giovedì 24 dicembre 2009

Buone Feste!

Un buon Natale e felici festività a tutti.

Progetto Civico per Brendola

sabato 21 novembre 2009

Modifica al regolamento del Consiglio Comunale

Riporto il documento che il nostro Consigliere, Michele Massignani, ha letto nell'ultimo Consiglio Comunale di giovedì 19 novembre.

Avrei voluto intervenire, articolando il mio pensiero e quello del gruppo consigliare che rappresento, già in precedenti occasioni, ma non se n’è mai presentata l’opportunità concreta, che ora invece mi sembra sia arrivata.
L’atto di modifica del regolamento comunale, proposto dalla maggioranza, che tra poco andremo a deliberare, rappresenta soltanto l’ultimo di una serie di avvenimenti che, dal mio punto di vista– e lo dico tenendo conto della mia scarsa esperienza di cose amministrative rispetto a molti altri consiglieri che occupano i banchi di questa sala – sono stati presenti fin dalle prime sedute del consiglio comunale eletto nella primavera del 2008. Fatti riferiti al presente e al passato, ai quali i nuovi e i vecchi amministratori del nostro comune, a seconda del tema in discussione, facevano riferimento per giustificare questo o quel provvedimento, questa o quella posizione. Il risultato di questo tipo di atteggiamento di totale chiusura nei confronti delle ragioni, che pure qualche volta saranno almeno esistite, della controparte, sono oggi sotto gli occhi di tutti: la maggioranza governa senza sentire la minima necessità di confrontarsi con le minoranze, le quali insieme, lo ricordo ancora una volta, rappresentano comunque la maggioranza degli elettori che si sono recati alle urne nell’ultima tornata elettorale. Come se la conquista della maggioranza dei consensi equivalesse a una apertura di credito illimitata, senza condizioni né limiti che non siano quelli previsti dalla durata quinquennale della legislatura.
Le numerose proposte avanzate dalle minoranze, che il nostro primo cittadino in un intervista questa estate non si è neppure sentito di riconoscere, sono state sistematicamente rispedite al mittente, con l’annotazione specifica che esse erano irricevibili per il semplice motivo che provenivano dalla parte sbagliata dei banchi del consiglio, quelli delle minoranze. Personalmente sono sempre stato persuaso che una buona idea fosse tale a prescindere dal fatto che quanti l’avevano formulata appartenessero al gruppo consigliare di maggioranza piuttosto che di minoranza. Prova ne sia il fatto che, insieme al gruppo di lavoro che mi supporta nell’attività consigliare, ho sempre cercato di comprendere fino in fondo la natura e le finalità di ciascun provvedimento, senza preclusioni ideologiche o di parte, trovandomi così ad esprimere una posizione sovente in linea con quella portata avanti dai colleghi consiglieri di maggioranza.
Stasera verrà deliberata una modifica all’art. 32 del Regolamento del nostro consiglio comunale, tesa a delimitare la libertà d’azione dei colleghi di “Brendola Viva” nei riguardi del dibattito consigliare. Non desidero entrare nella loro scelta specifica: pur non condividendola, infatti, la rispetto totalmente ed è per questo che non sono affatto persuaso che modificando a colpi di maggioranza un articolo del Regolamento comunale, si possa migliorare i rapporti personali tra questo e quel gruppo, tra questo e quel consigliere. Anzi sono convinto che le tensioni non faranno che aumentare.
Nel frattempo le questioni principali rimangono sul tappeto, senza alcuna prospettiva di soluzione: badate bene, ho scritto soluzione perché passare - come fa la maggioranza - all’attuazione pratica senza prima ricercare un ampio consenso tra le forze presenti in quest’assemblea (specie per quanto riguarda quelle scelte che impegnano l’Ente in modo massiccio per i prossimi anni, come p. es. il nuovo palazzotto dello sport), non significa risolvere i problemi ma soltanto creare, per il presente e per il futuro, nuove fratture e nuove occasioni di scontro.
Fare politica significa, a mio avviso, possedere una propria visione della realtà, la quale non è affatto sempre e comunque la migliore, ma quella che nel caso specifico riesce di volta in volta a coagulare attorno a se il maggior numero di contributi e miglioramenti possibile, da qualunque parte essi provengano. Il fine ultimo di tutto ciò non è l’umiliazione o la ghettizzazione di chi non condivide la nostra opinione, ma il soddisfacimento del maggior numero di cittadini possibile.
La diversità come ricchezza quindi, non come un ostacolo da ridurre a tutti i costi al silenzio. E pazienza se qualche volta questo o quel consigliere sentirà il bisogno di esprimere pensieri e opinioni diverse: egli infatti non sta cercando di screditare in nostro lavoro, ma soltanto di renderlo migliore.

giovedì 5 novembre 2009

Il consiglio comunale anomalo


Di questi tempi non si può mai stare tranquilli!
Riporto due articoli frutto dei lavori del gruppo.

Incontro Pubblico & Scuole

Durante un incontro pubblico di qualche giorno fa il Sindaco Ceron, delineando le linee principali del futuro sviluppo urbanistico di Brendola, dava per assodato che in tempo non molto lontano gli istituti scolastici del nostro Comune debbano raggrupparsi in polo unico. Ceron individuava come unica area possibile quella già di proprietà del Comune a lato degli attuali impianti sportivi delimitata dalla pista ciclabile in arrivo da Vò. Ricordando anche le difficoltà nelle quali naviga la Scuola Materna SS Angeli Custodi, Ceron paventava anche la necessità di riorganizzare le Scuole per l’Infanzia di Brendola e di Vò.
Nell’ultimo anno e mezzo, liberato dai vincoli del ruolo di Sindaco, Mario Dal Monte ha più volte espresso il suo pensiero circa le difficoltà generate dall’avere 2 istituti elementari e 2 materni in un paese di 7.000 abitanti, affermando la sua contrarietà alla realizzazione delle nuove scuole di Vò a scapito di un accentramento definitivo. Ricordiamo che le nuove scuole di Vò sono state promesse, progettate, finanziate e cantierizzate dalla maggioranza da lui guidata.
Nei mesi estivi infine, in più occasioni abbiamo sentito alcuni abitanti di Vò fra quelli a suo tempo fortemente orientati alla realizzazione della nuova scuola esprimere dubbi e perplessità circa la sua realizzazione, confrontando i benefici con i costi e tutte le difficoltà dovute alla gestione di 2 plessi staccati. Questo anche e soprattutto alla luce delle riforme nel frattempo messe in atto nella scuola.
I 3 autori di questo articolo nel gennaio 2005 , nel pieno della fase decisionale circa le nuove scuole di Vò, presentarono un progetto complessivo che riguardava tutti gli istituti scolastici di Brendola. Il progetto partiva da alcune semplici considerazioni: 1- la vecchia scuola di Vò era del tutto inadeguata ai requisiti della sicurezza e della buona didattica 2- la scuola elementare di Brendola si trascinava grossi problemi di capacità, di servizi inadeguati, di laboratori mancanti 3- le 2 scuole materne parrocchiali navigavano in enormi difficoltà di spazi mancanti e costi di gestione sempre crescenti, con la necessità pertanto di finanziare investimenti sproporzionati per le loro disponibilità.
Per affrontare una volta sola tutte le questioni insieme la proposta emergeva da sola: realizzare nel territorio di Brendola un solo polo materno e un solo polo elementare, con il primo a realizzazione pubblica e gestione in convenzione possibilmente ancora privata.
Dove? Un piccolo sondaggio da noi realizzato evidenziava come su 30 famiglie con bambini piccoli, ben 26 dicevano che il primo requisito chiesto alla scuola fosse una didattica all’altezza dei tempi e che il luogo dove questa fosse situata era assolutamente ininfluente.
Dato che una proposta per essere credibile deve andare sul concreto, individuavamo nello spazio retrostante l’asilo di Vò gli spazi per il nuovo polo materno e la zona citata all’inizio a Revese per il polo elementare, presentando inoltre un piano dettagliato di sostenibilità finanziaria dell’intera operazione.
La nostra proposta, presentata in un pubblico incontro, fu sonoramente bocciata. Le motivazioni furono le più svariate e originali. Se Brendola ha una scuola perché non ce ne deve essere una anche a Vò? Se a Vò vogliono fare un asilo per conto loro perché non lo si deve fare anche a S.Michele? I bambini crescono meglio se hanno la scuola vicino a casa (poveri ignoranti allora quelli di S.Vito e dei Muraroni …..)… il paese non è pronto per novità di questo tipo.
Gli eventi successivi ci hanno dato purtroppo ragione.
La nuova scuola di Vò costerà 2 volte e mezzo quello previsto dagli esperti di Dal Monte (costerà esattamente quello che da ignoranti avevamo previsto noi). Sarà soprattutto inadeguata a sostenere una eventuale crescita degli alunni cioè il motivo per cui era stata concepita; è infatti provvista di una sola sezione per classe cioè tanto quanto l’attuale vecchia scuola. Non sarà in alcun modo, se non con ulteriori massicci investimenti, convertibile in una struttura atta ad ospitare una scuola per l’infanzia.
La scuola elementare di Brendola si trascinerà irrisolti tutti i suoi problemi cronici fino al collasso.
La Parrocchia di Vò ha ceduto tutti i suoi beni per finanziare il bell’ampliamento dell’Asilo realizzato ma convive non si sa fino a quando con costi di gestione quasi insostenibili. Sulla testa dei parrocchiani di S.Michele infine pende un debito enorme la cui scadenza è fra 2 decenni per una struttura inadeguata fin dalla sua concezione.
Le giustificazioni che arrivano oggi unanimi da parte dei soggetti che hanno avuto in questi anni un ruolo attivo nelle vicende appena esposte sono: non si poteva fare diversamente, è colpa dell’altra metà del paese, noi volevamo fare i poli unici ma non ci hanno lasciato.
Chiediamo ai cittadini di Brendola se sia ancora tollerabile trattare argomenti che riguardano il futuro a 30 anni della nostra comunità con simili miopie, arretratezze, incapacità.
Guardiamoci come Comunità allo specchio tutti quanti, nessuno escluso.
Brendola non può più permettersi errori di così grande portata. Dobbiamo smetterla di guardare solo fino al cancello di casa nostra. Le scelte strategiche, soprattutto quelle legate all’istruzione, alla cultura, alla formazione delle nuove generazioni , devono essere proiettate il più lontano possibile, ascoltando l’opinione di tutti ma prendendo poi decisioni chiare, orientate al futuro, libere da ogni valutazione di campanile o appartenenza territoriale.
Ma tutto questo non dovrebbe essere compito della politica?

