venerdì 30 maggio 2008

Bilancio 2007: rendiconto di gestione

Riporto l'intervento del nostro Consigliere, Michele, in merito all'oggetto.




Questa per me, come per molti di voi, è la prima volta che mi trovo a confrontarmi con il bilancio comunale e dato che la legge prevede come scadenza per l’approvazione del rendiconto il trenta di giugno ero convinto di avere a disposizione ancora qualche giorno per poter arrivare al consiglio con un minimo di preparazione.

Evidentemente o i colleghi consiglieri di maggioranza sono molto più preparati e più veloci del sottoscritto a decifrare questi numeri o, come io credo, in realtà questi dati non interessano nessuno e questa sera andremmo ad approvare un qualcosa che continuerà a rimanere sconosciuto alla maggioranza di noi.

Posso capire che il rendiconto altro non è che la presa d’atto di un qualcosa di già avvenuto e che non possiamo cambiare, oltretutto molti di noi non erano neanche presenti per approvare o per bocciare le scelte che hanno portato a questo risultato, questo però non ci esenta dal nostro compito di amministratori e non ci esenta dal dovere di andarci a leggere e possibilmente capire queste serie di numeri.

Questa sera abbiamo tutti ascoltato le linee programmatiche e gli indirizzi di governo di questa nuova amministrazione, queste però sono solo parole, il vero programma di un’amministrazione è dato dal suo bilancio di previsione, è solo lì che si può veramente capire cosa un amministrazione vuole fare, come intende reperire le risorse e come intende spendere i soldi dei cittadini.

Il consuntivo poi altro non è che la verifica di quanto promesso con il bilancio previsionale, come citato nella premessa della relazione tecnica che tutti noi ci siamo letti, “Il rendiconto deve fornire informazioni sui programmi e i progetti realizzati e in corso di realizzazione, il rendiconto consente il controllo che il Consiglio Comunale esercita sulla Giunta”, controllo che è il compito principale di noi tutti, consiglieri di opposizione ma anche di maggioranza.

Come dicevo all’inizio, probabilmente questa sera questo controllo non interessa a nessuno, non interessa i consiglieri di maggioranza che proprio perché sono maggioranza da pochi giorni guardano al futuro dell’amministrazione e non al passato, ad una gestione di cui sentono di non dover rendere conto.

Probabilmente non interessa nemmeno i colleghi dell’altra minoranza perché di quella gestione oramai non devono rendere conto a nessuno visto che è già stata giudicata dai cittadini che lì ha relegati all’opposizione.

Se andiamo ad estendere questo ragionamento vediamo che probabilmente quello che dovrebbe essere meno interessato sono proprio io, sono completamente nuovo di amministrazione, non ho compiti di governo e non ho partecipato in nessun modo alla previsione alla gestione e alla realizzazione di questo bilancio comunale, addirittura questa sera non ho neanche degli interlocutori a cui chiedere di rendere conto del loro operato politico, per cui mi scuserete, soprattutto mi scuserà il pubblico se per questi motivi e per la ristrettezza dei tempi che mi sono stati concessi la mia analisi del consultivo risulterà molto superficiale e si limiterà ai dati più macroscopici.


Come neo consigliere non sono ancora addentro ai meccanismi amministrativi per cui ragionando da semplice cittadino la prima cosa che sono andato a leggermi è stata la parte che riguarda le tasse, nello specifico il Titolo I delle entrate (Entrate tributarie), quello che ho notato è stato il costante calo che abbiamo avuto dal 2005 fino ad oggi, attingendo poi dalla relazione tecnica ho intuito che in realtà in questi anni c’è stato uno spostamento di alcune entrate dal Titolo I al Titolo II ed in effetti andando a sommare le due cifre otteniamo in questi anni una linea ti tendenza che ha visto aumentare le entrate.

Con un piccolo calcolo ho notato che le entrate dovute all’ICI rappresentano oltre il 40% delle entrate correnti del comune per cui adesso capisco anche la preoccupazione di tanti sindaci per il decreto ministeriale che vede il taglio completo dell’ICI, mi auguro l’anno prossimo di vedere un ulteriore fortissimo scompenso tra le entrate del Titolo I che contiene l’ICI e le entrate per trasferimenti dallo stato, se non fosse così sig. sindaco credo che vi troverete a gestire qualche problema con i vostri amici di coalizione a Roma ma soprattutto con i cittadini di Brendola.

Le entrate per investimenti in questi ultimi anni sono state piuttosto altalenanti anche se sostanzialmente in calo e nel rendiconto che andiamo ad approvare ci sono oltre mezzo milione di euro in meno dell’anno prima.

Di contro le uscite per investimenti sono meno ballerine delle entrate, con un sostanziale calo negli anni che vanno dal 2003 al 2005 ed una tenuta per il 2006 e il 2007, sono invece praticamente costanti attorno ai tre milioni di euro le uscite per la spesa corrente

Come ben sappiamo le quasi totalità delle entrate per gli investimenti (TITOLO IV delle entrate), proviene dalla categoria 1 e cioè dalla alienazione dei beni patrimoniali, pensate che dal 2003 ad oggi il comune ha alienato beni per un valore di oltre 5 milioni e mezzo di euro, io credo, il mio gruppo crede che questo circolo vizioso del dover far cassa cementificando il paese, questo spingere verso una ulteriore urbanizzazione del territorio che richiederà altre opere pubbliche, altri investimenti e quindi il bisogno di altre entrate, possa essere notevolmente rallentato pensando ad uno sviluppo molto più compatibile con il territorio di quello che abbiamo visto in questi ultimi anni.


