giovedì 18 giugno 2009

Opposizione che non porta proposte?


Sono state protocollate da pochi giorni alcune interrogazioni e la proposta di modifica al nuovo regolamento d'utilizzo delle sale comunali.
In merito a quest'ultimo, l'amministrazione vuole far pagare una somma pari a 100 euro l'anno chi desidera utilizzare le sale, ad esempio quelle del centro sociale del Vò, per capirci.
La motivazione di tale scelta è che "è ora di finirla con il tutto dovuto".

Per tale ragione, hanno scelto di far pagare due volte le sale, la prima quando, con le nostre tasse, paghiamo la costruzione dell'edificio, e poi quando le utilizziamo. Ci sembra poco sensato.

Condivisibile al 100% è che la somma raccolta potrebbe essere usata per riparare eventuali danni. Per questo abbiamo proposto che i 100 euro siano una cauzione da restituire alla fine dell'anno se vi è stato un corretto utilizzo, assieme ad un registro delle presenze, firmato di volta in volta dal responsabile del gruppo, che si prende l'impegno di osservare se ci sono rotture e segnalarle.

Questa è solo una delle proposte contenute nel documento. Non vi tediamo oltre e vi diamo appuntamento al prossimo CC, su questo punto.

Le interrogazioni di cui sopra, sono le seguenti. Vengono riportate integralmente.


OGGETTO: Interrogazione sulla effettuazione di videoriprese della seduta del Consiglio comunale del 22 maggio 2009

PREMESSA:
Nella seduta del Consiglio comunale del 31 marzo u.s. il gruppo consigliare Progetto civico per Brendola ha presentato una mozione denominata “IMPLEMENTAZIONE DELLE AZIONI E DEGLI STRUMENTI PER LA TRASPARENZA DEGLI ATTI PUBBLICI”, nella quale si chiedeva ai componenti del suddetto Consiglio di consentire senza limitazioni, che non fossero quelle già previste dall’ordinamento giuridico, le riprese audiovideo e la libera divulgazione delle sedute del Consiglio comunale di Brendola, a partire dalla successiva a quella citata, ivi compresa la pubblicazione sul sito web del Comune e di autorizzare tali riprese video da parte di cittadini, previa richiesta di autorizzazione da far pervenire all’Amministrazione Comunale almeno 5 giorni prima dello svolgimento del Consiglio Comunale oggetto di ripresa, oltre a dare massima pubblicità possibile a tale deliberazione.
Nonostante qualche apertura da parte del gruppo Brendola Viva, la risposta compatta data dalla maggioranza è stata sostanzialmente negativa, motivandola soprattutto con alcune difficoltà legate alle riprese video e alle norme sulla privacy di ciascun consigliere.
Dopo un confronto tra le diverse opinioni e come segno di buona volontà, la mozione, che impegnava i consiglieri ad esprimere in ogni caso il proprio parere personale attraverso una votazione, è stata ritirata dal sottoscritto con la promessa di trattare più approfonditamente il tema in una commissione consigliare da convocare ad hoc

CONSIDERATO

che nel corso della seduta del Consiglio comunale del 22 maggio u.s. - in concomitanza con la trattazione dei punti 7 e 8 posti all’ordine del giorno e riguardanti il progetto di ampliamento dell’impianto di trattamento di rifiuti recuperabili presentato dalla ditta Mastrotto Giorgio s.r.l. e i provvedimenti conseguenti ad esso collegati – una persona del pubblico che assisteva al dibattito, seduta in prima fila (che pare sia stata successivamente identificata come uno stretto parente del titolare della omonima ditta), ha ripreso con una videocamera di ultima generazione le fasi principali del dibattito, senza che nessuno dei presenti sollevasse alcuna obiezione

TANTO SOPRA premesso ed esposto

VISTO:
Il vigente Regolamento per il funzionamento del consiglio comunale e delle commissioni consiliari all’articolo 63 (Interrogazioni)

CHIEDIAMO:
una risposta orale nella prima seduta utile di consiglio comunale alle seguenti domande:
  • La persona che ha effettuato le videoriprese era stata autorizzata? Se si, da chi e secondo quali modalità e tempi, visto che la commissione consigliare che doveva discutere nel merito la questione, a tutt’oggi non è stata ancora convocata?
  • Se tali videoriprese non erano state autorizzate, perché questa persona ha potuto riprendere tutto quanto la interessava senza che nessuna figura istituzionale deputata a sovrintendere ai controlli e alle limitazioni di cui si è ampliamente fatto riferimento durante il dibattito sulla concessione delle autorizzazioni del 31 marzo u.s. (Sindaco in primis), sentisse l’esigenza di intervenire per dissuaderla?
  • Quando si potrà davvero disporre di un regolamento chiaro e circostanziato su tali questioni, che interessano e chiamano in causa i più basilari principi di trasparenza e di partecipazione della cittadinanza alla cosa pubblica?



