzare il più possibile i lavori. E’ stato quindi chiesto se il tecnico non fosse stato indotto all’errore vista la dichiarata volontà politica (e soprattutto visto che non era presente per potere difendersi). A dispetto del punto precedente (i giovani) non si sono sprecate le rassicurazioni in merito … ci sono priorità e priorità.
Altro punto nevralgico la questione sulla convenzione con la ditta Ebara (parcheggio industriale che invaderà l’area agricola): di fatto l’amministrazione con dichiarata volontà politica da il permesso a tutte le realtà produttive che ne faranno richiesta, di sfondare la netta linea di demarcazione che divide l’area agricola con quella industriale verso il centro abitato di Brendola. A nulla è valso richiedere di cercare la formula (cosa che il responsabile tecnico ha detto si poteva trovare con un po’ più di tempo) per permettere alla suddetta ditta di trovare un accordo con l’amministrazione che non implicasse una variante urbanistica permanente, visto che non potrà praticamente più essere ritirata finché esisterà l’ubicazione industriale del fabbricato. Vi è stata anche una sospensione dei lavori per permettere alla maggioranza di riflettere sulla questione, ma senza risultati. Solo per solidarietà agli operai che vi lavorano abbiamo votato astenendoci.
In brevissimo come abbiamo votato gli altri punti:
Regolamento sulla polizia mortuaria (possibilità di spostamento e collocamento ceneri): votato a favore.
Collocazione antenna Vodafone nelle vicinanze di Green Line (questione park vicino supermercato non chiusa; residenti “perplessi”): astenuti.
Pannelli fotovoltaici a terra in aree industriali e a Nord della strada regionale 500: favorevoli.
Convenzione con Vicenza per il forno crematorio: punto ritirato perché poco approfondito.
Variazione regolamento sulla tempistica comunale: punto ritirato perché poco approfondito.

martedì 31 agosto 2010

Dimissioni del nostro Michele

Come sapete, il nostro Alto Rappresentante, Michele Massignani, ha passato il testimone ad un'altra persona: il nostro amico e collega Fabrizio Bedin.


Senza dilungarci negli scontati ringraziamenti a Michele per il lavoro svolto egregiamente finora e un grossissimo "in bocca al lupo" per Fabrizio (che ha già stato battezzato da un consiglio comunale molto interessante!), riporto una lettera aperta di Michele per tutti quelli che non hanno ben compreso questo suo gesto e che temono abbia gettato la spugna. Buona lettura!


Ciao gente,
sento la necessità di scrivere queste righe per cercare di fare un po’ di chiarezza a proposito delle dimissioni da consigliere comunale del gruppo “Progetto Civico per Brendola” che ho presentato all’inizio dell’estate: numerose persone, infatti, e a più riprese, me ne hanno chiesto personalmente conto. Come già spiegato nella comunicazione ufficiale che allego alla presente, si è trattato di un passaggio certamente difficile ma allo stesso tempo necessario, dato che, come più volte ho detto e scritto, il ruolo di consigliere, e soprattutto di consigliere di un gruppo di opposizione, richiede una grande disponibilità e una applicazione costante visto il delicato ruolo di controllore dell’operato della maggioranza che amministra. All’interno del gruppo consigliare, si era già deciso all’inizio del nostro impegno politico, cioè alla vigilia delle ultime elezioni amministrative, nella primavera del 2008, che il ruolo rappresentativo del/dei consiglieri sarebbe stato svolto a turno dai vari membri del gruppo (lo stesso principio viene applicato sistematicamente anche ai lavori delle quattro commissioni consigliari, nei quali, in qualità di “esperto”, molti membri del gruppo hanno affiancato in questi due anni il consigliere designato), con l’obiettivo specifico di permettere a più persone di maturare un’esperienza diretta sui banchi del consiglio comunale. Il mio disimpegno personale, quindi, va inquadrato all’interno di questa specifica prospettiva. Continuerò, in ogni caso, a supportare con tutto l’entusiasmo e lo spirito di servizio possibili il nuovo consigliere Fabrizio Bedin e tutto il gruppo consigliare che ne accompagna il lavoro. Si tratta di un servizio alla comunità brendolana, e come tale intendiamo svolgerlo al meglio delle nostre possibilità, secondo il mandato che i nostri concittadini ci hanno dato nel 2008.