Sostanzialmente in aumento nel corso degli anni è anche la differenza tra le entrate e le uscite correnti, con una punta nel 2007 di oltre 800 mila euro, questo a testimonianza di un bilancio corrente sano e forse sottodimensionato rispetto alle possibilità, questo però permette anche la possibilità al nostro comune di far ricorso ad altri finanziamenti, dalla relazione tecnica apprendo che abbiamo la possibilità di accedere ad oltre dieci milioni di euro di mutui, quasi il doppio della cifra incassata nella precedente amministrazione con la vendita del patrimonio comunale, torno quindi a ripetere che per noi ci sono le possibilità per cambiare il modo di amministrare questo paese.

Dal rendiconto che andiamo ad approvare ho visto che l’avanzo di amministrazione del 2006, oltre cinquecentoquarantamila euro è stato utilizzato completamente per gli investimenti e questo anche se la norma prevede che possa essere utilizzato pure per le spese correnti, cosi come fanno altri comuni vicino a noi. Questa è stata la filosofia che la precedente amministrazione ha sempre privilegiato ma io penso che oltre un milione di euro tra avanzo corrente e avanzo dell’anno precedente suggeriscano qualche riflessione in più sulla possibilità di prevedere qualche iniziativa, qualche progetto nuovo che attraverso le spese correnti vada a migliore i servizi offerti ai cittadini nel campo sociale, scolastico e culturale.

E non mi si venga a dire che la spesa per questi settori a Brendola è già elevata perché basta scorrere velocemente i numeri per vedere che Brendola ha speso della sua parte corrente poco più del 3% in cultura, 3% per territorio e ambiente, lo 0.66% per sport e ricreazione, 0.27% per lo sviluppo economico addirittura niente per il turismo. La relazione riporta che per il sociale è stato impegnato il 15,3% ma se andiamo a levare la cifra che viene girata all’ULSS per i servizi ad essa delegati, se si levano i contributi che il comune spende a nome e per conto della regione, be, allora la cifra diventa veramente irrisoria, cosi come irrisoria è la cifra per l’istruzione pubblica visto che la percentuale calcolata su 320 mila euro comprende, oltre 150 mila euro di spese per il trasporto e per la mensa che, se non vado errato altro non sono che partite di giro visto che a pagare sono i fruitori del servizio, sono le famiglie degli alunni.


Nella parte iniziale del mio intervento sottolineavo la mia sorpresa per come nel corso degli anni fossero diminuite le entrate tributarie ed aumentate le entrate da trasferimenti di altri enti, ebbene questo risulta molto evidente dall’Indice di autonomia finanziaria di questo comune che dal 0.97 del 2005 è sceso allo 0.77 del 2007 dimostrando una sempre minore autonomia finanziaria di questo ente, alla faccia del tanto sbandierato federalismo fiscale promesso dall’attuale governo.

Una autonomia destinata a scendere ancora visto che l’ICI dovrà essere sostituita da un contributo statale che spero essere almeno uguale a quello dell’imposta comunale, tra l’altro c’è anche un altro aspetto di cui nessuno parla e cioè che, come andava dichiarando il nostro ex sindaco Dal Monte il comune possedeva un polmone di possibili entrate per far fronte alle spese impreviste, un polmone derivante da un possibile innalzamento del valore dell’ICI sulla prima casa che attualmente a Brendola è previsto al minimo di legge.

Ora quel polmone ce lo siamo giocato, anzi per il fatto di avere l’ICI al minimo avremmo un trasferimento minimo e mi chiedo, se per assurdo la passata amministrazione avesse deliberato di portare l’ICI per il 2008 al massimo di legge introitando a bilancio una cifra molto maggiore del milione e mezzo previsto quest’anno ci troveremmo ad avere un aumento inaspettato delle entrate correnti?

Interessante è anche l’indice della pressione finanziaria che è passato da meno di 500€ procapite del 2003 ai 537€ del 2007, valore che non avendo riferimenti di confronto con altri comuni non posso dire se sia buono o no, come non mi posso esprimere sui 474€ procapite sostenuti per la spesa corrente o i 304€ sempre procapite per la spesa in conto capitale.


Per finire permettetemi di spendere due parole su quello che è stato per me l’aspetto più impressionante di questo rendiconto è cioè tutta quella parte che sembra essere completamente dimenticata per undici mesi dell’anno e rispolverata solo con questo passaggio amministrativo, mi riferisco ovviamente alla gestione di residui e in particolare ai residui relativa agli investimenti.

Per il 2007 in conto capitale è stata accertato un impegno finanziario di 1.987.000 euro circa e a residuo mi ritrovo 1.919.000 euro, sono stati spesi cioè solo 68.000 euro un misero tre e mezzo per cento.