OGGETTO: Interrogazione mancata attivazione servizio d’invio via posta elettronica della documentazione del Consiglio e della Giunta comunale


PREMESSA:

Nel corso della seduta del Consiglio comunale del 30 settembre 2008 il nostro gruppo consigliare ha presentato una mozione scritta che impegnava la maggioranza e l’assessore competente a promuovere quanto prima l'attivazione di una nuova casella e-mail, alla quale ogni cittadino di Brendola potesse chiedere di essere iscritto, con lo scopo di fornire ai cittadini un’informazione il più possibile puntale e aggiornata sulla vita amministrativa dell’ente comunale.
Dopo un dibattito approfondito e costruttivo, il Sindaco a nome della sua maggioranza accoglieva favorevolmente tale sollecitazione, ma visto il momento di transizione del personale degli uffici, invitava a rimandare la pratica attuazione della proposta alla data del 1 gennaio 2009.


CONSIDERATO CHE

Alla data odierna non risulta alcuna attivazione di nuove mailing list in tal senso da parte dell’Amministrazione, né il sito dell’ente, che pure risulta più aggiornato e puntuale rispetto al recente passato, fornisce alcuna indicazione positiva a tal proposito.


TANTO SOPRA premesso ed esposto


VISTO Il vigente Regolamento per il funzionamento del consiglio comunale e delle commissioni consiliari all’articolo 63 (Interrogazioni)


CHIEDIAMO: notizie chiare e circostanziate in merito a tempi e modalità di attuazione di un servizio che l’intero Consiglio ha già riconosciuto da alcuni mesi come utile e necessario.



Appuntamento al prossimo Consiglio Comunale! :-)