Michele

lunedì 23 agosto 2010

Consulta per il PAT - Modifiche


Di ritorno dalle ferie postiamo immediatamente l'ultima modifica effettuata alla famosa consulta del PAT.
Buona lettura!

Clic sull'immagine per ingrandire

mercoledì 9 giugno 2010

Acqua 2009


Riporto il pensiero di Fabrizio Bedin in merito alla questione "bollette dell'acqua 2009" e che troverete nel prossimo numero di InPaese.


Gentili utenti di Acque del Chiampo,

vi è una spiegazione che ci sarebbe stata dovuta riguardo le bollette acqua dell’anno 2009.
Infatti in ogni bolletta relativa ai pagamenti del suddetto anno vi è un addebito di euro 13,10 per relativi MC 82, sotto la dicitura “Altre voci di fatturazione” denominato “Conguaglio 2008”.
Visto che non capivo cosa ci fosse da conguagliare nei metri cubi che la mia famiglia aveva consumato, mi sono permesso di richiedere gentile spiegazione all’attuale ente gestore.
Con molta cortesia mi è stato risposto quanto segue (riporto un sunto):
Il 20 Gennaio 2009 a causa di una richiesta di recupero tariffario pari a 535.000 Euro presentata da MBS (vecchio gestore acqua) e relativa all’esercizio 2008, dovuta ad una contrazione dei consumi, l’assemblea d’ambito (tutti i legali rappresentanti dei comuni che formano l’ente gestore) ha deliberato di “assicurare il recupero dei costi di investimento di esercizio secondo il principio del recupero dei costi” come previsto dall’art. 154, comma 1 D.Lgs 152/2006.
In pratica non è stata consumata l’acqua che loro prevedevano si consumasse, generando un buco economico il cui importo è stata recuperato come detto sopra (e per buona pace di tutti quelli che hanno applicato il risparmio idrico). La cifra è stata “gentilmente prelevata” ad ogni utente dei comuni di Brendola, Lonigo e Montecchio Maggiore.
Ora, sulla legalità della questione io non ho conoscenza per dire qualcosa. Servirebbe un ricorso legale, che personalmente non credo valga la pena attivare. Preferirei invece una semplice ma esauriente spiegazione da chi ci amministra sulla “poca” trasparenza usata.
Comprendo molto le difficoltà che alcuni enti di servizio primario hanno nel rimanere con i conti in ordine; altrettanto credo che se vi è un buco di bilancio straordinario, con una società che risulti sana o sanificata, abbiamo l’obbligo di ripianificare tali scoperture.
Non vi è invece comprensione sul fatto che si siano tenuti nascosti i metodi di recupero del debito. Cosa siamo, degli esseri inferiori che non possono ambire a capire una spiegazione intelligente?
Spero quindi che l’amministrazione si premuri a dare chiarimenti in merito, ed altrettanto spero che questi portino la firma di qualcuno dei nostri amministratori e non dei dipendenti pubblici (cosa che ho notato nei scorsi numeri di In Paese essere divenuta di moda) i quali già compiono un egregio ed importante lavoro amministrativo.

Auspicando quindi che questa poco trasparente pratica non sia compiuta in altri ambiti (vedi buco della società rifiuti), resto in attesa assieme a tutti gli onesti cittadini che pagano le bollette di un semplice ma esaustivo chiarimento sul motivo di tale infelice tacere.

P.S.: mi permetto di fare un appunto sulla cifra di 56.000 euro apparsa sullo scorso numero di In Paese che sarebbe servita per il realizzo delle opere di atletica attorno al campo da calcio. Riporto alcune cifre direttamente dalla delibera di giunta di Giugno 2009 che guardava il costo di questi impianti:

Lavori di realizzazione pista d’atletica, pista per il salto in lungo, … € 62.732,20
Spese tecniche, iva, etc. etc. € 15.767,80
TOTALE OPERE € 78.500,00

Un risparmio di oltre 20.000 euro sul previsionale è una cifra importante. Sperando non vi sia quindi un errore nel riportarla, mi auguro che il mancato esborso serva per finanziare progetti di solidarietà in questo momento di profonda crisi economica (… ed un “benvenuto” a chi finalmente ha capito che la crisi c’è veramente) .

Fabrizio Bedin

Consulta per il PAT

Per chi ha seguito le vicende sulla nuova nata Consulta per il PAT avrà sicuramente letto l'ultima delibera di Giunta, in cui il principio democratico di rappresentare le forze politiche e quindi le idee del paese nelle istituzioni muore.