Fabrizio Bedin
Claudio Ghiotto
Gaetano Rizzotto



L’anomalia del Consiglio Comunale

Oramai da alcune sedute del Consiglio comunale il gruppo consigliare “Brendola Viva” siede tra i banchi del pubblico anziché presenziare in modo attivo al dibattito.
Posto che ogni gruppo consigliare è libero di scegliere di rappresentare i cittadini che l’hanno eletto nel modo che esso ritiene più giusto, non possiamo esimerci dall’esprimere le nostre opinioni in merito, ed è proprio per questo che lanciamo da queste pagine un accorato appello a tutti i consiglieri.
Tutto nasce dal clima di scontro permanente - che in passato abbiamo già più volte sottolineato con richiami alla “serenità” tra le parti - che fin dalle prime sedute, purtroppo, ha accompagnato i lavori del consiglio stesso.
Il passo che ha fatto decidere il gruppo di minoranza Brendola Viva di abbandonare i banchi della minoranza per sistemarsi tra il pubblico è stata l’espulsione più o meno “virtuale” decretata della maggioranza nei confronti del consigliere Mario Dal Monte, circostanza peraltro mai verificatasi prima e di cui non abbiamo notizie similari in nessun altra amministrazione (in pratica, se il consigliere Dal Monte interveniva, la maggioranza faceva finta non avesse parlato nessuno).
Non vogliamo entrare nel merito della questione; ci preme molto di più sottolineare con forza come troviamo insensate entrambe le posizioni.
Da una parte la maggioranza, che si permette senza alcun diritto a farlo di escludere dal dibattito e di conseguenza ridurre al silenzio un consigliere di minoranza e con lui gli oltre 1500 cittadini che lo hanno delegato a rappresentarli; dall’altra il modo a dir poco singolare di rappresentare questi 1500 cittadini.
Ora, ad onor del vero, all’inizio della seduta consigliare di fine settembre, un passo significativo per cercare di ritornare ad una situazione di normalità, il consigliere Dal Monte lo ha compiuto, ma senza ottenere gli esiti sperati, e questo per l’evidente chiusura di una parte importante della maggioranza.
Abbiamo appena scritto “una parte della maggioranza” in quanto ci permettiamo di pensare che alcuni consiglieri che siedono tra i loro banchi, che sappiamo essere persone serie e di buon senso, crediamo non condividano affatto la situazione che si è creata negli ultimi mesi. Al muro contro muro, essi preferirebbero certamente un dibattito più civile e incisivo, anche se sviluppato su posizioni spesso diverse, come è logico che sia.
Fa parte della dialettica democratica permettere di dare voce a tutte le parti che rappresentano un paese, anche e soprattutto a quelle che dissentono da chi ha l’onere e l’onore di governare; fa parte di una logica antidemocratica perseguire l’obiettivo contrario.
Durante l’ultimo consiglio, tale ostinazione a proseguire sul terreno dello scontro è stata evidenziata, dopo una breve sospensione dei lavori, da una dichiarazione della maggioranza nella quale essa intendeva modificare il regolamento comunale per avere le possibilità, nel momento in cui si verificassero nuovamente le condizioni di cui sopra, di potere escludere in modo chiaro i consiglieri, per così dire, in agitazione dall’aula: basta con l’avanti e indietro di questo o di quel consigliere, chi si alza e se ne va tra il pubblico (ma non abbandona affatto il dibattito) non ha diritto di esprimere alcun voto. Detto e ridetto che ogni minoranza ha la facoltà di scegliere le modalità con le quali rappresentare i propri elettori, si tratta di una forzatura della maggioranza bella e buona, con la quale ridurre ancor più il livello di intervento delle minoranze.
Di fronte a tutto questo, rinnoviamo il nostro appello alla serenità e al buon senso, a rivedere i toni dello scontro per riportarli sui binari di un dibattito civile e costruttivo.
Auspichiamo, chiediamo, crediamo che sia solamente un bene per tutti se finalmente si ristabilisce la legalità con i consiglieri di minoranza che tornano nuovamente a sedersi tra i banchi del consiglio comunale, organo sovrano chiamato a dibattere e deliberare sulle piccole e grandi questioni che riguardano il nostro paese.
Auspichiamo, chiediamo, crediamo che la maggioranza - o almeno quei consiglieri della stessa che non si riconoscono in questo modo distorto di fare politica - possa farsi parte attiva affinché si ristabilisca la legalità, una legalità senza alcun tipo di riserve o espulsioni, tanto meno virtuali.
Progetto Civico per Brendola è a disposizione per favorire qualsiasi mediazione capace di ristabilire questa legalità. Come istituzione rappresentativa, infatti, stiamo tutti dando un pessimo esempio di quanto dovrebbe fare la politica, intesa come servizio, nei confronti dei cittadini.
Come si può amministrare un paese senza alcun tipo di tolleranza verso alcuni gruppi e/o persone? Come è possibile, da parte di un’ amministrazione che dice di essere rappresentativa di un paese, escludere di fatto 1500 persone che ne fanno parte?
Un passo indietro da parte di tutti, oltre ad essere auspicabile, è quindi assolutamente necessario.
Se esso poi sarà unilaterale… allora avremo ottenuto almeno metà risultato, e lasceremo al giudizio delle persone questo modo di fare politica, che noi ci permettiamo di non condividere.

Il gruppo consigliare Progetto Civico per Brendola

lunedì 5 ottobre 2009

Tempesta di considerazioni



Qui di seguito sono riportate alcune delle considerazioni scaturite dal gruppo e da molti cittadini di Brendola (e non) che c'hanno arricchito di considerazioni e punti di vista.
Un grazie a tutti!

A presto, con buone nuove! ;-)



Ciao a tutti, novità dal fronte comunale.

Michele ha partecipato alla riunione dei capigruppo propedeutica al consiglio comunale del 29 ed ecco quanto ci riporta.

Ho evidenziato la parte che riguarda i giovani che da seguito all’argomento trattato in queste mail.

Ad ogni uno le proprie considerazioni ed un grazie a Michele.

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Il sindaco mi ha anche ragguagliato sulla richiesta di un tavolo permanente per il disagio giovanile: dice che si tratta di una proposta inutile, che servirebbe soltanto a parlarsi addosso. Ha confermato quanto detto ad ema sul percorso con la scuola, don francesco e le famiglie, sottotraccia, per il recupero dei ragazzi che hanno devastato la scuola materna di vò a maggio: svolgeranno durante alcuni sabati pomeriggio tra settembre e ottobre dei lavoretti socialmente utili sotto la supervisione di un genitore (riverniciatura panchine san valentino, cancellatura scritte e disegni sui muri delle scuole del capoluogo ); inoltre insieme alla scuola si organizzeranno 2-3 serata per tutti i genitori per comprendere meglio chi sono i nostri/loro figli, con la presenza di esperti in materia. Mahhh! Fine. In quanto ai furti, vari e numerosi, il sindaco proporrà l'installazione di un sistema di videosorveglianza per i luoghi più sensibili (ci sta lavorando vignaga...).
Per quanto riguarda invece le associazioni, mi risponderà direttamente in consiglio l'assessore stefani.
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Come avrete avuto modo di vedere da una mail girata dal nostro capitano Michele, abbiamo protocollato una richiesta scritta perché l’amministrazione si faccia carico di attivare un incontro che parli della questione giovanile.

Siamo, come gruppo, sicuri che fosse il giusto passo per proseguire con l’attività iniziata alcuni mesi or sono riguardante il mondo giovanile, e per dare seguito a questa catena di mail in allegato trovate il documento protocollato in comune pronti ad informarvi su ogni sviluppo in merito.

A presto.

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Ciao a tutti.

In queste ore il nostro Ema è finalmente riuscito a contattare (via telefono) il Sindaco sulla questione giovani (grazie Emanuele). La risposta che qui sintetizzo è stata: ci dobbiamo incontrare a breve con chi di dovere per decidere come agire, non preoccupatevi, vi teniamo informati.

Ora, parto dalla fine (dal “vi teniamo informati” per capirci): come gruppo ce lo siamo sentiti dire almeno ogni volta (che hanno avuto la cortesia di risponderci) che abbiamo formulato una proposta. E’ inutile dire senza quasi alcun procedere nel seguito. Ma non importa, la questione in questo caso è troppo importante per perderci in queste cose.

Torno a ribadire (almeno questo è quanto credo io, ognuno poi ha la propria sensibilità in merito) che la questione è talmente trasversale che non trovo parole alla risposta dell’amministrazione.

Tra le varie cose che ci erano state dette tra fine Luglio, inizio Agosto, sulla questione (dal Vice Sindaco in questo caso) vi era quella di formulare una proposta scritta. L’avevo trovata un’idea “balenga” soprattutto perché da farsi al principio di una discussione che deve portare a reali soluzioni.

Devo ricredermi sulla lungimiranza del Vice Sindaco.

A breve proporrei quindi di provare a iniziare ad attivare dei contatti con tutte le persone e realtà sociali sensibili all’argomento. Di conseguenza tentare di stendere una bozza di principio da proporre all’amministrazione.

Oltre a quanto appena scritto sono anche convinto che fuori dalla realtà amministrativa si può comunque tentare di attivarsi per rendere più facile, agevole e meno “anonima” la vita nella nostra società (soprattutto per i nostri giovani), ma per questo ne parleremo in seguito.

Oltre al solito invito ad interagire vi ringrazio per l’attenzione.

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Gentili tutti, eccomi con il proseguire della nostra discussione.

Come ci eravamo detti, i primi giorni di Agosto abbiamo chiesto all’amministrazione che si facesse promotrice di un incontro informale con la polisportiva sull’argomento giovani. Il Sindaco Ceron ci ha chiesto di attendere fino a dopo il 15 Agosto per avere in mano i risultati dei progressi fatti dalle azioni che avevano loro intrapreso (non sappiamo di preciso quali siano).

Ora che è passata anche tutta la settimana del 15 io direi che potremo chiedere al nostro Emanuele (a proposito: TANTI AUGURI!!!), che gia si era fatto carico del primo contatto, di andare a chiedere nuovamente la possibilità di avere questo incontro informale (grazie EmaJ).

Detto questo vorrei portare alcune riflessioni su alcune opinioni che ho avuto piacevolmente modo di scambiare con persone che ho incontrato in queste calde settimane d’Agosto. Prima di tutto il piacere che la discussione attivata tramite mail sia arrivata anche fuori dello strumento “elettronico”. E’ un bel risultato, grazie a tutti!

Le riflessioni spaziavano da chi in modo intransigente (passatemi il termine) plaudiva al metodo “forze dell’ordine” fino a chi riportava lo stato d’animo di quelle famiglie che giocoforza si sono trovate con questi problemi, ma che nella nostra discussione si sentivano un po’ sollevate e meno lasciate sole.

Io, di mio, non sono riuscito a trovare il giusto sollievo quando ho letto la conclusione dell’articolo sulle biciclette. Scrivo questo perché credo sia la giusta conclusione ad una sconfitta della nostra società.

La giusta conclusione perché è prevalso lo stato di diritto; la sconfitta perché se questi ragazzi per noia (ed in questo caso è probabilmente andata anche bene…) si sono ardimentati in questi insulsi furti di biciclette è perché la nostra società, a dispetto degli anni passati, ha perso più di qualche cosa sotto l’aspetto società appunto.

Secondo la mia opinione è arrivata a delegare ad altre forme istituzionali (vedi in primis la scuola) il compito della famiglia.

Direi anche che spesso si chiede a queste istituzioni di sopperire con mezzi improbi al compito della famiglia, ma soprattutto credo che molti di noi abbiano perso di vista quale fosse il vero ruolo della famiglia nella collettività e soprattutto tra i giovani (che gia di loro attraversano un’età con esigenze legittimamente particolari).

Sia chiara comunque una cosa, i nostri giovani non sono tutti così! E bisognerebbe premiare in modo più convinto quei ragazzi che si distinguono per comportamento e per bravura dagli altri.

Ora in poche righe mi è impossibile approfondire le quattro parole in croce appena scritte, le quali meriterebbero ben altre riflessioni e spazi, ma credo che nella sostanza la nostra cultura ha bisogno di riallacciare questi legami famigliari e, ci aggiungerei, anche parrocchiali e comunitari (vedi sport, cultura, istituzioni…).