Voi mi direte che è una cosa fisiologica, che da un anno all’altro non è pensabile di poter realizzare le opere, va bene posso capirlo ma rimango dell’idea che il 3.5% e pochissimo e comunque ho visto che ci sono anche quasi tre milioni di ero degli anni trascorsi e questo permettetemi di pensare che altro non è che cattiva amministrazione perché non è possibile che un assessore dopo aver trovato i soldi e dopo aver dato il via ai lavori si disinteressi completamente di seguirne lo svolgimento si disinteressi di sapere se i lavori proseguono. Certo ci sono opere enormi che prevedono finanziamenti ogni anno, penso al Polo scolastico con il suo milione di euro a residuo, penso agli impianti sportivi con i suoi 380.000 euro a residuo, però permettetemi di non capire i 115.000 euro per la sistemazione di mure e percorsi pedonali, i quasi 500.000 euro per la manutenzione delle strade delle piazze dei marciapiedi i diecimila euro per i sentieri collinari e addirittura i 23.000 euro per l’attrezzatura relativa alla carta d’identità elettronica o i 15.000 euro per l’acquisto di una centralina per il monitoraggio dell’ambiente.


Come ho detto più volte questa sera ho l’impressione che tutti questi numeri interessino a ben pochi di noi, io non ho avuto il tempo materiale per studiarmeli bene e per quel poco che ho capito non trovano neanche la mia approvazione per cui io questa sera su questo punto esprimerò un voto di astensione.

Carte in tavola!

Ed eccoci arrivati al secondo consiglio comunale di questa nuova amministrazione. Ora si cominciano a scoprire le carte.
Partiamo subito dicendo che questa sera, venerdì 30/05/08, il Consiglio Comunale di ieri prosegue. Alle 19.30, quindi, tutti in Sala Consiliare per sostenere Michele!
Non sono bastate 5 ore, ieri sera, per rispondere in modo completo alle osservazioni fatte dalla minoranza.

Riporto l'intervento di Michele in merito alle Linee programmatiche riportate nel post precedente.


Egregio Signor Sindaco, gentili Consiglieri e Assessori,

dopo l’avvio ufficiale della nuova stagione amministrativa, frutto della tornata elettorale dello scorso aprile, avvenuto nella precedente riunione consigliare, questa sera si inizia a fare sul serio e in qualità di consigliere di minoranza sono chiamato a dare un giudizio di merito sugli indirizzi programmatici di governo espressi dalla maggioranza nel documento sottoposto all’attenzione del Consiglio stesso all’o.d.g.

La parte introduttiva riguarda principi e considerazioni talmente generali e incontrovertibili che in quanto tali ciascuna componente di questo consiglio comunale non può fare a meno di sottoscrivere, dato che si tratta di enunciazioni nelle quali tutti troviamo corrispondenza (il territorio come bene da preservare, lo sviluppo economico inteso come un’opportunità e non come un limite, il rispetto dei valori tradizionali della nostra cultura, che per inciso, lo ricordo é di matrice ancor oggi prettamente contadina; ecc.).

Onde raggiungere questi obiettivi, la maggioranza chiede quindi la “…comprensione delle scelte” operate: credo che il compito di una nuova compagine amministrativa sia quello di tradurre in pratica il proprio programma, dato che ha ricevuto un mandato preciso in tal senso dai propri elettori e che quello dell’opposizione sia vigilare affinché tale attività giunga davvero alla risoluzione delle problematiche e criticità presenti sul tappeto. Garantiamo pertanto fin da subito ascolto e attenzione alle proposte che vorrete sottoporci e disponibilità totale al confronto; per quanto riguarda invece la comprensione delle vostre scelte, essa avverrà soltanto sulla base della coincidenza di obiettivi che ci auguriamo essere il più frequente possibile.

E proprio entrando più nel merito delle enunciazioni programmatiche, tuttavia, su molti punti emergono da parte nostra perplessità e interrogativi, che vorremmo ora sottoporre alla vostra attenzione; non prima, però, di avervi ricordato che non ci sfugge affatto il significato politico e quindi necessariamente generico di talune vostre affermazioni.

Da parte nostra pensiamo tuttavia che la particolare congiuntura economica e sociale che anche il nostro piccolo ambito territoriale si trova ad attraversare, meriti una maggiore visione d’insieme e una progettualità amministrativa capaci di andare oltre la stretta contingenza, cosa che noi non scorgiamo nel documento sottoposto al nostro esame.


Nulla da dire sul concetto di comune-impresa, concetto che pone il cittadino al centro dell’azione amministrativa e che intende valorizzarne i diritti e le giuste rivendicazioni di efficienza e puntualità; non dimentichiamo però che “il comune - parafrasando il verso di una nota canzone - siamo noi”, e che esso sarà capace di funzionare al meglio nella misura in cui ciascuno, a partire dai suoi uomini di governo sapranno essere davvero al servizio di tutti i cittadini.

Nella parte 2, viene manifestata la volontà di realizzare nella zona di Brendola Revese, al centro del paese, una nuova struttura che dovrà diventare “…il cuore pulsante di tutte le attività… un centro di aggregazione in cui possono trovare riferimento giovani, anziani, famiglie, interessi diversi: quelli culturali, sportivi, associazioni di volontariato”. Ricordo al signor Sindaco e alla sua maggioranza che tali strutture sono già presenti nel territorio comunale e che alcuni dei maggiori problemi ad essi connessi riguardano da una parte il loro effettivo completamento e dall’altra la destinazione e l’utilizzo continuo e proficuo dei loro spazi: Mi riferisco più in particolare al Centro di pubblica utilità di Vò di Brendola, a tutt’oggi incompleto nel suo primo piano e necessitante di continua manutenzione ordinaria, oltre naturalmente all’ormai annoso e fantomatico completamento del 3° stralcio del Centro Sociale di Revese, da più parti richiesto e mai realizzato, onde sistemare in modo più conforme e decoroso i locali della Biblioteca e delle varie associazioni. Senza contare la mancanza di qualsiasi riferimento concreto alla costruzione di quella famosa palestra (la quarta sul territorio comunale…), invocata a gran voce dalla Polisportiva, la quale ha fatto della sua realizzazione, nel corso della recente campagna elettorale, il punto irrinunciabile e non differibile del proprio impegno e della propria attività amatoriale, ricevendone a quanto ci risulta, piena e completa assicurazione da parte vostra.