La delibera "incriminata" è la n 94 del 13.05.2010.
Riporto la lettera che abbiamo indirizzato al Sindaco in merito alla questione.


Egregio Sig. Sindaco,

con la presente, in relazione all’oggetto e alla nostra “richiesta ritiro Consulta PAT e istituzione Commissione di studio” del marzo scorso, siamo ad esprimerle il nostro parere negativo circa le modifiche introdotte con la Delibera n°94 al Disciplinare, in merito principalmente ma non solo all’articolo 3 “Componenti”.

Lei è bene al corrente dei rilievi che abbiamo mosso alla precedente formulazione del Disciplinare. Con la nostra precedente “richiesta di ritiro Consulta PAT e istituzione Commissione di studio” le abbiamo evidenziato tutti i fattori di illegittimità del Disciplinare stesso, così riassumibili:

- si crea uno strumento non previsto dallo Statuto del Comune di Brendola;
- si prevede un rapporto inaccettabile fra membri della Maggioranza (o indicati da essa) e Minoranze di 9 a 1;
- si da il potere alla Maggioranza di nominare membri in rappresentanza delle forze di Minoranza.

Unitamente alla manifestazione di dissenso, come nostra abitudine, abbiamo formulato una proposta che, condividendo gli intenti dell’Assessore, prevedeva oltre al ritiro della Consulta la creazione di una Commissione di studio che faceva rientrare il tutto nel contesto democratico del Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale e delle Commissioni e garantiva al gruppo di lavoro a sostegno dell’attività dell’Assessore piena funzionalità e trasparenza.
La disponibilità manifestata a discutere della nostra proposta lasciava ben sperare per una soluzione condivisa e, pertanto, più efficace e produttiva.

Prendiamo atto che con la Delibera in oggetto ogni volontà di collaborare su un aspetto che riguarda tutti i Cittadini senza distinzione di credo politico viene da parte vostra definitivamente accantonata per proseguire con l’imposizione di procedure antidemocratiche di stampo autoritario.

La modifica del disciplinare prevede che 9 membri su 11 siano nominati dalla Maggioranza cioè l’82% quando il peso elettorale della coalizione che lei presiede è del 45%. L’altro aspetto ancor più inaccettabile è che l’Assessore (del cui comportamento le ricordiamo lei deve comunque sempre rispondere) si arroga il diritto di scegliere chi più gli aggrada fra i membri che le Minoranza devono proporgli.

Facendo appello alla correttezza e al rigore morale che le abbiamo sempre riconosciuto, le chiediamo di prendere atto che in un organismo così congegnato di democratico non c’è nulla. Ogni riferimento a periodi storici del nostro passato nei quali l’imposizione di pratiche dittatoriali e la soppressione delle voci dissonanti erano divenute strumenti correnti di governo sono quanto mai appropriati.

A queste condizioni, pur con tutta la buona volontà dimostrata fino ad ora, non possiamo garantire nessun sostegno a quanto ci viene imposto e la informiamo pertanto che non forniremo all’Assessore nessuna rosa di nomi.

Le ribadiamo i pericoli che questo modo di procedere porterà. La Consulta così costituita non avrà alcuna credibilità in quanto sarà percepita come espressione di “una sola parte” della Comunità. Inoltre il fatto che i suoi membri non possano (Articolo 5 del Disciplinare) divulgare il contenuto delle questioni dibattute la fa somigliare ad una sorta di “setta segreta” che genererà solo sospetti e dubbi circa l’imparzialità del suo operato e l’equidistanza rispetto a tutti i soggetti portatori di interessi.

La invitiamo inoltre a tener conto di un ulteriore aspetto. L’istituzione di tale Consulta potrà essere oggetto di ricorso con esito positivo pressoché certo visto il chiaro profilo di illegittimità; pertanto la vostra perseveranza nel volerla attivare mette a rischio ogni atto, provvedimento, determinazione che, legato al processo che deve portare alla definizione del PAT, dovesse essere riferito all’attività della Consulta stessa.