Noi credo abbiamo ancora la fortuna di abitare in una piccola realtà paesana che ci consente di tornare ad intrecciare senza grandi sforzi questa tela. La cosa importante è che vi sia volontà da parte di TUTTI.

Grazie per l’attenzione e… non risparmiatevi nell’esprimere la vostra opinione.

Un saluto, a presto.

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Ciao Ragazzi,


Ho seguito con molto interesse la vostra spinta a dare una sterzata situazione giovanile del nostro paese e sono convinto che non sarà facile in quanto come si diceva il problema nasce dalle radici della vita di molti di loro.
Se qualcuno non se ne fosse accorto anche oggi ci siamo fatti riconoscere Oltre che per il molestatore famigliare anche per la baby gang.

Il furto della bici e capitato un paio di settimane fa anche alla figlia di una mia amica che ha parcheggiato la bici per andare in biblioteca ma all'uscita ... la sorpresa!

La mia amica con molta determinazione si è messa alla ricerca e con il contributo di alcuni bambini che stavano giocando nei paraggi e riuscita ad avere le inforamazioni utili per andare dai carabinieri.
Quest'ultimi facendo una visita al sospettato cosa trovano??? Sembra una barzelletta !!

La bici in avanzato stato di trasformazione: Completamente riverniciata e con qualche modifica per non dare sospetti.
I genitori del tutto ignari delle doti del loro figlio si sono precipitati alla famiglia defraudata con il dovuto rimborso e scuse.
Da quanto leggo dall'articolo non è stata l'unica!

Ce ne sono qua di gatte da pelare!!!!!
Ciao ci vediamo alla mitica sagra del Vo'.



BRENDOLA/2. I Cc hanno scoperto una baby gang italo-africana
Furti in serie, 7 minori nei guai

* Venerdì 07 Agosto 2009

Erano sette ragazzini i responsabili di una serie di furti che avevano creato allarme e più di qualche disagio nelle scorse settimane a Brendola. Li hanno scoperti i carabinieri della stazione, e li hanno denunciati per furto. Sono sette minorenni fra gli 8 e i 17 anni; due sono vicentini, gli altri di origine africana ed asiatica.
Negli ultimi tempi, sono aumentati i piccoli furti in paese e in molti si erano rivolti ai carabinieri per denunciare la sparizione delle loro biciclette in centro; più di qualcuno aveva segnalato di aver visto, prima dei furti, alcuni minorenni bazzicare in zona.
Per questo i militari hanno avviato gli accertamenti che li hanno portati ad individuare i membri di una baby gang, che ha già fatto parlare di sè in paese.
I ragazzini, da quanto è stato ricostruito, sarebbero i responsabili di almeno sette furti di biciclette, ed hanno sempre agito assieme. Esclusi coloro che hanno meno di 14 anni, e che non solo imputabili, gli altri sono stati segnalati alla procura per i minorenni di Venezia, che li ha iscritti sul registro degli indagati per furto e che ha disposto una perquisizione in casa che è stata compiuta ieri. Due biciclette sono state recuperate, per le altre continuano le indagini.
BRENDOLA/1. Da anni vita impossibile in casa
Maltratta moglie
e figlia, arrestato
I carabinieri lo hanno portato in cella su ordine del giudice. Avrebbe il vizietto del gioco

* Venerdì 07 Agosto 2009


Un’auto dei carabinieri

Da una decina d’anni rende la vita impossibile in famiglia. Botte, minacce, offese che hanno reso la convivenza un inferno per la moglie e la figlia. Per questo l’altro pomeriggio i carabinieri hanno accompagnato in carcere Pietro Sciortino, 58 anni, residente in centro a Brendola in piazza del Mercato, in virtù di un’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip che ha accolto la richiesta del pm Falcone.
La figlia si era rivolta in caserma qualche tempo fa, raccontando anni di angherie che avevano prostrato lei e la madre. Sciortino, che lavorava come operaio e che ora è in pensione, di quando in quando si fa prendere dalla frenesia del gioco e per avere i soldi sarebbe capace di ogni cosa, fino a estorcerli con le minacce ad un amico della figlia.
Le due donne, che sono assistite dall’avv. Chiara Bevilacqua, avevano cercato di aiutarlo in varie maniere, senza riuscire però a domare il suo carattere, descritto come violento. In più occasioni sarebbero state costrette a farsi medicare per le lesioni subite dal marito e dal padre. L’altro pomeriggio, quando i carabinieri - che in mesi d’indagine hanno sentito numerose persone vicine alla famiglia per ricostruire il comportamento di Sciortino - lo hanno arrestato moglie e figlia hanno potuto tirare un sospiro di sollievo. Ora starà a lui difendersi. D. N.

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Ciao a tutti, grazie per i continui interventi.

Credo che a questo punto, come suggerito da … (parole assolutamente condivisibili), si deva procedere con un primo incontro al quale daremo voce come gruppo in tempi brevi.

Ovviamente questo non deve mettere a tacere il tam tam che si è attivato, anzi deve alimentarsi per dare continui spunti di intervento.

Grazie ancora a nome di tutto li gruppo Progetto Civico per Brendola.

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Ciao a tutti in riguardo ai fatti successi si al Vò che a Brendola una volta idividuato i trasgressori o attivando una pattuglia di vigili urbani farei un'ammenda (multa) abbastanza remunerativa, sono sicuro che saranno i genitori stessi a vigilare sui loro figli.

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Ciao Fabrizio,



sono d’accordo con te che su questo argomento non ci sia differenza tre maggioranza
ed opposizione ma solo buon senso e voglia di migliorare la qualita’ della vita a Brendola
nell’interesse nostro e dei nostri figli ed e’ con questo spirito che da sempre noi della
Polisportiva ci battiamo a prescindere da chi ci amministra.
Mi va benissimo l’idea di incontrarsi per creare poi un’unita’ di crisi che tenga monitorata la situazione
E che si prenda a carico di svolgere un programma operativo a far si che si possa uscire dalla
Situazione attuale nel migliore dei modi.Dapprima ci si potrebbe trovare a fare il punto e poi
Eventualmente allargare il dibattito in una serata pubblica, l’importante e’ essere operativi
E non perdersi in polemiche o discorsi sterili e processi sommari.
Il periodo e’ quello giusto prima che inizino le scuole .

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Ciao a tutti.

Bene che il buon Ceron si stia muovendo. Sicuramente si potrà ragionare meglio con lui che con altri… o forse era solamente sbagliato l’interlocutore, ricordiamoci che siamo minoranza.
Un argomento di tale rilevanza non dovrebbe a mio avviso avere maggioranza ed opposizione (ma è mia opinione).
A questo punto proporrei di muoverci per promuovere un incontro che coinvolga amministrazione, polisportiva, carabinieri?,rappresentanti scolastici e quanti sensibili all’argomento.
Propongo come data fine Agosto primi Settembre. Penserei ad un incontro con inviti diretti e locandine da porre in paese, anche per fare capire ai giovanotti protagonisti che la comunità li vede e guarda con attenzione. Una serata che porti nell’immediato a proposte concrete, non le solite serate del “si potrebbe”.
Ovviamente, come suggeritoci dal vice sindaco, proposta da protocollare.
Fatemi sapere se può essere un’idea.
Per chiunque voglia contribuire anche con una propria considerazione in merito chiedo di NON AVERE ALCUNA REMORA NEL RISPONDER A QUESTE MAIL, anche se avete pareri contrastanti.

Per quel che riguarda la divulgazione, non ti preoccupare …, ci pensiamo noi come gruppo.



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mi scuso ma non ho trovato un attimo ieri x risponderti (fine mese incasinato),
Passa parola sull’argomento che + idee ci sono e meglio e’…
Ho saputo ieri stesso da … che eri tu ad accompagnarla e quindi sapevi
Tutti i dettagli dell’episodio e ti ringrazio della tua presenza a nome della Polisportiva.
Il dialogo con l’amministrazione , nella persona del sindaco e’ aperto, gia’ da dopo i
Fatti del Vo’ , in quanto noi subiamo da tempo(minimo 4 o 5 anni) queste intemperanze
e atti vandalici che regolarmente la banda di turno si premura di eseguire a danno
delle strutture sportive di Brendola.Ceron sembra molto sensibile all’argomento e mi
risulta che stia incontrando il comandante i carabinieri per concordare degli interventi
efficati ai quali seguira’ , mi ha detto , un coinvolgimento dei GENITORI dei ragazzi
coinvolti, vedremo.
Restiamo vigilanti e in contatto e di sicuro non subiremo + in silenzio.



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Ciao …., per prima cosa ti ringrazio del tuo contributo.

Un episodio della situazione di cui ci parli l'ho vissuta pure io in prima persona con … e, la settimana scorsa durante un incontro tra il nostro gruppo, l'argomento è stato dibattuto.

L'incredibile situazione creatasi è inutile dire che è stata da tutti stigmatizzata e ci si chiedeva appunto come procedere per perseguire in un veloce intervento.

Ora la tua sollecitazione ci rende ancora più preoccupati, ma consapevoli che i tempi per un intervento devono essere il più rapidi possibile.

Questa sera sarò in comune per una commissione e cercherò di capire come l'amministrazione si sta muovendo in merito, il tutto sulla scorta di quanto ho vissuto in prima persona.

Credo per esempio che una semplice collocazione di cartelli che segnalino l'area video sorvegliata (anche senza l'installazione di videocamere nell'immediato) potrebbe essere un deterrente veloce ed economico.

Ti chiedo pure disponibilità di potere inserire nella lista allargata la tua mail per dare ulteriori spunti alla discussione aperta qualche tempo fa sul disagio giovanile in Brendola (se credi anche senza citare il tuo nome).

Resto in attesa delle tue considerazioni e di quanti ovviamente vogliono intervenire.


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Il 30/07/09



Fabrizio ciao,

mi permetto di segnalarti qualcosa che credo sia nell’interesse di tutta la comunita’.
Noi della polisportiva abbiamo + volte denunciato lo stato di degrado dell’ordine
Pubblico nella zona degli impianti sportivi.
Nonostante le denunce di episodi sgradevoli alle persone e di saccheggi agli impianti,
sia ai carabinieri che direttamente al sig. sindaco, niente si muove.
Abbiamo richiesto un incontro con il comandante e il sindaco per fare un piano
Di emergenza con eventuale installazione di telecamere NELLA ZONA PALESTRE martoriata
Dagli atti vandalici e completamente in balia di una banda in particolare.
Questi minorenni si permettono di entrare a qualsiasi ora del giorno e della notte
Nella palestra delle elementari con furti di attrezzature e danni vari.
Entrano a giocare a calcio sui campi da TENNIS e alla richiesta di uscire da parte della
Custode la INSULTANO.
Domenica scorsa e’ stata sfidata ad accompagnarli dai carabinieri e davanti a loro
E’Stata sonoramente SBEFFEGGIATA da questi incivili ( 3 extra comunitari e 3 dei nostri).
Risultato NIENTE .Per non parlare degli sproloqui che giornalmente verso sera si sentono
Nella zona dei campi da tennis(10 parole 8 bestemmie).
Siamo stufi di convivere con tale situazione e non abbiamo GLI STRUMENTI per difenderci
Da tali aggressioni.Riprendiamo regolarmente questi energumeni che pero’ credono
Di poter fare IL BELLO E IL CATTIVOTEMPO e in effetti lo possono fare finche’tutto TACE.
E’ ns. opinione che questo sono dei potenziali delinquenti che vanno bloccati senza tanti
COMPLIMENTI e che va spiegato loro con le buone o con le CATTIVE che siamo in una societa
E non nella GIUNGLA, del resto anche i ns. seguono i cattivi esempi.
Ben vengano gli extracomunitari ma se non si adeguano al rispetto delle regole della
CONVIVENZA Civile a mio avviso sene possono anche TORNARE DA DOVE SONO VENUTI.
Questi futuri violentatori ,per ora solo a PAROLE ma se non bloccati domani nei fatti,
vanno ISOLATI.