Temiamo, e lo avrete ben capito, che la proposta da voi messa nero su bianco possa nascondere ancora una volta l’antico vizio di costruire ex-novo strutture che una volta realizzate, oltre a non rispondere alle istanze dei cittadini, creeranno nuovi problemi e difficoltà di gestione già sperimentate nei casi sopraccitati.

L’attenzione e la cura per il sociale sono state, con tinte e sfumature diverse, tra le principali preoccupazioni di tutti i gruppi partecipanti alla campagna elettorale appena conclusasi e ora di diretta responsabilità dei nuovi amministratori. Nello scorso autunno, l’amministrazione uscente, con una scelta, occorre riconoscerlo, lungimirante e attenta alle tematiche legate alla valorizzazione della persona in quanto tale in ognuna delle sue espressioni vitali, aveva sostenuto e approvato un atto di indirizzo di pieno sostegno all’iniziativa della Fondazione Paolino Massignan, che intendeva estendere i benefici e le attività della propria casa-famiglia, sita in località Pedocchio, impegnando interamente la superficie e le infrastrutture della proprietà. L’intero Consiglio Comunale aveva dato il proprio favorevole appoggio, minoranze comprese.

Ad una recente riunione convocata dalla Fondazione per dare effettiva attuazione a quegli indirizzi programmatici, e rivolta agli amministratori dei comuni di Montecchio Maggiore, Montebello e Brendola, spiccava unica l’assenza dei rappresentanti di questa amministrazione. Ora noi crediamo che tale fatto costituisca soltanto un occasionale incidente di percorso, al quale chi di dovere saprà porre tempestivamente rimedio, ma esso rappresenta anche un esempio di come alle dichiarazioni di principio debbano poi necessariamente seguire i fatti concreti.

Monitorare le situazione di difficoltà e di disagio sociale, come si propone di fare questa nuova amministrazione, significa a nostro avviso, innanzitutto passare tempestivamente dalle parole ai fatti, sia che si tratti di persone diversabili, di anziani, di stranieri o anche, e il loro numero, ce lo dicono le statistiche di questi giorni, ultima in ordine di apparizione quella di ieri dell’ISTAT, è in continua crescita, di famiglie che non arrivano neppure alla terza settimana del mese, magari e qui apro per richiuderla subito una parentesi contabile che riguarda un successivo punto all’o.d.g., utilizzando in modo differente rispetto al passato gli avanzi di spesa corrente. Il gruppo consigliare Progetto Civico per Brendola vi affiancherà e vi sosterrà totalmente in tal senso.

Al punto 3 poche righe si soffermano sull’ormai annosa questione “Incompiuta”: mentre registriamo con favore il differimento temporale da voi operato nei confronti del termine per la presentazione delle osservazioni pubbliche a proposito del piano particolareggiato delle opere, in modo tale da recepire e valutare le istanze di chiunque desideri avanzarle, dato che l’utilizzo dell’Incompiuta comporta un carico urbanistico di eccezionale portata, non solo per il luogo ove essa è situata ma anche e soprattutto per gli edifici e le aree contermini e pertanto Brendola, le sue ville, il castello, il paesaggio collinare e quindi la sua storia e la sua cultura, non potranno non confrontarsi con tutto ciò, non possiamo fare a meno di sottolineare una certa ambiguità e reticenza nelle affermazioni enunciate circa la fattiva attuazione dell’intera operazione; chiediamo pertanto al Signor Sindaco una replica tesa spiegare con maggiore chiarezza questo passaggio.

Altre annotazioni riguardano il punto 5, che a proposito di gestione del territorio e tutela dell’ambiente, giustamente parte dalla necessità impellente di mettere in cantiere la stesura di un adeguato Piano di assetto territoriale (PAT). Anche in tale contesto, a nostro parere, si evidenziano alcune incongruenze perché dopo aver ribadito che gli obiettivi di tale pianificazione del territorio sono quelli di “…mantenere salvaguardate le caratteristiche ambientali e culturali del territorio di Brendola”, si evidenziano alcune tipicità da preservare ma se ne escludono, seppure in modo indiretto, delle altre. Faccio due esempi: quando si fa menzione della salvaguardia del paesaggio nelle zone collinari si restringe tale vincolo a partire “dalla pianura in su”, senza meglio specificare che cosa ne potrà essere di tutte quelle aree a ridosso de Berici oggi adibite a coltivazione che si trovano dalla collina in giù; neppure la specificazione dell’area del Palù come tipica zona pianeggiante da preservare ci tranquillizza del tutto perché esclude deliberatamente, per esempio quell’ampia porzione di territorio che lungo la strada provinciale di Bocca d’Ascesa, il località Asse, collega gli abitati di Vò e Brendola. Così come siamo perplessi di fronte all’affermazione secondo la quale, a proposito di future espansioni di nuovi insediamenti produttivi industriali, “l’Asse della provinciale 500 sarà invalicabile”, anche in questo caso esiste a partire dalla località Pedocchio e fino ai pressi dell’attuale cosiddetta “rotatoria Cavedoni”, un’ampia porzione di terreno agricolo che secondo i distinguo della maggioranza potrebbe, seppure ipoteticamente, accogliere nuove imprese produttive, essendo aldilà della strada provinciale.