La invitiamo, in ultima istanza, a fermare questa deriva della quale lei è comunque il responsabile al massimo livello. Se il suo Assessore vuole un gruppo di lavoro che lo aiuti e lo consigli lo faccia, nessuno glielo può impedire. Lei però non può avallare questo uso distorto di una mandato popolare ricevuto per governare e non per esibire arroganza e prevaricazione. Lei è il garante del corretto funzionamento dell’istituzione comunale che, fino a prova contraria, non può essere piegata alle necessità di un Assessore; lo persuada, nel caso non l’abbia ancora capito, che la logica del servizio che deve caratterizzare il suo mandato va indirizzata nella direzione contraria.

Cons Michele Massignani
Progetto Civico per Brendola

giovedì 8 aprile 2010

Giovani: ottime novità!


Riporto qui il resoconto dell'incontro che è avvenuto tra il nostro Assessore al Sociale, Alessandra Stefani, e la nostra punta di diamante, il consigliere Michele Massignani.



Relazione incontro ass. re Stefani "Insediamento commissione giovani"

L’incontro è stato concordato dopo uno scambio di telefonate tra il sottoscritto e l’assessore al sociale Alessandra Stefani, che hanno fatto seguito ad una nostra specifica richiesta protocollata alla fine di novembre 2009. A sua volta tale richiesta era stata il frutto di un proficuo incontro svoltosi nella settimana precedente, e da noi organizzato, con varie figure sensibili del paese che a vario titolo interagiscono con il mondo giovanile e le sue dinamiche (genitori, educatori, insegnanti, catechisti, animatori, ecc), oltre naturalmente ai rappresentanti delle istituzioni più importanti (amministrazione comunale, nella persona del sindaco, maresciallo dei carabinieri, un co-parroco, nella persona di don Francesco).
In sostanza la richiesta protocollata prospettava all’assessore Stefani e quindi all’amministrazione comunale tutta, la creazione di una commissione ad hoc, che periodicamente (2-3 incontri annuali) si riunisse per monitorare/osservare la situazione giovanile del paese e indicasse, se necessario, alcuni orientamenti/scelte/decisioni utili all’assessorato competente ma anche all’amministrazione comunale nel suo complesso. Tali tematiche infatti rappresentano un impegno e una responsabilità per tutti quanti vivono la comunità nel suo insieme, da qualsiasi punto di vista essa la si osservi. Conoscenza quindi ma anche capacità/possibilità di mettere in pratica delle scelte operative.
Oltre al sottoscritto era presente all’incontro con l’assessore anche Gaetano Rizzotto, che ha portato la sua preziosa esperienza di operatore in una comunità di recupero per casi di dipendenza da sostanze, ma anche quella di formatore in corsi di aggiornamento per insegnanti e di fattivo intervento con i ragazzi nelle scuole.
L’incontro si è svolto in un clima cortese e di costruttivo confronto: la Stefani ci ha chiesto di illustrarle nei particolari la nostra proposta e ha dimostrato totale disponibilità ad accogliere le nostre proposte; unica eccezione la composizione della commissione, che lei desiderava fosse il più “laica” possibile, cioè non prevedesse la presenza di un co-parroco. Questo per dare alla commissione una veste più tecnica possibile e slegarla così da qualsiasi implicazione moralistica.
Il passo successivo sarà quindi la convocazione della commissione consigliare 4 la quale delibererà la proposta al c.c. che ultimo dovrà porre il suo assenso all’insediamento della nuova commissione.

Michele Massignani

Tassa e non tariffa


Rifiuti, la cassazione ha sancito che noi tutti paghiamo una tassa e non una tariffa sui rifiuti. Questo significa che se finora abbiamo pagato l'IVA, questa era non dovuta, che d'ora in poi non dobbiamo più pagarla e che ci spetta un rimborso del 10% per i 10 anni retroattivi. Con il modulo che potete trovare qui sotto è possibile fare richiesta al comune.
Chi non farà richiesta, continuerà a pagare come prima, IVA compresa.
Passate parola, specialmente a San Vito, dove inizierà a breve la raccolta porta a porta con conseguente aumento dei costi.





Spett.le Comune di________________________
_________________________________
_________________________________
Raccomandata A/R
Spett.le_________________________________
_________________________________
_________________________________
Raccomandata A/R


Oggetto: richiesta di rimborso dell’IVA relativa al pagamento della Tariffa di Igiene
Ambientale/ Tassa di Smaltimento dei Rifiuti Solidi Urbani.