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Vivendo di fronte all'asilo del vò e arrivando casualmente ( giravo col cane) sul luogo del delitto assieme ai carabinieri ho raccolto ste perle :

* Non può essere stato mio figlio ! le braccia sono sporche perchè mi ha aiutato ieri a dipingere la camera ! esigo i RIS ( risposta dell'agente : ma lei non guarda troppa TV?)
* Mio figlio è arrivato che avevano già fatto tutto!
* Sono stati due ragazzini di colore che sono scappati
* Al vò non c'è nulla da fare alla domenica, non è così grave se si sfogano così.


Aggiungo che due genitori erano visibilmante alticci ( venivano da un pranzo, si son giustificati) e che mi ha spezzato il cuore vedere don Francesco che piangeva! avrei preso a badilate prima i genitori e poi avrei costretto i ragazzuoli a pulire tutto, anche si stava lì fino a notte fonda ( per la cronaca hanno pulito le solite due sante donne!!)
Inoltre dal giorno dopo , i bravi teppistelli erano a far danni al parchetto in fondo a via muttoni, ai richiami della gente spallucce e minacce tipo "lo dico a mio papà che mi stai sgridando".

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Ciao a tutti,

Dopo alcuni giorni in cui ho avuto modo di confrontarmi fuori delle mail con alcuni di voi (e rendendomi conto di quanto sia a volte difficile esprimere la propria opinione “in pubblico” anche su temi così importanti) provo a fare un primo riassunto della situazione.

I punti focalizzati sono stati i seguenti:



1) L’idea scaturita dall’articolo del Corriere (ripresa poi nei giorni a seguire anche da quotidiani di altre città): è un’idea che avrebbe un sicuro effetto immediato, però proibizionista, e potrebbe danneggiare gli esercizi commerciali. Io credo che avrebbe due vantaggi: A) il messaggio mediatico con la sicura discussione tra le persone per tale provvedimento, B) per il bene della salute non si dovrebbe passare sopra ad alcun tornaconto economico.

2) La proposta su quella che potrebbe essere un’esperienza scolastica: a parte il fatto che dovrebbe passare per un logico confronto/riflessione tra le parti che si dovrebbero fare carico di questa iniziativa (non scontata) i tempi di realizzo non sarebbero però così immediati. Di sicuro anche qui una “ricerca” sui problemi correlati alla questione, le varie discussioni sul tema, etc. etc. troverebbero il compimento sull’effetto mediatico che tanto ipnotizza noi ed i nostri giovani. Un mezzo per renderli protagonisti di una riflessione e non al centro della discussione.

3) Questo il più gettonato su cui gia Emanuele aveva mosso le proprie considerazioni: i genitori, la famiglia e la nostra società. Questo tema credo sia il più difficile ed il più importante da sviluppare. Probabilmente non basterebbero serate di discussione a riguardo senza mai arrivare a chi realmente il problema lo vive in prima persona. Qui ci starebbe un coinvolgimento a 360° di tutte le associazioni che in quel di Brendola trattano di salute e, anche più specificatamente, del problema droghe ed alcool. Ne diverrebbe una officina di lavoro (passatemi il termine) aperta 24 ore al giorno. E sicuramente ci torneremo a dire che la società in cui viviamo ha perso i valori, non è più quella di una volta, che le istituzioni non fanno più il proprio dovere. Tutte cose sacrosante. Ma la vera questione è che realmente la nostra società è cambiata e noi (parlo personalmente come genitore) ci siamo fatti trascinare con lei perdendo di vista le cose che più contano. Credo che per cambiare questo ci voglia altro che del tempo. Quanto scritto nei primi due punti ha un effetto “immediato”, rifondare i principi della società (soprattutto visti gli esempi quotidiani che abbiamo)… beh, parliamone, ma soprattutto rimbocchiamoci le maniche.



Scusate la lunghezza della mail, ma l’argomento mi sembra molto importante.

Attendo al solito vostre LIBERE considerazioni (se non volete condividerle con tutti potete rivolgerle solamente al sottoscritto).

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Gentili tutti,

da qualche giorno tra i partecipanti “attivi” di Progetto Civico si è iniziata una discussione con tema i giovani ed i recenti fatti accaduti in quel di Vò.

Dopo brevi considerazioni si è pensato che il tema fosse di tale importanza da non potere essere racchiuso a considerazioni di pochi e così abbiamo deciso di coinvolgere quanti di voi con più o meno attenzione sono raggiunti dalle nostre mail informative.

Scopo è quello di allargare la discussione al fine di portare dei contributi concreti al nostro paese sull’argomento quale è appunto il grave problema del disagio giovanile. Bello sarebbe arrivare ad avere una o più proposte da fare agli organi competenti, rivolte ad iniziare un percorso per affrontare in modo concreto la questione.

Chiediamo quindi a chi di voi interessato di integrare con proprie considerazioni, opinioni, critiche e quanto altro le prime mail che ci eravamo scambiati a proposito e che troverete di seguito.

Ringraziamo anticipatamente chi di voi parteciperà in modo attivo.



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Visti i recenti fatti accaduti all’asilo di Vò, visto lo stato di degrado causato da (speriamo) pochi giovani, visto quanto successo lo scorso anno in tema di droghe in quel di Brendola (vedi segnalati circa 30 giovani) propongo di lanciare un’iniziativa che porti a coinvolgere istituti scolastici e municipalità per affrontare questi scottanti temi.

A cosa pensavo? Pensavo ad una campagna pubblicitaria “forte”, creata dagli scolari delle scuole, che si traduca poi in pratica con dei cartelloni (pubblicitari appunto) da collocare nelle aree di maggior frequentazione (palestra, piattaforma, etc.).

Come temi pensavo ai seguenti: alcol, droghe, rispetto dei beni pubblici.

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io non riesco a capire se i ragazzi recepiscono non avendo una base d'ascolto, visto che i genitori li difendono quando fanno le cazzate...
boh...
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E’ sicuramente corretto il tuo ragionamento, ma questo non riesco a porlo come giustificazione per tutte le persone che stanno a guardare inerti a tanto degrado della società.

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Hai ragione …, probabilmente la campagna pubblicitaria dovrebbe essere rivolta a noi genitori che spesso abbiamo abdicato al nostro ruolo di educatori, inseguendo altri miraggi che alla fine non portano nulla, ne a noi ne ai nostri figli, anzi........

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So che alle medie sviluppano i temi della mafia e della camorra, perchè non affrontare temi che toccano più da vicino il nostro territorio? Per iniziare sarebbe interessante fare un sondaggio nelle scuole su come vivono questi aspetti per capire quanto e in che modo ne sono coinvolti.

Ciao,

domenica 27 settembre 2009

Pista?

Questa è quella che viene definita dai nostri amministratori "pista di atletica".
Costo totale ("pista", lancio del peso e salto in lungo): 70000 e rotti euro.

L'idea è senza dubbio interessante. Fare una pista di atletica a Brendola.
La realizzazione però fa pietà.

1) Materiale utilizzato? Tartan? Asfalto (male che vada)? No, cemento, un perfetto pavimento resiliente!

2) Una striscia dritta con un inizio e una fine. Non gira attorno al campo, come una normale pista.

Ma era proprio necessario utilizzare buona parte dei 70mila e rotti euro per una pista? Oltretutto così mal fatta?

La (deludente) risposta...


Già una risposta? Eh già! L'assessore Stefani ci ha risposto. Riporto la lettera e di seguito alcuni nostri pensieri.

OGGETTO: Richiesta incontro urgente sui rapporti con le Associazioni e, in particolare, sulle difficoltà derivanti dalla riduzione del sostegno economico da parte dell’Amministrazione.

In relazione alla Sua del 14 settembre u.s., mi metto a Sua completa disposizione per qualsiasi chiarimento richiesto in merito ai contributi erogati alle Associazioni per l'anno 2009.

In data 06 maggio u.s. ho incontrato tutte le Associazioni per spiegare le difficoltà di bilancio e ritengo che, in quella sede, siano state date tutte le risposte del caso.

Qualora qualsiasi Associazione voglia avere un incontro con l'Assessore di competenza sarà mia premura accogliere qualsiasi richiesta con sollecitudine ed attenzione.

Distinti Saluti


Assessore Servizi Sociali, Sanità ed Associazioni
Alessandra Stefani



Che ne pensate?

Noi pensiamo che l'Assessore non abbia capito proprio nulla di quello che volevamo dire, che abbia liquidato noi come gruppo consigliare e tutte le associazioni in poche righe e in pochi minuti dicendo: "Vi ho già detto cosa ho deciso di fare. Quale parte dei tagli non avete capito?".
L'impressione è la totale mancanza di lungimiranza, data, ad esempio, dal volere fare una Grande Opera, come il palazzetto in un momento difficile come questo accendendo un mutuo decennale (si, un mutuo, avete capito bene) di 1 milione euro (se non erro), tagliando i fondi alle associazioni potendo così risparmiare poche migliaia di euro.

Per finire, pensiamo che il circuito associativo sia per Brendola aria fresca, gente che ci mette del proprio senza scopo di lucro dando dei servizi e facendo comunità.

Deliri di pazzi sovversivi? Mah...

martedì 15 settembre 2009

Giovani


Di seguito un'altra proposta (da un gruppo che non ne fa mai e fa ostruzione a priori, come ha dichiarato il nostro Primo Cittadino) sul mondo giovanile.



Oggetto:

Richiesta incontro urgente sul disagio giovanile a Brendola.


PREMESSA
Negli ultimi mesi la problematica del disagio giovanile nella nostra comunità è stata evidenziata dal susseguirsi di numerosi episodi di danneggiamento nei confronti di beni materiali della collettività.
PROGETTO CIVICO per BRENDOLA è convinto che la valenza negativa di tali fatti vada assai oltre il mero danno economico che essi hanno prodotto, ma costituisca invece un serio campanello d’allarme capace di minare alle fondamenta i più elementari presupposti di convivenza civile della nostra società.
Siamo consapevoli del fatto che tale problematica non nasce purtroppo in questi ultimi mesi, ma abbia avuto anche in un più o meno recente passato altre similari manifestazioni .
Siamo però altrettanto certi che una comunità come quella brendolana, con un tessuto sociale ricco e articolato, abbia per sua natura la forza e la capacità per dare una risposta forte e positiva a tale problema.