Lo stesso possibile completamento del terzo stralcio dell’area artigianale denominata New, di cui l’Amministrazione si dice disposta a “valutare le modalità di prosecuzione”, dovrebbe rispondere, secondo gli obiettivi vincolanti del PAT sopraenunciati, a quei parametri ristrettivi per i quali era stato previsto l’originario insediamento produttivo, tra i quali spiccava una reale e documentata necessità di espansione produttiva di soggetti economici brendolani.

Al punto 6, a proposito di viabilità, dopo aver ribadito l’intenzione di avviare uno studio particolareggiato del sistema viario e dei flussi di traffico in entrata e in uscita dai centri abitati, cosa che ci sembra sensata e opportuna, quantomeno perché utile a fornire nuovi parametri di valutazione, la maggioranza intende “programmare la costruzione della pista ciclabile dai Ponticelli di S. Vito fino alla frazione di Cavecchie”.

Mentre auspichiamo che tale opera, in ogni caso, non interessi in alcun modo la stabilità dei platani attualmente posti sul ciglio della Provinciale, ci auguriamo che tale realizzazione trovi migliore attuazione tecnica e pratica rispetto ad altri manufatti dello stesso genere, che spesso, in occasione di eventi piovosi, assumono più l’aspetto di impianti natatori piuttosto che di un percorso alternativo alla sede stradale; una proposta alternativa e/o complementare al percorso lungo la provinciale, e secondo noi assai più suggestivo e apprezzabile dal punto di vista della fruizione del paesaggio e delle sue bellezze, potrebbe essere quello che parte dal centro dell’abitato di Vò e raggiunge le Cavecchie attraverso una serie di carrarecce già esistenti che si sviluppano lungo la strada della Pila. Un tale percorso non comporterebbe neppure un grosso esborso economico, ma soltanto una periodica sistemazione dei tratti interessati dal passaggio dei velocipedi.

Altro tema al centro delle cronache e quello al punto 7, sicurezza nel territorio. Già nel corso della campagna elettorale, il sindaco ha sostenuto la necessità di un pronto ritorno in pianta stabile del comando e quindi degli effettivi dei Vigili Urbani nel territorio comunale, in modo da garantire un maggiore controllo. Ora tale concetto è ripreso e ampliato nel programma di governo, con l’obiettivo di “…avere un servizio attivo tutti i giorni allo stesso costo”; i costi a cui ci si riferisce sono quelli attualmente sostenuti per il sistema consortile, già in uso da qualche anno, che vede Brendola inserita in una serie di comuni che fa riferimento dal punto di vista logistico a Montecchio Maggiore”. Ripetiamo qui quello che abbiamo sempre affermato in campagna elettorale: quella di partecipare ad un Consorzio di comuni oppure di insediare direttamente in loco un comando di Vigili urbani rappresenta una scelta di tipo politico che ciascuna amministrazione ha il diritto di sostenere; tuttavia crediamo che, allo stato attuale, riportare i vigili a Brendola, aldilà dell’innegabile ricaduta positiva che tale decisione potrebbe determinare e mentre la tendenza generale di altre realtà amministrative è quella di consorziarsi, significherebbe soprattutto un ingente incremento delle spese per tale servizio, certamente impossibile da far quadrare alle cifre attualmente stanziate in bilancio.


La mia analisi critica si conclude qui; nel ribadire ancora una volta la più ampia disponibilità al confronto e al dialogo del gruppo consigliare che rappresento, per le motivazioni e le obiezioni sopra espresse annuncio in ogni caso un parere contrario relativamente al punto 5 dell’attuale o.d.g., le linee programmatiche relative agli indirizzi di governo della maggioranza.

Michele Massignani

Linee Programmatiche "Noi per Brendola"

Riporto il documento in oggetto.
Perdonate gli eventuali errori di grammatica e/o sintassi...
Ci è pervenuto così...



INDIRIZZI PROGRAMMATICI DI GOVERNO DELLA GIUNTA LISTA

"NOI PER BRENDOLA"


Vogliamo fare una premessa a questo documento di programmazione: "La lista "Noi per Brendola" rappresenta un gruppo di persone, parte di estrazione politica, parte liberi cittadini che, con impegno civico intendono prestare un servizio alla comunità con idee, progetti, sogni da proporre ai cittadini, e, cogliendo le loro aspettative, programmare e realizzare il futuro di Brendola nel rispetto della persona, delle tradizioni e dell'ambiente.

Brendola, come tutti i comuni contermini è stata coinvolta, dalle grandi trasformazioni che hanno mutato il sistema economico tradizionale, da prevalentemente agricolo, a industriale e commerciale, producendo molti vantaggi ma anche qualche squilibrio.

Il territorio di Brendola evidenzia due parti distinti: quella urbanizzata con insediamenti industriali e commerciali e residenziali (zona industriale lungo la strada Provinciale 500 ed il più recente centro di Brendola Revese) e la parte Est. e Sud, sostanzialmente preservata all'agricoltura, con una discreta salvaguardia dell'ambiente e con una contenuta espansione residenziale: (area Monti comunali, monte dei Martiri, S. Valentino, Vo' Cavecchie fino al confine con Sarego).


