Un commento dal nostro Consigliere, Fabrizio Bedin, all'articolo apparso su InPaese di Giugno 2011. Buona lettura.
Ho letto con felice attenzione l’articolo a firma dell’assessore Stefani dello scorso numero di In Paese.
E come si possono non condividere tali parole che riguardano la libertà di espressione e di opinione. La felicità deriva dal fatto che tale richiamo a queste libertà arrivi da chi siede nella maggioranza. Temevo veramente che non ci fosse più possibilità di confronto. Non voglio essere frainteso; con alcuni il confronto dialettico non è mai venuto meno, ma quando ci si inaridisce in sterili prese di posizione, o peggio, in alcuna volontà di confronto come avvenuto nel consiglio del 25 Maggio, beh, tali parole scritte sono solo di buon auspicio. Rammarica invece vedere che l’applicazione dei metodi di regime (siano questi filo fascisti o filo comunisti non mi importa, ad ogn’uno il suo) perduri nel tempo. Sulla poca volontà di accettare opinioni o consigli diversi, come opposizione, avevamo già avuto modo di dire la nostra (ricordiamo le proposte protocollate, il PAT, etc. et.). Sul fatto che questa allergia alle opinioni diverse si annidi anche all’interno della maggioranza invece deve fare riflettere. Sorrisi, abbracci e strette di mano in facciata, ma a scavare un pochino … brrrr. Ammetto che ho sempre avuto grosse difficoltà a relazionarmi con chi parte da posizioni che non si vogliono mettere in discussione. Peggio ancora se poi si usano i regolamenti a proprio uso e costume per fare passare tutto quello che si vuole fare passare. Nel suddetto consiglio per giustificare le richieste della maggioranza il nostro buon Segretario comunale, ha dichiarato che hanno deciso di dare “un’interpretazione estensiva del regolamento”. Beh, che dire, nel’ultimo consiglio si sono votati una ulteriore nuova convenzione sui Vigili Urbani da farsi con Montecchio Maggiore, senza inserire nella convenzione stessa i termini economici … il segretario ha avvallato anche questa, per la buona pace di chi ai regolamenti amministrativi ci tiene, e soprattutto ci tiene siano fatti bene. Fareste voi un contratto senza conoscerne i termini economici? Lascereste che questi termini siano eventualmente decisi da un comitato (così è stato definito), di cui non si conosce al momento la natura, e senza che questa poi ripassi per il consiglio comunale? Beh io personalmente no. Ed è proprio questo che fa parte del confronto, del capire che dal dibattito con persone che non la pensano come te può nascerne un arricchimento per tutti. Invece no, si vogliono appiattire le coscienze. Quindi sono benvenuti questi richiami alla libertà di espressione, e poco me ne importa se arrivano da chi non la pensa per forza come il sottoscritto, quello che è importante è che vi sia la libertà di poter esprimersi per alimentare il confronto delle idee. Poi sta all’intelligenza di chi governa carpirne le sfaccettature migliori.
Fabrizio Bedin
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