Pertanto,

VISTI gli episodi sempre più gravi di manifestazioni di disagio giovanile succedutisi in questi ultimi mesi a Brendola;

CONSIDERATE le preoccupazioni espresse da diversi cittadini e famiglie in merito al problema ed in più sedi dall’Istituto Comprensivo, dalle Scuole Materne, Parrocchie, Associazioni circa la grande difficoltà a governare da sole i fenomeni legati al mondo giovanile;

CONVINTI che un a questione di così ampio spettro ed enorme complessità per essere affrontata con efficacia debba coinvolgere l’intera società brendolana;

A CONOSCENZA solo attraverso voci non verificate di alcune attività promosse in tali ambiti dall’Amministrazione Comunale;

CONSAPEVOLI che tutte le forze politiche, istituzionali, sociali e religiose hanno il dovere di dare un contributo forte alla formulazione di proposte e attività per affrontare e sconfiggere bullismo, intolleranza, isolazionismo, sempre maggiormente presenti tra i nostri giovani,


CHIEDIAMO

che Lei in prima persona si faccia carico di convocare entro e non oltre il mese di settembre un incontro a cui siano convocati tutti i soggetti su indicati nel quale:


- dare voce a tutti quanti coloro che a vario titolo sono coinvolti nello sviluppo, nella crescita e nella tutela dei giovani affinché, con il contributo di tutti, si possano individuare azioni di contrasto comuni ai fenomeni spora descritti comuni di cui l’Amministrazione possa fare da capofila;

- informare circa le attività intraprese in questo ambito dall’Amministrazione;

- studiare forme di comunicazione congiunta rivolte ai giovani, allo scopo di far sentire su di loro la voce e l’attenzione di tutta la comunità brendolana;

- valutare la possibilità / necessità che questo tavolo possa divenire permanente e diventare lo strumento con il quale l’intera comunità brendolana nelle sue articolazioni governa questi problemi.



Nel ringraziarla per l’attenzione rivoltaci e in attesa di un suo veloce e positivo riscontro alla presente richiesta, la salutiamo cordialmente.

Associazionismo a Brendola


Per noi di Progetto Civico il mondo associativo è importantissimo.
Noi stessi siamo nati sotto questa stella.
Non abbiamo partiti alle spalle che c'hanno ordinato di chiamare tizio e caio e formare una squadra. Ci siamo trovati, abbiamo scambiato idee, desideri, aspirazioni, forza di volontà e solo successivamente abbiamo deciso di farci carico di questo impegno con l'appoggio di 700 e più brendolani fiduciosi.
Per questi motivi e a causa delle decisioni dell'amministrazione in merito, abbiamo proposto quanto segue.


Oggetto:
Richiesta incontro urgente sui rapporti con le Associazioni e, in particolare, sulle difficoltà derivanti dalla riduzione del sostegno economico da parte dell’Amministrazione.

Spett. le Sig. Sindaco,

PRESO ATTO della decisione dell’Amministrazione da Lei rappresentata di ridurre l’erogazione di contributi alle Associazioni per l’anno 2009,

MESSI A CONOSCENZA in occasione della Commissione del 09/06/09 che il motivo della riduzione dei contributi rispetto all’anno 2008 deriva dalle grosse difficoltà a produrre un bilancio in parte corrente in pareggio,

CONSIDERATE le preoccupazioni a noi pervenute da parte di molte delle Associazioni beneficiarie dei contributi comunali circa l’insostenibilità delle attività fin qui svolte a causa della riduzione del contributo comunale,

CONSIDERATE inoltre le prospettive, in parte annunciate in parte già esecutive, di riduzione non solo delle attività ma anche dei servizi che alcuni Associazioni svolgono nei confronti della comunità brendolana,

PREOCCUPATI inoltre della volontà espressa da più persone presenti a vario titolo nel volontariato associativo di ritirare la propria disponibilità all’impegno diretto, cogliendo nella scelta dell’Amministrazione di ridurre i contributi un riconoscimento di fatto della poca utilità di quanto fatto dalle Associazioni e della loro ininfluenza sulla vita sociale brendolana,

TENUTO CONTO che in sede di discussione del bilancio di previsione 2009 PROGETTO CIVICO per BRENDOLA, prevedendo che in corso anno sarebbero sopraggiunte difficoltà nella gestione del bilancio in parte corrente a causa della crisi economica con la conseguente necessità di dirottare fondi aggiuntivi a capitoli di bilancio relativi alla spesa sociale, aveva proposto di utilizzare parte dell’avanzo di bilancio per finanziare appunto la parte corrente,

RIBADENDO il nostro pieno convincimento che sostenere economicamente le Associazioni - oltre a garantire l’erogazione di servizi sul territorio comunale che l’Amministrazione non può offrire, se non a costi più elevati - significa essere i primi promotori di una vera coesione sociale, stimolando i cittadini a donare parte del proprio tempo libero e mettendo in moto il circolo virtuoso che ha portato Brendola ad essere indicata come punto di riferimento per molti altri Comuni circa la presenza e l’attività di Cittadini Volontari che si impegnano a vario titolo per la cosa pubblica,

CHIEDIAMO

una convocazione urgente, entro e non oltre la metà di ottobre, di un incontro con tutte le Associazioni sopra indicate per individuare insieme le modalità attraverso le quali ricomporre un rapporto deterioratosi nel corso degli ultimi mesi, per ridare loro fiducia e prospettive nuove per il 2010.

In attesa di un Suo riscontro positivo alla presente, La ringraziamo per l’attenzione e La salutiamo cordialmente.

martedì 18 agosto 2009

Un'altra proposta: vetiver!



Oggi è stata protocollata una nuova proposta. In poche e semplici parole consiste nel piantumare la parete del sentiero soprastante la fontana di Scaranto, a Cà Vecchie per evitare che continui a franare rilasciando sia terra che massi.

Riporto l'intera proposta:

Alla C.A. dei Sigg.
Renato Ceron, Sindaco
Barbara Tamiozzo, Assessore all’Ambiente e al Territorio

Oggetto: Proposta per contenimento dissesto idrogeologico
Zona: fontana di Scaranto, Cà Vecchie.

Situazione attuale e relative problematiche

Negli ultimi mesi, specialmente a causa delle piogge di giugno e luglio, la parete di terra che delimita il sentiero sovrastante la fontana di Scaranto in località Cà Vecchie cede sassi, anche di notevoli dimensioni, e terra che invadono il sentiero stesso o che lo attraversano proseguendo nella scarpata sottostante.
A peggiorare la situazione, le radici degli alberi che mantengono in sede la parete sono sempre più visibili fuori terra. Dalle foto è possibile prendere coscienza della situazione attuale.

Su queste basi è possibile prevedere la progressiva perdita di integrità del sentiero e prendere atto dei palesi pericoli. Per questi motivi è auspicabile un’azione adeguata.
Progetto Civico per Brendola propone di acquistare 50 piante di vetiver da utilizzare per armare la parete di terra e mantenerla così in sede.

Caratteristiche del vegetale

Il vetiver è originario del Sud America, ma è sterile, non va in fiore e non produce seme e quindi non è infestante. Ha un apparato radicale che raggiunge i 6 metri di profondità e per tale motivo è utilizzato a livello mondiale per contenere i dissesti idrogeologici. Inoltre cresce molto velocemente e il costo di tali piantine è esiguo. Il periodo ottimale per la messa a dimora è nei mesi di settembre e ottobre.

In Italia vi sono 2 fornitori. Il primo in Sardegna, sig. Marco Forti, e il secondo in Piemonte, sig. Lorenzo Traversa. Nella tabella vengono presentati i costi. [...]

Conclusioni

Sulla base di quanto esposto, con un costo d’intervento relativamente basso è possibile agire tempestivamente mettendo a dimora le piantine già questo autunno, evitando così ulteriori erosioni della parete e preservando il sentiero in tutta la sua bellezza e utilità.

Emanuele Mercedi
Progetto Civico per Brendola

lunedì 3 agosto 2009

Servizio attivato!!! :-D

Quando se lo meritano, se lo meritano: bravi!
Anche se con qualche mese di ritardo (6, per essere precisi) il servizio di invio tramite email dei documenti comunali è stato attivato e, più importante ancora, è stato pubblicizzato attraverso il sito del Comune!!!
Meraviglioso!
Ricordiamo che la delibera che istituisce questo servizio è stata proposta da noi di Progetto Civico!

Bene, ora iscrivetevi!

Alla prossima!

sabato 25 luglio 2009

Vaneggiamenti?


Nell'ultimo numero del tanto atteso mensile di Brendola, InPaese, il nostro amatissimo Sindaco, Renato Ceron, ha dichiarato alcune cose. Le riportiamo.

Domanda – Se non è facile governare, è pure dura vivere sui banchi dell’opposizione, a vigilare, proporre, magari litigare e spesso vedere le proprie idee sbattere contro i voti della maggioranza. Come sono le minoranze a Brendola? Hanno finora contribuito in modo costruttivo alla vita amministrativa?

Risposta – Ad oggi sinceramente mi sento di dare alle minoranze un voto sotto la sufficienza. Io non ho mai fatto minoranza, ma per me collaborare vuol dire fare altre cose rispetto a quello che vedo fare alle nostre minoranze. Per me significa portare progetti, proporre idee, non venire solo a votare contro la maggioranza. Io cerco di seguire tutte le problematiche che l’amministrazione sta affrontando, ma dai componenti della minoranza non ho mai ricevuto richieste e domande, nessuno che entri nel mio ufficio per chiedere e approfondire.

Analizziamo la risposta?
Innanzitutto vorremmo capire che cosa vede fare Lui alle minoranze. Noi, come Progetto Civico e con un unico consigliere, Michele Massignani, non abbiamo votato sempre contro, anzi! Abbiamo dichiarato nel primo consiglio comunale di questa amministrazione che ci saremo dati da fare per collaborare in modo costruttivo per il bene del paese.

I fatti? Eccoli:
- proposta di modifica al nuovo regolamento d'utilizzo delle sale comunali (recepito in parte);
- proposta di invio dei documenti comunali tramite mailing-list (attivata in modo quantomeno discutibile, pensata, oseremmo dire, per rendere difficoltoso l'accesso);
- richiesta di effettuazione di videoriprese (da quanti mesi aspettiamo la commissione ad hoc per discuterne da Lei assicurata, egregio vicesindaco Meneghello?!?);
- proposta di delibera sulla questione Mastrotto (rifiutata);
- richiesta di un tavolo di discussione per la nuova palestra (ignorato completamente);
- pubblicare sul sito del comune i risultati dei prelievi di acqua (questo si! Un grazie all'assessore Tamiozzo!);
- ... ve ne sono sicuramente altre, ma ora non le ricordo tutte.

Mah...

venerdì 24 luglio 2009

Auguri!



Il 20 Luglio 2009 presso l’università di Bologna (la più antica d’Italia), il qui ritratto Emanuele Mercedi è diventato Dottore Magistrale in Sanità e Qualità dei Prodotti di Origine Animale a soli 23 anni, con il magnifico voto di, udite udite, 110 su 110 con LODE.

Ad assistere all’evento, oltre ai parenti più stretti, nonni compresi, una folla di persone che hanno lasciato stupito pure il Presidente della Commissione di Laurea.

Progetto Civico per Brendola augura ad Emanuele tutto il bene possibile per un futuro che, visto quanto dimostrato fino ad ora, non potrà che essere esaltante.

CONGRATULAZIONI!!!

giovedì 18 giugno 2009

Opposizione che non porta proposte?


Sono state protocollate da pochi giorni alcune interrogazioni e la proposta di modifica al nuovo regolamento d'utilizzo delle sale comunali.
In merito a quest'ultimo, l'amministrazione vuole far pagare una somma pari a 100 euro l'anno chi desidera utilizzare le sale, ad esempio quelle del centro sociale del Vò, per capirci.
La motivazione di tale scelta è che "è ora di finirla con il tutto dovuto".