sabato 6 giugno 2009

Lettera aperta al Sindaco


Egregio Sig. Sindaco,

le inviamo questa lettera pubblica con il rispetto che dobbiamo a lei come persona e all’istituzione che rappresenta.Il rispetto ed il riconoscimento reciproco sono condizioni alle quali, nel condurre una disputa politica, si possono dire anche cose aspre e sgradevoli senza mai il dubbio che queste investano la persona anziché le idee o il merito che questa esprime nella sua funzione. Ci lasci dire subito che nella seduta del Consiglio Comunale del 22/05 da parte sua e di alcuni suoi Assessori di rispetto per il consigliere Massignani, per il suo gruppo di lavoro e per i 708 Cittadini che lo hanno votato ce n’è stato ben poco.Sulla “questione Mastrotto” si discutevano 2 mozioni. Massignani ha illustrato quella proposta dalle minoranze in modo sobrio, pacato, ragionevole. L’Assessore Tamiozzo, anziché fare lo stesso per quella da voi proposta ha impiegato la maggior parte del tempo ad inveire contro Progetto Civico per Brendola, reo di aver “osato” diffondere un volantino nel quale spiegava ai Cittadini il suo punto di vista. In questa sede, a mente fredda, con pacatezza, vogliamo esprimerle delle considerazioni generali e sul merito. E’ convinzione generale che la democrazia sia applicata compiutamente se le parti esercitano con autonomia e libertà il proprio ruolo: la maggioranza governa, l’opposizione verifica, controlla, chiede, interroga, se è il caso denuncia. E’ evidente che sulla “questione Mastrotto” abbiamo delle idee diverse. E’ inoltre del tutto naturale che essendo la cosa oramai arrivata al suo epilogo le parti usino tutti mezzi a disposizione per orientare le opinioni dei Cittadini. Lei e la sua maggioranza però non potete pensare che se per una volta su un argomento delicato una minoranza eserciti con la forma del volantino informativo una pressione più forte del solito la risposta debba essere anziché una”buona politica” l’aggressione verbale e l’intimidazione. In questo primo anno della sua amministrazione Progetto Civico ha mantenuto fede a quanto promesso, mettendo in atto una opposizione assolutamente costruttiva, mai gridata, mai strumentale. Non potete però pretendere che non appena si pone una questione così sensibile chi la pensa diversamente da voi debba stare zitto. La cosa che ha colpito noi, i presenti e, ci creda, anche alcuni consiglieri di maggioranza (a proposito la invitiamo a farsi prestare il video girato da un cittadino durante il consiglio… e speriamo avesse anche l’autorizzazione a noi mai concessa), è stata la cattiveria e l’intolleranza con cui lei ed alcuni consiglieri hanno inveito contro Massignani. Ci ha colpito la vostra “necessità” di attaccarci in Consiglio sul volantino anziché dedicare le energie a spiegare ai molti Cittadini presenti la bontà delle vostre proposte. Noi pensiamo che questa vostra reazione nasca dalla debolezza della vostra proposta sul progetto Mastrotto. Vogliamo andare al merito? L’accusa che ci avete rivolto è di avervi dato dei “bugiardi”. Certo nel volantino abbiamo detto più volte che avete mentito. Essendo in ambito politico ovviamente si dice ad una parte che “ha mentito” quando non c’è corrispondenza fra ciò che questa ha detto o promesso e quanto poi messo in atto. Non dovrebbe essere necessario spiegarle che nel volantino non c’era alcuna denigrazione delle vostre persone dal punti di vista etico e morale. Abbiamo solo riportato in modo chiaro “i fatti”, nessuno dei quali è stato da voi smentito in Consiglio Comunale. Avete detto che fino agli inizi di quest’anno non sapevate nulla quando è da luglio che il privato ha presentato il progetto inviato per conoscenza al Comune. Avete detto che eravate contrari al progetto quando avete presentato una Mozione che, a differenza della nostra, prevede che si possa concedere nel sito attuale l’ordinaria. Tramite l’Assessore Tamiozzo avete intavolato una trattativa con una famiglia prefigurando un accordo con la Provincia che non c’è e che nessuno in Provincia garantisce; se fosse come dite voi lo avreste portato in Consiglio Comunale per discuterlo, nessuno ha visto niente. Ci avete personalmente assicurato che l’unica via d’uscita passava attraverso il rifiuto a dare la concessione in regime ordinario, a distanza di mesi di fatto è quello che volete ottenere con la Mozione che avete presentato. Dunque dov’è che siamo stati offensivi e millantatori? Quando abbiamo scritto che lei è più uno “speaker”che non il “Sindaco”? Su una questione così delicata, dopo mesi di discussione all’interno della maggioranza (ma non eravate concordi nel dire di no?) arrivati al dunque il Sindaco dovrebbe prendere in mano il timone e dare la rotta definitiva, chiudendo illazioni e dubbi. Prendiamo atto che in Consiglio per la prima volta l’abbiamo sentita dire che si prende sulle sue spalle tutta la responsabilità della situazione e delle scelte da fare. Anziché insultarci dovrebbe ringraziarci per averla spronata ad arrivare a questo. Anche se continuiamo a non essere d’accordo sulle decisioni prese. Noi vediamo purtroppo il solo bicchiere mezzo vuoto della situazione, voi vedete quello mezzo pieno. Il tempo ci dirà chi aveva la visione più giusta. L’Assessore Beltrame ci ha infine accusati di “terrorismo”. Questo fa veramente sorridere se pensiamo che fino a 14 mesi fa Beltrame faceva parte di quel gruppo di minoranza che per anni ha attaccato con ogni mezzo l’allora maggioranza. Di fronte a certe scariche di fango e veleno, arrivate in alcuni casi ben oltre ogni limite tollerabile, il nostro volantino fa quasi tenerezza. Chi fa del “terrorismo” in politica usa una posizione di forza per ottenere in modo strumentale qualcosa di diverso. Ci conforta pertanto pensare che l’averci accusati di essere dei “terroristi” significa riconoscere una vostra difficoltà ad essere credibili sull’argomento e ricorrere a questo termine in quanto incapaci di sostenere in modo più convincente le vostre ragioni. Ciò non toglie che ci aspettiamo al prossimo Consiglio Comunale le pubbliche scuse dell’Assessore Beltrame. Egregio Signor Sindaco, la serata del 22 maggio è stata una brutta pagina per lei e per la sua maggioranza. Vi siete accaniti con un Consigliere colpevole di aver sollevato legittimi dubbi e sospetti, condivisi peraltro dai Cittadini interessati che non hanno creduto a una virgola alle rassicurazioni dell’Assessore Tamiozzo di essere dalla loro parte. Piacere hanno fatto le sue scuse (solamente sue purtroppo) rivolte alla fine all’assemblea in merito all’infelice parolaccia pronunciata da lei durante il consiglio. Con le scuse dell’Assessore Beltrame noi consideriamo chiuso il capitolo. Per il futuro Sig. Sindaco la invitiamo a non avere paura di Progetto Civico per Brendola, un eventuale solo voto contrario non vi toglie sicuramente il sonno. Anzi rilanciamo la nostra piena disponibilità a collaborare in modo serio con lei e la sua maggioranza per affrontare insieme i problemi di Brendola. A una sola condizione. Che torni il rispetto per chi la pensa a volte in modo diverso da voi e che questo possa essere una ricchezza e non una minaccia dalla quale difendervi nel modo triste che ci avete mostrato. In Consiglio è stato anche detto a Massignani che si vede che il volantino non è farina del suo sacco ma che c’è qualcun altro dietro. Le dobbiamo con piacere dare ragione. Oltre al gruppo di lavoro che sostiene Massignani ci sono molte decine di persone che con entusiasmo e passione collaborano con Progetto Civico, esprimendo opinioni, dettando spunti ed idee, manifestando contrarietà o sostegno. Invitiamo pertanto anche lei ad aggregarsi alla lista di mail con cui normalmente teniamo informate tutte queste persone in paese; capirebbe forse meglio da dove nascono le idee, i contenuti e le proposte.

Progetto Civico per Brendola