Il/la ottoscritto/a______________________________________________________,
nato/a a __________________________________, il________________________,
C.F.:__________________________________e residente in_____________________,
Via/P.zza _______________________________ numero________ cap.____________,

in qualità di :
_________________________ dell’immobile sito in __________________________,
Via/P.zza______________________________________________n.______________,
iscritto al Catasto del Comune di___________________________________,
Sezione___________________, Foglio___________, Particella_____________,
Sub___________, Zona____________, Categoria___________, Classe___________;

PREMESSO CHE
ha regolarmente corrisposto per i/il suddetti/o immobili/e la TARSU/TIA comprensiva di Iva al
10%, come da fatture allegate alla presente.
Con la Sentenza numero 238/2009 la Corte Costituzionale nel rilevare la natura tributaria di
TARSU e TIA, in particolare: “7.2.3.6. – […] Non esiste, del resto, una norma legislativa che
espressamente assoggetti ad IVA le prestazioni del servizio di smaltimento dei rifiuti […]. Se,
poi, si considerano gli elementi autoritativi sopra evidenziati, propri sia della TARSU che della
TIA, entrambe le entrate debbono essere ricondotte nel novero di quei «diritti, canoni, contributi» che la normativa comunitaria (da ultimo, art. 13, paragrafo 1, primo periodo, della
Direttiva n. 2006/112/CE del Consiglio del 28 novembre 2006; come ribadito dalla sentenza
della Corte di giustizia CE del 16 settembre 2008, in causa C-288/07) esclude in via generale
dall'assoggettamento ad IVA, perché percepiti da enti pubblici «per le attività od operazioni che
esercitano in quanto pubbliche autorità».”
ha di fatto inequivocabilmente escluso l’imponibilità ai fini IVA di codesta Tassa o Tariffa.
Ne consegue che l’Iva addebitata al sottoscritto e documentata dalle fatture in allegato risulta
indebitamente corrisposta quindi

CHIEDE

1. Il rimborso di quanto versato e non dovuto come da tabella riepilogativa allegata, con
riferimento agli ultimi dieci anni, oltre agli interessi legali decorrenti dal giorno dei
singoli pagamenti;
2. l'immediata cancellazione dalle future fatture e dai ruoli della suddetta voce nonché la
comunicazione alla società di riscossione ai fini dell'eventuale sgravio.
Si rimane in attesa di un Vostro riscontro, entro e non oltre novanta giorni dal ricevimento della
presente, con l’avvertimento che, decorso inutilmente tale termine, il sottoscritto si vedrà
costretto ad adire la competente Autorità Giudiziaria per la tutela dei propri diritti.
La presente vale ad ogni effetto di legge quale formale diffida e messa in mora, anche ai fini
interruttivi della prescrizione.


_________________________, lì _________________


Firma


Riepilogo Fatture: Anno Fattura n. Importo totale fattura Iva versata
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
Totale Iva versata


Allegati:
- copia fattura n._________ del __________;

sabato 13 marzo 2010

Adeguamento parcheggi, ovvero piazzole di sosta


Qui di seguito la proposta che abbiamo da poco presentato ai nostri amministratori per valorizzare il nostro territorio.

Egregio Sig. Sindaco,

Con la presente vogliamo porre alla sua attenzione la seguente proposta: attrezzare almeno due parcheggi che consentano la sosta di Camper a fini turistici nel territorio brendolano.

Siamo certi che il nostro territorio possa trovare con questa iniziativa motivo di promozione turistica, dando l’opportunità di scoprire ad un numero di persone sempre più crescente le bellezze del nostro paese.

I due luoghi che secondo noi potrebbero rispondere alle esigenze appena citate sono il parcheggio di S.Valentino, e la nascente area che si trova adiacente all’incrocio tra Via B.Croce e Via S.Bertilla (vicino al bacino di raccolta acque).

Nel primo sito, basterebbe un intervento limitato, in quanto sarebbe sufficiente aggiungere al vicino depuratore un pozzetto dove vi sia la possibilità di scaricare le acque nere dei camper stessi.
Il secondo sito, invece, abbisogna di interventi un po’ più impegnativi (stabilizzazione del terreno, colonna acqua e pozzetto di scarico) che troverebbe però le risorse economiche in un adeguamento dei lavori che già si stanno compiendo nell’area appena citata. Questa zona, perché vicina al centro del paese, potrebbe anche fare nascere dei risvolti economici sicuramente positivi.
Si potrebbe pensare poi, in un secondo momento, di dotare una delle due aree individuate degli allacciamenti e gli accessori necessari per poterla catalogare propriamente come “Area di sosta Camper”.