Per tale ragione, hanno scelto di far pagare due volte le sale, la prima quando, con le nostre tasse, paghiamo la costruzione dell'edificio, e poi quando le utilizziamo. Ci sembra poco sensato.

Condivisibile al 100% è che la somma raccolta potrebbe essere usata per riparare eventuali danni. Per questo abbiamo proposto che i 100 euro siano una cauzione da restituire alla fine dell'anno se vi è stato un corretto utilizzo, assieme ad un registro delle presenze, firmato di volta in volta dal responsabile del gruppo, che si prende l'impegno di osservare se ci sono rotture e segnalarle.

Questa è solo una delle proposte contenute nel documento. Non vi tediamo oltre e vi diamo appuntamento al prossimo CC, su questo punto.

Le interrogazioni di cui sopra, sono le seguenti. Vengono riportate integralmente.


OGGETTO: Interrogazione sulla effettuazione di videoriprese della seduta del Consiglio comunale del 22 maggio 2009

PREMESSA:
Nella seduta del Consiglio comunale del 31 marzo u.s. il gruppo consigliare Progetto civico per Brendola ha presentato una mozione denominata “IMPLEMENTAZIONE DELLE AZIONI E DEGLI STRUMENTI PER LA TRASPARENZA DEGLI ATTI PUBBLICI”, nella quale si chiedeva ai componenti del suddetto Consiglio di consentire senza limitazioni, che non fossero quelle già previste dall’ordinamento giuridico, le riprese audiovideo e la libera divulgazione delle sedute del Consiglio comunale di Brendola, a partire dalla successiva a quella citata, ivi compresa la pubblicazione sul sito web del Comune e di autorizzare tali riprese video da parte di cittadini, previa richiesta di autorizzazione da far pervenire all’Amministrazione Comunale almeno 5 giorni prima dello svolgimento del Consiglio Comunale oggetto di ripresa, oltre a dare massima pubblicità possibile a tale deliberazione.
Nonostante qualche apertura da parte del gruppo Brendola Viva, la risposta compatta data dalla maggioranza è stata sostanzialmente negativa, motivandola soprattutto con alcune difficoltà legate alle riprese video e alle norme sulla privacy di ciascun consigliere.
Dopo un confronto tra le diverse opinioni e come segno di buona volontà, la mozione, che impegnava i consiglieri ad esprimere in ogni caso il proprio parere personale attraverso una votazione, è stata ritirata dal sottoscritto con la promessa di trattare più approfonditamente il tema in una commissione consigliare da convocare ad hoc

CONSIDERATO

che nel corso della seduta del Consiglio comunale del 22 maggio u.s. - in concomitanza con la trattazione dei punti 7 e 8 posti all’ordine del giorno e riguardanti il progetto di ampliamento dell’impianto di trattamento di rifiuti recuperabili presentato dalla ditta Mastrotto Giorgio s.r.l. e i provvedimenti conseguenti ad esso collegati – una persona del pubblico che assisteva al dibattito, seduta in prima fila (che pare sia stata successivamente identificata come uno stretto parente del titolare della omonima ditta), ha ripreso con una videocamera di ultima generazione le fasi principali del dibattito, senza che nessuno dei presenti sollevasse alcuna obiezione

TANTO SOPRA premesso ed esposto

VISTO:
Il vigente Regolamento per il funzionamento del consiglio comunale e delle commissioni consiliari all’articolo 63 (Interrogazioni)

CHIEDIAMO:
una risposta orale nella prima seduta utile di consiglio comunale alle seguenti domande:
  • La persona che ha effettuato le videoriprese era stata autorizzata? Se si, da chi e secondo quali modalità e tempi, visto che la commissione consigliare che doveva discutere nel merito la questione, a tutt’oggi non è stata ancora convocata?
  • Se tali videoriprese non erano state autorizzate, perché questa persona ha potuto riprendere tutto quanto la interessava senza che nessuna figura istituzionale deputata a sovrintendere ai controlli e alle limitazioni di cui si è ampliamente fatto riferimento durante il dibattito sulla concessione delle autorizzazioni del 31 marzo u.s. (Sindaco in primis), sentisse l’esigenza di intervenire per dissuaderla?
  • Quando si potrà davvero disporre di un regolamento chiaro e circostanziato su tali questioni, che interessano e chiamano in causa i più basilari principi di trasparenza e di partecipazione della cittadinanza alla cosa pubblica?



OGGETTO: Interrogazione mancata attivazione servizio d’invio via posta elettronica della documentazione del Consiglio e della Giunta comunale


PREMESSA:

Nel corso della seduta del Consiglio comunale del 30 settembre 2008 il nostro gruppo consigliare ha presentato una mozione scritta che impegnava la maggioranza e l’assessore competente a promuovere quanto prima l'attivazione di una nuova casella e-mail, alla quale ogni cittadino di Brendola potesse chiedere di essere iscritto, con lo scopo di fornire ai cittadini un’informazione il più possibile puntale e aggiornata sulla vita amministrativa dell’ente comunale.
Dopo un dibattito approfondito e costruttivo, il Sindaco a nome della sua maggioranza accoglieva favorevolmente tale sollecitazione, ma visto il momento di transizione del personale degli uffici, invitava a rimandare la pratica attuazione della proposta alla data del 1 gennaio 2009.


CONSIDERATO CHE

Alla data odierna non risulta alcuna attivazione di nuove mailing list in tal senso da parte dell’Amministrazione, né il sito dell’ente, che pure risulta più aggiornato e puntuale rispetto al recente passato, fornisce alcuna indicazione positiva a tal proposito.


TANTO SOPRA premesso ed esposto


VISTO Il vigente Regolamento per il funzionamento del consiglio comunale e delle commissioni consiliari all’articolo 63 (Interrogazioni)


CHIEDIAMO: notizie chiare e circostanziate in merito a tempi e modalità di attuazione di un servizio che l’intero Consiglio ha già riconosciuto da alcuni mesi come utile e necessario.



Appuntamento al prossimo Consiglio Comunale! :-)

sabato 6 giugno 2009

Lettera aperta al Sindaco


Egregio Sig. Sindaco,

le inviamo questa lettera pubblica con il rispetto che dobbiamo a lei come persona e all’istituzione che rappresenta.Il rispetto ed il riconoscimento reciproco sono condizioni alle quali, nel condurre una disputa politica, si possono dire anche cose aspre e sgradevoli senza mai il dubbio che queste investano la persona anziché le idee o il merito che questa esprime nella sua funzione. Ci lasci dire subito che nella seduta del Consiglio Comunale del 22/05 da parte sua e di alcuni suoi Assessori di rispetto per il consigliere Massignani, per il suo gruppo di lavoro e per i 708 Cittadini che lo hanno votato ce n’è stato ben poco.Sulla “questione Mastrotto” si discutevano 2 mozioni. Massignani ha illustrato quella proposta dalle minoranze in modo sobrio, pacato, ragionevole. L’Assessore Tamiozzo, anziché fare lo stesso per quella da voi proposta ha impiegato la maggior parte del tempo ad inveire contro Progetto Civico per Brendola, reo di aver “osato” diffondere un volantino nel quale spiegava ai Cittadini il suo punto di vista. In questa sede, a mente fredda, con pacatezza, vogliamo esprimerle delle considerazioni generali e sul merito. E’ convinzione generale che la democrazia sia applicata compiutamente se le parti esercitano con autonomia e libertà il proprio ruolo: la maggioranza governa, l’opposizione verifica, controlla, chiede, interroga, se è il caso denuncia. E’ evidente che sulla “questione Mastrotto” abbiamo delle idee diverse. E’ inoltre del tutto naturale che essendo la cosa oramai arrivata al suo epilogo le parti usino tutti mezzi a disposizione per orientare le opinioni dei Cittadini. Lei e la sua maggioranza però non potete pensare che se per una volta su un argomento delicato una minoranza eserciti con la forma del volantino informativo una pressione più forte del solito la risposta debba essere anziché una”buona politica” l’aggressione verbale e l’intimidazione. In questo primo anno della sua amministrazione Progetto Civico ha mantenuto fede a quanto promesso, mettendo in atto una opposizione assolutamente costruttiva, mai gridata, mai strumentale. Non potete però pretendere che non appena si pone una questione così sensibile chi la pensa diversamente da voi debba stare zitto. La cosa che ha colpito noi, i presenti e, ci creda, anche alcuni consiglieri di maggioranza (a proposito la invitiamo a farsi prestare il video girato da un cittadino durante il consiglio… e speriamo avesse anche l’autorizzazione a noi mai concessa), è stata la cattiveria e l’intolleranza con cui lei ed alcuni consiglieri hanno inveito contro Massignani. Ci ha colpito la vostra “necessità” di attaccarci in Consiglio sul volantino anziché dedicare le energie a spiegare ai molti Cittadini presenti la bontà delle vostre proposte. Noi pensiamo che questa vostra reazione nasca dalla debolezza della vostra proposta sul progetto Mastrotto. Vogliamo andare al merito? L’accusa che ci avete rivolto è di avervi dato dei “bugiardi”. Certo nel volantino abbiamo detto più volte che avete mentito. Essendo in ambito politico ovviamente si dice ad una parte che “ha mentito” quando non c’è corrispondenza fra ciò che questa ha detto o promesso e quanto poi messo in atto. Non dovrebbe essere necessario spiegarle che nel volantino non c’era alcuna denigrazione delle vostre persone dal punti di vista etico e morale. Abbiamo solo riportato in modo chiaro “i fatti”, nessuno dei quali è stato da voi smentito in Consiglio Comunale. Avete detto che fino agli inizi di quest’anno non sapevate nulla quando è da luglio che il privato ha presentato il progetto inviato per conoscenza al Comune. Avete detto che eravate contrari al progetto quando avete presentato una Mozione che, a differenza della nostra, prevede che si possa concedere nel sito attuale l’ordinaria. Tramite l’Assessore Tamiozzo avete intavolato una trattativa con una famiglia prefigurando un accordo con la Provincia che non c’è e che nessuno in Provincia garantisce; se fosse come dite voi lo avreste portato in Consiglio Comunale per discuterlo, nessuno ha visto niente. Ci avete personalmente assicurato che l’unica via d’uscita passava attraverso il rifiuto a dare la concessione in regime ordinario, a distanza di mesi di fatto è quello che volete ottenere con la Mozione che avete presentato. Dunque dov’è che siamo stati offensivi e millantatori? Quando abbiamo scritto che lei è più uno “speaker”che non il “Sindaco”? Su una questione così delicata, dopo mesi di discussione all’interno della maggioranza (ma non eravate concordi nel dire di no?) arrivati al dunque il Sindaco dovrebbe prendere in mano il timone e dare la rotta definitiva, chiudendo illazioni e dubbi. Prendiamo atto che in Consiglio per la prima volta l’abbiamo sentita dire che si prende sulle sue spalle tutta la responsabilità della situazione e delle scelte da fare. Anziché insultarci dovrebbe ringraziarci per averla spronata ad arrivare a questo. Anche se continuiamo a non essere d’accordo sulle decisioni prese. Noi vediamo purtroppo il solo bicchiere mezzo vuoto della situazione, voi vedete quello mezzo pieno. Il tempo ci dirà chi aveva la visione più giusta. L’Assessore Beltrame ci ha infine accusati di “terrorismo”. Questo fa veramente sorridere se pensiamo che fino a 14 mesi fa Beltrame faceva parte di quel gruppo di minoranza che per anni ha attaccato con ogni mezzo l’allora maggioranza. Di fronte a certe scariche di fango e veleno, arrivate in alcuni casi ben oltre ogni limite tollerabile, il nostro volantino fa quasi tenerezza. Chi fa del “terrorismo” in politica usa una posizione di forza per ottenere in modo strumentale qualcosa di diverso. Ci conforta pertanto pensare che l’averci accusati di essere dei “terroristi” significa riconoscere una vostra difficoltà ad essere credibili sull’argomento e ricorrere a questo termine in quanto incapaci di sostenere in modo più convincente le vostre ragioni. Ciò non toglie che ci aspettiamo al prossimo Consiglio Comunale le pubbliche scuse dell’Assessore Beltrame. Egregio Signor Sindaco, la serata del 22 maggio è stata una brutta pagina per lei e per la sua maggioranza. Vi siete accaniti con un Consigliere colpevole di aver sollevato legittimi dubbi e sospetti, condivisi peraltro dai Cittadini interessati che non hanno creduto a una virgola alle rassicurazioni dell’Assessore Tamiozzo di essere dalla loro parte. Piacere hanno fatto le sue scuse (solamente sue purtroppo) rivolte alla fine all’assemblea in merito all’infelice parolaccia pronunciata da lei durante il consiglio. Con le scuse dell’Assessore Beltrame noi consideriamo chiuso il capitolo. Per il futuro Sig. Sindaco la invitiamo a non avere paura di Progetto Civico per Brendola, un eventuale solo voto contrario non vi toglie sicuramente il sonno. Anzi rilanciamo la nostra piena disponibilità a collaborare in modo serio con lei e la sua maggioranza per affrontare insieme i problemi di Brendola. A una sola condizione. Che torni il rispetto per chi la pensa a volte in modo diverso da voi e che questo possa essere una ricchezza e non una minaccia dalla quale difendervi nel modo triste che ci avete mostrato. In Consiglio è stato anche detto a Massignani che si vede che il volantino non è farina del suo sacco ma che c’è qualcun altro dietro. Le dobbiamo con piacere dare ragione. Oltre al gruppo di lavoro che sostiene Massignani ci sono molte decine di persone che con entusiasmo e passione collaborano con Progetto Civico, esprimendo opinioni, dettando spunti ed idee, manifestando contrarietà o sostegno. Invitiamo pertanto anche lei ad aggregarsi alla lista di mail con cui normalmente teniamo informate tutte queste persone in paese; capirebbe forse meglio da dove nascono le idee, i contenuti e le proposte.