Il nostro impegno è quello di continuare nella salvaguardia del territorio, noi per Brendola ci impegniamo a non aggravare la situazione ambientale rispetto a quanto abbiamo trovato al momento del nostro insediamento, non vogliamo fermare la crescita, le trasformazioni, il progresso, ma vogliamo siano realizzati nel rispetto dell'ambiente, nel rispetto delle tradizioni e dei valori tramandatici dai nostri predecessori.

E' nostro impegno migliorare le condizioni di vita dei cittadini specie in quella parte di territorio che è stata più soggetta ad espansione negli anni passati. E' nostro impegno tentare di creare un ambiente di maggior sicurezza per i cittadini.

Per raggiungere questi obiettivi, per non sbagliare, è necessario il coinvolgimento ed il contributo di tutti i consiglieri eletti nel consiglio Comunale di Brendola, maggioranza e minoranza, di tutte le forze attive presenti nella comunità; varie associazioni, gruppi di volontariato, cittadini singoli a cui chiediamo la comprensione delle scelte ed il rispetto del territorio.


In questa prospettiva esponiamo alcuni punti che la Giunta intende sviluppare per realizzare questo progetto:


l) Efficienza e organizzazione dell'Ente pubblico.

Il comune è l'Ente di riferimento del cittadino, da questo si attende attenzione, presenza e risposte ai legittimi diritti ma anche il controllo per il rispetto delle regole, delle tradizioni, dell'ambiente, si attende l'efficienza dei servizi pubblici quali acquedotto, fognature, viabilità, raccolta dei rifiuti, trasporti ecc.).

Ci impegniamo affinché l'Azienda Comune, sostenuta e finanziata dal cittadino, offra un servizio pubblico di buon livello. Il cittadino, ad ogni richiesta, avrà una risposta, desideriamo che il cittadino sia al centro dell'attenzione dell'Ente, non sarà un numero dimenticato dopo avergli richiesto il voto elettorale, ma dovrà essere il protagonista all’interno del suo territorio.


2) Giovani cultura, sport, assistenza, anziani, volontariato.

Ci impegniamo a privilegiare il rapporto con il mondo dei giovani e quando si parla di giovani si abbraccia la generazione che parte dalle scuole materne fino alla maturità e questa sfera comprende la cultura e lo sport.

Avremmo attenzione ai problemi degli asili nido e delle scuole materne parrocchiali, sostenendo economicamente le loro iniziative attraverso apposite convenzioni;

Saremo attenti alle esigenze delle scuole elementari e medie, alle richieste del personale docente, tendenti alla modernizzazione delle strutture dei laboratori, dei mezzi informatici;

Saremo presenti in mezzo alla polisportiva per verificare le esigenze dei gruppi sportivi ed insieme a loro programmare e potenziare le strutture necessarie per la pratica delle varie discipline sportive.

Nel centro di Brendola Revese ci impegniamo a realizzare una struttura, un locale pubblico da concedere ad uso ricreativo che divenga un cuore pulsante di tutte le attività, dare vita ad un centro di aggregazione in cui possano trovare riferimento giovani, anziani, famiglie, interessi diversi: quelli culturali, sportivi, associazioni volontariato. Cercheremo di avere un particolare dialogo con gli Anziani, cercheremo di coinvolgerli nelle varie attività, in modo che possano trasmettere ai giovani la loro esperienza e saggezza..


L'idea di creare un centro vivo, un cuore pulsante nell'area scolastica, sportiva, culturale del centro di Brendola, ha come obiettivo il sostegno, il coordinamento di tutti gli organismi sopra richiamati e la valorizzazione delle realtà esistenti. I giovani sono e dovranno essere i protagonisti di questa valorizzazione instaurando con essi un dialogo, un programma per raggiungere gli obiettivi che verranno prefissati: niente di preconfezionato niente di imposto ma solo presenza, attenzione e sostegno. alle loro iniziative.


Cercheremo di avere un attenzione particolare per le situazioni di difficoltà: dalla famiglie monoreddito con più figli, alle situazioni di disagio sociale, agli anziani soli, sarà mia cura rafforzare l'assessorato all'assistenza affinché le situazioni di difficoltà vengano monitorate e programmate soluzioni possibili.


Per gli anziani ci impegniamo a sostenere il centro anziani, è nelle nostre intenzioni costruire un minimo di infrastrutture che li possano aggregare come un campo per il gioco delle bocce, lo stesso locale ad uso ricreativo, sarà un loro punto di riferimento. Ci impegniamo, con la collaborazione delle associazioni presenti nel territorio, a sostenere le famiglie con la presenza di anziani, specie se non autosufficienti.


Daremo la massima attenzione e sostegno a tutte le associazioni di l volontariato presente nel nostro territorio, è una grande risorsa che va stimolata.



3) Incompiuta

La Amministrazione uscente ha impostato un percorso per la cessione dell'incompiuta alla Cassa Rurale di Brendola, l'ultimo atto è stata l'approvazione del piano particolareggiato della viabilità e dei parcheggi. Noi partiamo da tali, approfondiremo le modalità per giungere alla definizione e procederemo nell’interesse, sia della comunità che della Cassa Rurale.

Tutte le opere e le infrastrutture necessarie per la realizzazione del piano attuativo, saranno oggetto di convenzione da concordare con l'Ente acquirente della Chiesa incompiuta.


4) Scuole della frazione di VO'


E' nostra intenzione procedere, in tempi rapidi, alla costruzione della nuova scuola elementare.


