Qui sopra la foto della situazione attuale della vasca dell'acquedotto di San Vito, ancora in attesa degli ultimi dettagli. Prima della demolizione il muro che ora vedete proseguiva fino a bordo strada in obliquo e poi costeggiava lo stesso bordo, in entrambe le direzioni.
Ecco l'articolo che è stato partorito dal gruppo, dopo aver raccolto informazioni da cittadini di San Vito (che ringraziamo molto) e dai tecnici delle Acqua del Chiampo, che si sono dimostrati gentili e disponibili.
Alcune volte si resta basiti di fronte ad alcuni sprechi facilmente evitabili. Di recente, infatti, è stata rimessa a nuovo la vasca dell'acquedotto di San Vito, in località Arcisi.
Il progetto originario contava di una mura, cemento armato con rivestimento di sassi prefabbricati, posizionata al bordo della strada, togliendo completamente la visibilità a chi esce dalla strada sottostante (quella, per intenderci, che porta verso la casa dell'Assessore Stefani...) ed eliminava ogni possibilità di sosta per automezzi.
Ho usato il passato poiché oggi non vi è più la mura a bordo strada, ma è stata demolita, dopo pochi giorni di vita, lasciando visibilità e spazio (al raziocinio).
Vi starete chiedendo: “Nessuno si è accorto per tempo di questa mancanza di buonsenso?” Certo, più persone se ne sono accorte, alcune sono anche andate in Comune, dal nostro geometra Ferron, che sicuramente ha parlato con l'Assessore ai Lavori Pubblici e Vicesindaco Meneghello. Vabbè, però magari sono andati tardi, quando avevano già gettato! NO! Ci sono andati prima! E la risposta? Non siamo stati noi a decidere il lavoro, se ne occupa Acque del Chiampo e lo studio tecnico che ha progettato il tutto è lo Studio Bonollo.
Che burloni! Viene fatto un lavoro nel nostro territorio comunale e ci vogliono dire che il geometra e/o l'Assessore competente non hanno una via preferenziale per evitare uno sperpero di denaro pubblico?!?
Il responsabile dei lavori, il geom. Dalla Gassa, persona gentile e disponibile, è stato il primo a dire che, se fosse stato avvisato per tempo, avrebbe potuto evitare l'errata costruzione e la demolizione. Invece, constatata l'immobilità del nostro comune, il geometra responsabile è stato avvisato direttamente dalla cittadinanza ed ha provveduto immediatamente alla sistemazione.
A questo punto anche il comune si è mosso. Peccato per la tempistica...
Il costo dell'opera è a carico dell'ATO Valle del Chiampo (cioè un grosso ente pubblico che si occupa dell'acqua nell'intera provincia), cioè le nostre bollette. Ok, il comune non c'ha rimesso nulla di tasca propria, potrebbero ribattere i nostri amministratori, ma no mi sembra affatto una buona giustificazione. Speriamo vivamente che quanto accaduto porti ad ascoltare con più attenzione i cittadini.
Emanuele Mercedi
Progetto Civico per Brendola
1 commento:
Una piccola domanda : dove li scaricherà l'ente i soldi spesi ? io propendo per un pò in ogni bolletta emessa in loco....mica son benefattori !!!
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