Progetto Civico per Brendola

martedì 26 maggio 2009

I nostri migliori auguri


In occasione del lieto evento, tutto il gruppo desidera porgere gli omaggi ai novelli sposi!

Auguri!!! :-)

mercoledì 20 maggio 2009

Siamo agli sgoccioli?

Venerdì sera, alle ore 20.00 ci sarà il Consiglio Comunale.
Dopo un'estenuante serie di punti interrogativi, vale a dire promesse verbali in una direzione e fatti che minavano la credibilità di tali promesse, siamo arrivati al Consiglio del 22 maggio, quando la Commissione VIA si riunirà, in teoria, il 25 maggio.
Contando che la questione era presente in forma scritta dalla bellezza di novembre 2008 ed è stata messa in luce a febbraio 2009...

Vediamo un pò cosa succederà venerdì. Vi aspettiamo numerosi!!!

mercoledì 6 maggio 2009

Pensieri dal gruppo...


Sul Giornale di Vicenza di oggi vi è la risposta di Ceron a Mario Dal Monte sull’Incompiuta.

Io ho difficoltà a comprendere sempre più i canoni di informazione.
Perché? Semplice, il nostro (volenti o nolenti) sindaco ha ribadito il concetto che lui porterà a compimento l’incompiuta, ma non ha spiegato cosa ne vuole fare; ha ribadito che si stanno tutt’ora muovendo cercando soldi anche fino a Bruxelles, ma non ha spiegato quanti soldi ci vogliono per fare quello che vogliono fare (forse perché non lo sanno); ha scritto che entro due anni vogliono mettere in sicurezza lo stabile (altro che buttarlo giù come il suo predecessore)… non ha detto altro perché l’articolo non era poi così lungo.

Ripeto, io ho sempre più difficoltà a capire come le persone possano credere a questi messaggi che nemmeno hanno la consistenza del fumo negli occhi. Ma di una cosa sono felice (probabilmente è l’inizio della pazzia dopo il periodo di incavolatura sempre più incalzante): che noi abbiamo un sindaco pieno di fantasia, un giocoliere che sa comporre le proprie frasi tramutandole in messaggi subliminali di cui personalmente non riesco carpirne l’effetto, ma le persone che mi abitano accanto (mi correggo, non così accanto) SI.

Che dire, uno che vuole stimolare soprattutto i gruppi consigliari di opposizione nel lavoro, perché probabilmente non ci riesce con i suoi compagni di merende.

E visto che ci stimola, io credo che una domandina chiara, chiara sarebbe da farsi sul come vogliono trasparentemente portare avanti la questione incompiuta.

Se avete compreso quanto scritto… che ne dite?

martedì 5 maggio 2009

News da San Vito


Qui sopra la foto della situazione attuale della vasca dell'acquedotto di San Vito, ancora in attesa degli ultimi dettagli. Prima della demolizione il muro che ora vedete proseguiva fino a bordo strada in obliquo e poi costeggiava lo stesso bordo, in entrambe le direzioni.

Ecco l'articolo che è stato partorito dal gruppo, dopo aver raccolto informazioni da cittadini di San Vito (che ringraziamo molto) e dai tecnici delle Acqua del Chiampo, che si sono dimostrati gentili e disponibili.

Alcune volte si resta basiti di fronte ad alcuni sprechi facilmente evitabili. Di recente, infatti, è stata rimessa a nuovo la vasca dell'acquedotto di San Vito, in località Arcisi.
Il progetto originario contava di una mura, cemento armato con rivestimento di sassi prefabbricati, posizionata al bordo della strada, togliendo completamente la visibilità a chi esce dalla strada sottostante (quella, per intenderci, che porta verso la casa dell'Assessore Stefani...) ed eliminava ogni possibilità di sosta per automezzi.

Ho usato il passato poiché oggi non vi è più la mura a bordo strada, ma è stata demolita, dopo pochi giorni di vita, lasciando visibilità e spazio (al raziocinio).
Vi starete chiedendo: “Nessuno si è accorto per tempo di questa mancanza di buonsenso?” Certo, più persone se ne sono accorte, alcune sono anche andate in Comune, dal nostro geometra Ferron, che sicuramente ha parlato con l'Assessore ai Lavori Pubblici e Vicesindaco Meneghello. Vabbè, però magari sono andati tardi, quando avevano già gettato! NO! Ci sono andati prima! E la risposta? Non siamo stati noi a decidere il lavoro, se ne occupa Acque del Chiampo e lo studio tecnico che ha progettato il tutto è lo Studio Bonollo.
Che burloni! Viene fatto un lavoro nel nostro territorio comunale e ci vogliono dire che il geometra e/o l'Assessore competente non hanno una via preferenziale per evitare uno sperpero di denaro pubblico?!?

Il responsabile dei lavori, il geom. Dalla Gassa, persona gentile e disponibile, è stato il primo a dire che, se fosse stato avvisato per tempo, avrebbe potuto evitare l'errata costruzione e la demolizione. Invece, constatata l'immobilità del nostro comune, il geometra responsabile è stato avvisato direttamente dalla cittadinanza ed ha provveduto immediatamente alla sistemazione.
A questo punto anche il comune si è mosso. Peccato per la tempistica...

Il costo dell'opera è a carico dell'ATO Valle del Chiampo (cioè un grosso ente pubblico che si occupa dell'acqua nell'intera provincia), cioè le nostre bollette. Ok, il comune non c'ha rimesso nulla di tasca propria, potrebbero ribattere i nostri amministratori, ma no mi sembra affatto una buona giustificazione. Speriamo vivamente che quanto accaduto porti ad ascoltare con più attenzione i cittadini.

Emanuele Mercedi
Progetto Civico per Brendola

sabato 2 maggio 2009

Novità sul fronte "Grandi Opere"




Questo sono alcuni documenti sui quali poter ragionare e qui sotto alcune nostre considerazioni in merito alla Grande Opera che la nostra attuale amministrazione vuole portare a termine ad ogni costo.

Premettendo che l’assoluta mancanza di confronto con i gruppi consiliari (vedi cittadini) malgrado le promesse fatte dall’amministrazione non ci ha permesso di riportare le seguenti considerazioni al progetto, le postiamo qui:

- il nuovo palazzetto dello sport viene incastrato tra gli attuali edifici (centro sociale e palestra) sfruttando gli unici spazi liberi che non obbligano a fare interventi all’infuori, appunto, del realizzo della nuova palestra (la quarta a Brendola) tralasciando tutti i restanti servizi

- non si prevede la possibilità di recuperare i volumi di una palestra esistente. Le attuali ulteriori due palestre, vicinissime, dovranno rimanere per servire gli edifici scolastici;

- perché non prendere in considerazione l’ubicazione della nuova palestra dove stanno attualmente i campi da tennis (gli spazi impegnati non sono diversi) di cui è comunque previsto lo spostamento? Così la futura realizzazione diventerebbe la nuova palestra delle scuole medie. Gli spazi liberati si potrebbero sfruttare in altro modo e le future spese di gestione sarebbero sicuramente più contenute;

- un posizionamento più vicino all'attuale scuola media permetterebbe di ampliare un eventuale impianto (speriamo previsto) per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili;

- impatto visivo: il nuovo edificio risulterà essere circa 1/4 più alto degli attuali palestra/biblioteca e comprenderà una larghezza pari tre volte degli attuali edifici (ponendoci a guardare il castello). Sparirà tutto il cono che guarda la collina portando la struttura fino a pochi metri di distanza dall’attuale viale alberato che porta alla storica fattoria;

- ampliamento biblioteca e centro sociale. Se l’attuale palestra delle scuole medie potesse ospitare la biblioteca? Sarebbe ancora obbligatorio ampliare l’attuale? Il risparmio: circa 700.000 euro; la questione economica almeno una riflessione la imporrebbe.

Non ultimo sarebbe opportuno, per dare un segnale di sobrietà alle persone in questo momento di grave crisi, sospendere per un periodo il progetto pronti a ripartire immediatamente con il realizzo non appena le condizioni economiche lo consentono. Ne gioverebbe anche la bilancia comunale dell’attuale amministrazione che attualmente non ha i soldi per il realizzo dell’opera.

mercoledì 1 aprile 2009

Bilancio 2009

Ieri sera al CC è stato portato all'Ordine del Giorno il Bilancio annuale e il Piano delle Opere per il prossimo triennio.
Riporto la dichiarazione di voto del nostro consigliere, Michele Massignani.

Programma opere triennali 2009-2011 e bilancio 2009

Dichiarazione di voto

A proposito di bilancio comunale, parlando con alcune persone che hanno bazzicato per anni la sala consigliare del municipio, sia come semplici cittadini, sia con incarichi pubblici, mi è stato spesso ripetuto che tutto ciò che riguarda le promesse elettorali e le successive scelte politiche, contingenti o di più ampio respiro, deve per forza di cose passare attraverso la verifica preventiva delle scritture contabili e delle cifre che esse esprimono. Se lo stato economico e finanziario dell’ente amministrativo che il bilancio annuale certifica, lo consente, allora le parole potranno tradursi in fatti concreti, tangibili, altrimenti esse saranno destinate soltanto ad alimentare lo scontento e il risentimento di quanti, invece, speravano si tramutassero in qualcosa di concreto.