Una appropriata campagna pubblicitaria per far comparire le nuove aree sulla stampa e sui siti specializzati compirebbe infine l’opera.

Brendola, ai piedi dei Berici e vicinissima al casello autostradale, con pochi interventi sarebbe così giovata di un ritorno economico e di immagine che darebbe ulteriore lustro al nostro bel territorio.


Con la speranza che vogliate accogliere favorevolmente la nostra proposta ed a disposizione per ogni ulteriore approfondimento, porgiamo i nostri più distinti saluti.

Michele Massignani
Progetto Civico per Brendola

sabato 30 gennaio 2010

Replica


La nostra replica all'articolo.

In relazione all’articolo pubblicato sul GDV di mercoledì scorso contente le reazioni della maggioranza al volantino distribuito in paese sulla “questione Mastrotto” PROGETTO CIVICO per BRENDOLA prende atto che nessuna obiezione sul merito è stata posta al contenuto del volantino e che il Sindaco si è impegnato a valutare la possibilità di un riscorso una volta esaminato il provvedimento di autorizzazione.
Restiamo invece allibiti di fronte alle dichiarazione dell’Assessore Tamiozzo la quale, per l’ennesima volta, accusa PROGETTO CIVICO di non essersi interessato alla vicenda. Questa sua posizione è già stata smentita in occasione di un recente incontro sul tema fra PROGETTO CIVICO e l’amministrazione, nel quale Sindaco e Vicesindaco alla presenza dell’Assessore stesso hanno confermato che fin dal gennaio 2009 hanno avuto più di un contatto con i nostri rappresentanti su questo argomento. PROGETTO CIVICO sulla “questione Mastrotto” ha partecipato attivamente ai Consigli Comunali, alle Commissioni e agli incontri pubblici avutisi nell’ultimo anno e non ha rifiutato alcun invito dell’Assessore per il semplice motivo che non ne è mai arrivato uno. Nell’incontro avuto con la maggioranza la Tamiozzo ha ammesso chiaramente che PROGETTO CIVICO non è mai stato da lei contattato e informato sulla vicenda, come invece previsto dal suo ruolo istituzionale.

Dal GDV del 27/01/10


Il nostro volantino ha sortito interessanti repliche.


BRENDOLA. Volantino di “Progetto civico”

Scatena la polemica il sì della Provincia all’azienda mastrotto

Infuria la polemica un mese dopo il sì della commissione provinciale Via alla ditta “mastrotto Giorgio” di Brendola. Non perde tempo, né trascura alcuna figura politica di maggioranza e minoranza dell'attuale amministrazione comunale, il gruppo d’opposizione “Progetto civico per Brendola” (rappresentato in Consiglio da Michele Massignan), che ha diffuso un volantino tra i residenti della frazione di Pedocchio.
Ce n'è per tutti: dalla Lega al sindaco, dal Pd alla lista civica Brendola viva capitanata da Elena Pellizzari. I primi “rei” d'aver millantato appoggi politici e impegni personali che non avrebbero portato a esiti positivi, i secondi d'aver spalleggiato l'amministrazione e nell'altro di essere «tutt'altro che esenti da colpe».
L'assessore all'ambiente Barbara Tamiozzo che ha seguito l'intera vicenda da vicino dichiara: «Dal punto di vista tecnico, quanto è stato fatto andava nella direzione della soluzione del problema nell'interesse dei cittadini di Pedocchio. Non è vero che se Progetto civico non avesse sollevato il problema non se ne sarebbe parlato: io stessa, quando ho preso in mano la questione, ho coinvolto tutte le parti interessate, mentre loro non hanno presentato osservazioni né partecipato agli incontri a cui erano stati invitati».
“Progetto civico” auspica un ricorso da parte dell’amministrazione: «Non abbiamo ancora ricevuto l'autorizzazione ufficiale - risponde l’assessore - prima verificheremo i documenti, poi, come promesso alle parti interessate, ci sarà un incontro per valutare i prossimi passi. La loro è solo sterile polemica».
«Solo quando avremo in mano il verbale che attesti l’autorizzazione con le prescrizioni - conferma il sindaco Ceron - potremo valutare il da farsi».