5) Gestione del territorio e ambiente

Uno degli impegni prioritari è la stesura del P A T piano di assetto del territorio. E' questo il nuovo strumento urbanistico che tutti i comuni sono obbligati a predispone in base alla legge nr. 11 del 23 aprile 2004 e prevede una serie di scelte che poi saranno approvate dalla Regione. Pensiamo che il territorio è dei Brendolani, di tutti i cittadini Brendolani, vogliamo che siano essi stessi i protagonisti del nuovo piano di assetto del tenitorio:

Desideriamo sia espressione dei partiti, delle associazioni, dei professionisti, delle categorie economiche, sarà nostro impegno incontrare tutti, prenderemo atto delle osservazioni, dei suggerimenti, e impostare uno strumento che garantisca gli indirizzi urbanistici del nostro territorio per i prossimi decenni.

Tutte queste considerazioni sono, in ogni caso, vincolate da alcuni obiettivi che, noi abbiamo chiari ed inderogabile e cioè quelle di mantenere salvaguardate le caratteristiche ambientali i e culturali del territorio di Brendola, guidando il P A T nei seguenti binari.


  • Salvaguardia del paesaggio nelle zone collinari, dalla pianura in su ed in particolare modo la collina del monte dei Martiri; salvaguardia di alcune zone piane inedificate come l'area del Palù, rivalutazione ambientale di zone caratteristiche come le fontane, le risorgive, il laghetto del Palù, le zone boschive, i sentieri ecc.

  • Lo sviluppo urbanistico residenziale sarà disciplinato con l'obiettivo di limitare il più possibile l'aumento demografico della popolazione;

  • Limitazione dell'espansione delle aree produttive: riteniamo che quelle già programmate da precedenti Amministrazioni siano ampiamente sufficienti per i prossimi anni, e comunque l'asse della Provinciale 500 sarà invalicabile, per espansioni industriali.

  • Presteremo il nostro impegno per la riqualificazione delle zone industriali esistenti con il potenziamento delle infrastrutture e viabilità e favoriremo l'inserimento di attività commerciali di piccola e media entità anche all'interno delle zone industriali.


  • Piani di interventi particolareggiati, anche di iniziativa pubblica, dei centri storici di Brendola e Vo' consentendo il recupero dell'esistente, l'inserimento di modesti interventi atti a giustificare una rivitalizzazione delle zone, il miglioramento dei servizi, ed una qualificazione estetica delle aree pubbliche con i necessari ed opportuni elementi di arredo urbano con particolare attenzione alla piazza antistante la chiesa di S. Michele, e di alcuni scorci caratteristici del centro storico di Brendola come piazzetta del vicariato, area castello, zona valle.


  • Particolare attenzione al recupero del tessuto urbano esistente del centro di Brendola Revese piazza del mercato, delle frazioni, delle contrade, consentendo aggiustamenti ed interventi mirati per il recupero dell'esistente, inserimento di modeste unità di completamento, e rafforzamento dei servizi. In tale contesto daremo una soluzione alle zone già perimetrate "E 4" modificandone gli indici di edificabilità.


  • Soluzione mirata e concordata di alcune realtà presenti nel territorio, che non trovano compatibilità con l'espansione residenziale avvenuta negli ultimi decenni.



6) Viabilità

Faremo uno studio particolareggiato del sistema viario a partire dai collegamenti intercomunali e formazione del piano della viabilità del territorio con particolare attenzione alle viabilità di alleggerimento del traffico all'interno dei centri abitati.


Ci impegniamo a realizzare la rotatoria in zona Orna, all'incrocio tra la Strada Provinciale 500 e la strada provinciale Bocca d'Ascesa, accesso principale a Brendola, in collaborazione con la Provincia di Vicenza.

Provvederemo a programmare la costruzione della pista ciclabile dai ponticelli di S. Vito fino alle Cavecchie.


Ci impegniamo a sistemare la viabilità nelle zone industriali.


7) Sicurezza nel territorio

Questo è un problema molto sentito dalla gente, il cittadino è preoccupato per i molti casi malavitosi e ciò infonde un profondo senso di disagio e di non protezione da parte delle Istituzioni. Vogliamo studiare questo fenomeno, prenderemo accordi con le forze dell'ordine, per fortuna presenti nel nostro comune, per organizzare controlli, segnalazioni se necessario anche volontariato di controllo, per scoraggiare questo fenomeno e dare certezza al cittadino della presenza della Istituzione pubblica.

Ci proponiamo di riportare i Vigili Urbani stabili nel nostro territorio, il servizio consortile ci appare insufficiente, in tal modo potremo avere un servizio attivo tutti i giorni allo stesso costo.


8) Sanità

Ci impegniamo a sostenere il centro medico sanitario esistente, accogliere le eventuali richieste o suggerimenti del personale medico per migliorare la qualità del servizio. Avremo attenzione alla attività del S.O.G.I.T. organizzazione di volontariato indispensabile per le attività di supporto assistenziale.


9) Servizi

Fognature: Prosecuzione del piano di risanamento ambientale e continuando la separazione delle fognature dalle acque meteoriche, collegamento agli impianti di depurazione;

per quanto riguarda l'acquedotto, la raccolta dei Rifiuti, la viabilità, la pubblica illuminazione, ci impegniamo a fornire un" servizio efficiente, ottimizzando costi e benefici.