D’altra parte, le varie scritture che andiamo ad esaminare stasera, dopo l’antipasto rappresentato dal piano triennale delle opere pubbliche anticipato nello scorso autunno, questa volta, non rappresentano soltanto un semplice passaggio contabile periodico, ma costituiscono invece la struttura portante di tutto quanto la maggioranza - che ricordiamolo ne ha la piena facoltà dato che tale prerogativa le è stata riconosciuta dall’esito elettorale – intende fare sia a livello di spesa corrente, sia, soprattutto, a livello di spesa in conto capitale, nel corso del suo mandato amministrativo. In pratica, si tratta del passaggio dal dire al fare, dalla promessa al suo effettivo mantenimento. Saranno quindi le scelte discusse e adottate questa sera che determineranno il giudizio politico complessivo su questa maggioranza alla scadenza del suo mandato amministrativo. Il momento dunque risulta particolarmente importante.

Gli orientamenti e le scelte politiche, tuttavia, non sono le uniche variabili ad aver determinato le conclusioni sulle quali stasera siamo chiamati ad esprimerci, ve ne sono ben altre, assai più rilevanti e dettate dalla stretta attualità economica e che per convenienza possono essere tradotte con la parola “crisi”. Ebbene si: la congiuntura economica negativa è diventata la cartina di tornasole dell’attuale momento che stiamo attraversando e la pianificazione degli obiettivi di spesa non può in nessun modo non tenerne conto. E’ inevitabile.

Le istituzioni economiche di tutto il mondo, da alcuni mesi, stanno cercando di approntare una serie di contromisure capaci di arginare il malessere sistemico che sta intaccando le fondamenta del nostro vivere civile, attraverso misure capaci di rilanciare l’accesso al credito e di conseguenza gli investimenti, l’occupazione e last but not least, i consumi. Insomma, ciascuno secondo le proprie possibilità, da Wall Street al fruttivendolo sotto casa, sta cercando di modificare mentalità e comportamenti pratici che, alla luce di quella che qualche economista ha definito “la tempesta perfetta”, non hanno più ragione di essere. L’obiettivo è quello di attraversare queste difficoltà. A qualunque costo. Ma per farlo bisogna cambiare mentalità e punti di vista.

E la nostra amministrazione, nel suo piccolo, che cosa fa? I suoi esponenti hanno compreso che il momento è particolarmente critico e che le scelte di oggi si ripercuoteranno su molti anni a venire, ben oltre il loro mandato? A scartabellare la voluminosa documentazione sul tema fornita ad ogni consigliere comunale prima di questa serata, si direbbe francamente di no. In che senso? Nel senso che, a nostro avviso, manca nella filosofia generale che ha animato la redazione del bilancio e degli altri documenti contabili, ed è grave che sia così, una presa d’atto politica chiara ed evidente di quanto appena sopra esposto.

I dati numerici dell’anno 2009, in altre parole, non contengono alcuna significativa cesura, nessuna discontinuità con quelli prodotti negli esercizi precedenti; tale constatazione, probabilmente, è dovuta al fatto che, a differenza della realtà politica, quella legata agli Uffici, e più specificamente all’Ufficio ragioneria che si occupa quotidianamente del buon andamento dei conti dell’ente, ha potuto operare in piena continuità rispetto al recente passato. Questa presa d’atto, che dal punto di vista metodologico ci sentiamo di condividere con la maggioranza, non può e non deve tuttavia costituire per essa un alibi, in grado di far passare sotto silenzio le sue responsabilità: di fronte ai problemi congiunturali cui ho appena fatto cenno, infatti, i nostri amministratori hanno scelto la via della conservazione. Alla prova dei fatti, invece di tentare di prendere in considerazione strade alternative capaci di dare risposte concrete ad una crisi che si fa ogni giorno più pressante, essi hanno imboccato la ormai consueta e rassicurante soluzione già percorsa in passato, nella quale il Comune destina, ieri come oggi, l’avanzo di bilancio dell’annualità precedente a rimpolpare i capitoli delle spese in conto capitale, che per stare alla stretta attualità, sono comprese nel triennio considerato tra i circa 2.600.000-2.800.000 euro. Dato per assodato che i dati della spesa corrente, già da alcuni anni, si mantengono stabili (quelli del 2008 si assestano attorno ai 3.400.00 euro), la vera sfida riguarda oggi proprio le spese in conto capitale. E qui arriviamo al punto: la maggioranza ha deciso, già a partire dall’esercizio 2009, di concentrare tutti i suoi sforzi e tutte le risorse finanziarie disponibili nella realizzazione di due opere infrastrutturali molto onerose per la comunità: il nuovo palazzetto dello sport (costo indicativo 1.900.000-2.000.000 euro, di cui già 1.200.000 accantonati nel 2008) e il completamento del terzo stralcio del Centro sociale, spesa prevista 700.000 euro, ma è una cifra destinata a crescere in quanto i plinti e le fondazioni fatte 15 anni fa e che vediamo a vista sono completamente da rifare perché strutturalmente inadeguate. Due obiettivi molto ambiziosi, sui quali sono stati concentrati tutti gli sforzi e tutte le risorse disponibili della collettività, peraltro ancora lontane nel tempo dal realizzarsi concretamente: mi riferisco agli oneri di urbanizzazione del New 3 e della lottizzazione Molinetto. A tal proposito, è realistico stimare che queste ultime, stante le gravi difficoltà economiche, molto difficilmente riusciranno a rimpinguare le casse comunali entro i tempi prefissati; di conseguenza, esiste, secondo noi, il rischio molto concreto che non soltanto nessuna delle due opere rispetti i tempi di realizzazione preventivati, neppure quelli iniziali, ma, cosa ben più grave, che tali progetti, nel frattempo, sottraggano risorse preziose da investire in altri e a questo punto davvero più urgenti capitoli di spesa, primi fra tutti quelli riconducibili alla sezione 10 denominata settore Sociale. In sede di commissione l’assessore Bertozzo ha tentato di rassicurarci, sottolineando il fatto che le voci di spesa di tali capitoli sono stati aumentati di circa 100.000 euro (Totale FUNZIONE 10: da 475.000 del revisionale 2008 ai 574.000), ma in realtà una grande parte di quei soldi non vanno direttamente in assistenza ai cittadini, ma finanziano voci di spesa a livello ULSS 5, oppure sono contributi che il Comune riceve, ma vincolati a precisi utilizzi.

Vediamo più in dettaglio questi dati, disaggregandoli secondo la loro effettiva destinazione:

Bisogna tenere conto innanzitutto che al netto di un contributo regionale che va al SERVIZIO 10-01, al 10-02 e al 10-03 non c'è niente e al 10-05 ci sono i servizi cimiteriali, al netto di tutto questo c'è il SERVIZIO 10-04 che rappresenta la sostanza degli interventi nel sociale. In esso il revisionale 2009 porta 503.000 € contro 394.000 euro del previsionale 2008, ma contro i già 460.000 € dell'assestato del 30/11. Sono + 43.000 €.

Se però a questi togliamo 22.000 € che sono l'aumento della quota del trasferimento che il Comune versa all'ULSS 5 l'incremento reale che questa amministrazione mette sul bilancio 2008 (vale appunto l'assestato che dice cosa è successo su 11 mesi su 12, perciò è quasi il definitivo) è di 21.000 €.

I capitoli dove sono stati collocati questi soldi, nell'ambito degli aiuti diretti, sono:

- 1875: rette ricovero inabili e assistiti: da 40.000 a 45.000 €

- 1885 assistenza domiciliare anziani: da 22.500 a 25.000 €

- 1887-40 attività sociali ed educative (servizi) da 79.200 a 84.000 €

- 1887 interventi assistenziali vari: da 20.500 a 25.000 €

- 1887-5 fondo comunale a sostegno famiglie in situazione di disagio: da 10.000 a 15.000 €


E’ necessario, quindi, prendere in considerazione anche nuove strategie d’intervento, perché oramai gli effetti negativi della crisi economica hanno già iniziato, seppure ancora marginalmente, ad intaccare il nostro tessuto economico. Non c’è un minuto da perdere. Ma come?

Noi proponiamo, per quanto riguarda le spese in conto capitale, di concentrare le risorse nella realizzazione di un’unica opera pubblica, coinvolgendo però fattivamente, e non soltanto a parole, nella progettazione anche le minoranze presenti in consiglio comunale e i vari gruppi e associazioni del territorio: insieme si pensa meglio e le soluzioni migliori saltano sempre fuori mettendo in comune idee e intuizioni, mai isolandosi e decidendo da soli per tutti. Per quanto invece concerne le spese correnti, chiediamo che l'avanzo di bilancio 2008 o una parte di esso sia destinato alla spesa corrente per finanziare interventi "diretti" ad alleviare la situazione economica di tante famiglie, certi come siamo che purtroppo l'emergenza peggiore non si è ancora vista, ma sarà fortissima nei prossimi mesi. E' un argomento complesso,ce ne rendiamo conto, non è facile aumentare la spesa corrente in quanto occorre rispettare i parametri fissati dal patto di stabilità; bisogna inoltre evitare contributi a pioggia che disperdano le risorse senza magari arrivare realmente a quanti davvero sono nel bisogno. La soluzione, come già per gli investimenti infrastrutturali, può arrivare secondo noi soltanto dalla concertazione. Urgente quindi l’apertura immediata di un tavolo tecnico nel quale concordare insieme una serie di interventi mirati (rette asili nido e materne? assistenza anziani? rette casa di riposo?); Ad esempio: è vero che aumentano i contributi agli asili per la gestione generale (da 107.000 a 121.000 €) ma non vedo contributi alle famiglie per il pagamento delle rette; si potrebbe inoltre inserire un ulteriore contributo per l’acquisto dei libri di testo alle scuole medie (vengono girati soltanto 3.000 euro che arrivano dalla Regione).Il contributo per l'acquisto di libri per la scuola primaria appare già buono (da 9.800 a 11.000 €). Senza dimenticare le nuove opportunità offerte dall’adeguamento dei criteri di spesa fissati recentemente dalla Giunta regionale, su proposta dell’Assessore alle politiche sociali Stefano Valdegamberi, che ha approvato un provvedimento che adegua l’applicazione dell’articolo 3 della legge regionale n.8 del 1986.

Tra le competenze della maggioranza, ne accennavo all’inizio, c’è la possibilità di migliorare la qualità della vita dei cittadini attraverso un articolato piano d’interventi: mai come in questa occasione però, visti i tempi difficili, è indispensabile lavorare con un nuovo spirito di collaborazione, rinunciando per questa occasione ai vantaggi derivanti dalla vittoria elettorale. Mi auguro che quanto proposto possa essere considerato e portare nel corso dei prossimi mesi a modifiche sostanziali dell’impianto contabile posto stasera in votazione. La nostra non è una posizione ideologicamente preconcetta e la possibilità da parte vostra di introdurre prossimamente significative variazioni all’impianto contabile in esame, ci permette di guardare al futuro con una certa cauta speranza: per questo, in attesa delle vostre prossime decisioni in merito, noi stasera esprimiamo il nostro voto di astensione.