10) Nuova area industriale Pedocchio (Neew)

Nell’interesse del comune, delle ditte insediate, e delle ditte che intendono insediarsi, intendiamo concludere e definire le problematiche della nuova area industriale in località Pedocchio incrocio via Giolitti, dotare tale area di acquedotto, definire la rotatoria, valutare le modalità di prosecuzione del terzo stralcio.


Brendola, 5 maggio 2008



venerdì 2 maggio 2008

Bentornati!




Bentornati cari lettori del blog!

Dopo una breve pausa post-elezioni, eccoci tornati!
Ci siamo incontrati in una prima riunione per creare un gruppo di sostegno al nostro Gruppo Consiliare, in modo da proseguire con un progetto civico che vuole durare anche negli anni a venire e che vogliamo rendere sempre più forte e significativo.

Martedì scorso, 29 aprile, si è tenuto il primo consiglio comunale di questa nuova legislatura con a capo il nuovo Sindaco.
Il nostro Consigliere Michele Massignani ha letto ciò che riporto qui sotto.

A presto!

Emanuele
Progetto Civico per Brendola


Egregio Signor Sindaco, gentili Consiglieri e Assessori,

a nome della Lista Progetto Civico per Brendola, desidero innanzitutto ringraziare i 708 Cittadini brendolani che in occasione delle elezioni amministrative di qualche settimana fa ci hanno onorato della loro fiducia, concedendoci il voto.

Il verdetto delle urne ci lascia sicuramente un po’ di rammarico, dato che per poche decine di voti non abbiamo potuto contare sulla presenza di un secondo Consigliere. Nel complesso, tuttavia, il nostro risultato deve essere valutato in modo molto positivo, in quanto in poco più di sei settimane siamo riusciti a dare forma coerente ad un progetto che nasceva certamente da più lontano, ma la cui finalità principale era senza dubbio quella di sensibilizzare i cittadini sulle questioni “politiche”, ovvero sulla gestione condivisa dell’interesse comune. Così come noi la concepiamo, infatti, la politica è fatta di decisioni che influenzano, direttamente o indirettamente, la vita di ciascuno, e nessuno, per abitudine o per comodità, o peggio ancora per proprio tornaconto personale, può far finta che tutto ciò non lo riguardi; anzi, deve farsene carico, come cittadino naturalmente, ma ancor più come amministratore pubblico.

I nostri 708 Elettori, quindi, hanno fatto una scelta ben precisa e pienamente consapevole: ci hanno conosciuto e ascoltato ciò che volevamo loro proporre, comprendendo appieno la forte discontinuità e il valore innovativo della nostra proposta e premiandoci con la loro preferenza.

Di tale risultato, quindi, siamo assai fieri e orgogliosi, tanto più se consideriamo che la competizione riguardava, da una parte, una lista di partiti che a livello nazionale supera tranquillamente il 50% e, dall’altra, una lista diretta emanazione della maggioranza uscente (entrambe pertanto capaci di contare su ampi bacini di consensi costruiti nel corso degli anni).

Ciò che gli Elettori ci hanno affidato, dunque, è un mandato pieno per cambiare realmente in profondità il modo di fare amministrazione e politica a Brendola.

Ecco pertanto che, coerentemente al nostro programma elettorale, la nostra presenza in questa Amministrazione sarà volta a costruire una Brendola diversa, rinnovata nella quale:

  • l’unico interesse da soddisfare sia quello del Cittadino, con i suoi bisogni legati ad un reale innalzamento degli standard qualitativi di vita e delle Famiglie, che necessitano sempre più di sostegno e aiuto

  • siano messi al centro dell’azione amministrativa le categorie sociali più deboli, gli anziani e i giovani in primis

  • lo sviluppo economico sia sempre accompagnato da una tutela assoluta del territorio, patrimonio inestimabile da preservare e difendere per le generazioni future; un bene, quello paesaggistico, che abbiamo ricevuto e che dobbiamo assolutamente rispettare.

Ci impegneremo su questi punti qualificanti in modo concreto, non ideologico, aperti al confronto e al dialogo con tutte le forze presenti in Consiglio Comunale, ma soprattutto cercheremo di gettare ponti tra coloro che sono chiamati ad amministrare e i Cittadini.

Tutto questo rifacendoci magari a quello che fu lo spirito originario con il quale, sul finire del Medioevo, nacque nell’Italia centro-settentrionale l’istituzione che ancora oggi è conosciuta con il medesimo appellativo: comune, e di cui noi stessi siamo (talvolta) gli ignari prosecutori. Fare commune, infatti, significò per quegli uomini e quelle donne mettersi insieme, fare gruppo, rinunciando ad un parte del proprio interesse personale o di bottega in vista di un bene maggiore per tutta la comunità. Su questi presupposti si svilupparono, nel corso dei secoli, straordinari esempi civici che ancora oggi tutto il mondo ci invidia e che seppero armoniosamente fondere insieme benessere economico, promozione sociale, crescita culturale e rispetto per le opinioni altrui. L’interesse collettivo, dunque, come bene sovrano, ieri come oggi

Da tali significativi auspici occorre, a nostro avviso, ripartire, lasciando da parte vecchi e nuovi contrasti e puntando esclusivamente al bene, e proprio il caso di dirlo, comune.

Auguriamo allora un buon lavoro alla nuova maggioranza, auspicando che sappia davvero aprire una stagione amministrativa priva di veleni e rivalse e che voglia tener conto di quanto il nostro Gruppo Consiliare saprà proporre in termini di idee e suggerimenti per il bene di tutti i Cittadini brendolani.