Con estremo piacere, riportiamo il discorso della premiazione del nostro Orfeo, ringraziando per la gentile concessione il Dott. Visonà, rappresentante del Laboratorio Brendola.
Congratulazioni Orfeo! :-)
Buonasera e Benvenuti a questa serata del premio laboratorio Brendola.Ringrazio tutti i presenti e gli amici della bottega teatrale di Bruno Scorsone che ci ha intrattenuto con il suo magnifico spettacolo. L’associazione laboratorio Brendola non ha titoli speciali per emettere giudizi, ma da sempre ha sostenuto che valorizzare le persone di una comunità è un compito fondamentale ed in assenza di iniziative di tipo istituzionale si è impegnata a svolgere questo ruolo in modo modesto, ma significativo.
E’ un rito che si ripete da 15 anni sempre in questa sede e in questo periodo. Continuiamo a sostenere che valga la pena premiare quanti si impegnano per il nostro paese. Crediamo che tante persone hanno enormi potenzialità ed energie da spendere a vantaggio di tutti e dell’intera comunità. Siamo impegnati a difendere l’idea che riconoscendo le qualità degli altri possiamo migliorare, continuare a crescere come persone e come cittadini. Siamo rimasti ancorati all’idea che è meglio benedire degli altri, valorizzare le buone qualità delle persone e mettere in evidenza gli aspetti migliori di un paese piuttosto che maledire delle incapacità e dei limiti esistenti.
E’ questo un anno difficile per tanti motivi, in particolare per la crisi economica che stiamo vivendo e che ci tocca tutti. Un periodo che mette in evidenza oltre le difficoltà economiche anche le profonde criticità culturali ed etiche. La globalizzazione, i mercati, la finanza viaggiano sopra le nostre teste e noi abbiamo rinunciato ad incidere per il nostro piccolo sugli avvenimenti della storia. Una rinuncia a tanti principi e valori che dovrebbero guidare la nostra vita quotidiana, ma che sembrano non far parte di tanta classe politica e dirigente di questa nazione. Abbiamo ridotto il mondo ad economia dimenticando tutto il resto: l’amore, l’altruismo, la generosità, la solidarietà, l’onestà,il senso di responsabilità, la coerenza, l’affidabilità, l’umiltà, il valore della parola data, il rispetto del diverso, il senso intergenerazionale, la caducità della vita e l’inevitabilità della morte. Un anno difficile che sembra premiare l’individualismo di quanti si sono dedicati esclusivamente ai propri interessi, all’idea che ci si possa salvare da soli in barba agli altri, all’idea che il denaro possa risolvere ogni problema, all’idea che qualche povero in più non rovina il paese.
Un anno difficile per la miopia di quanti avrebbero dovuto capire in anticipo certi fenomeni e hanno guardato altrove cercando di conservare privilegi e vantaggi senza progettare e pensare in grande e per tutti. Un anno difficile perché tanti di noi pensano che il mondo possa cambiare per opera dei condottieri dimenticando che il mondo cambia solo se ognuno di noi cambia, si converte, si modifica. Siamo solo dei granellini di sabbia presi da soli, ma insieme possiamo fare un deserto, siamo solo delle minuscole stelle, ma insieme possiamo formare una galassia.
In questa situazione critica stasera abbiamo la fortuna di avere con noi Orfeo Rigon, persona unica e squisita, che proprio niente ha da spartire con quanto si è detto di certe criticità. E’ un piacere unico poter annoverare tra i nostri cittadini una persona come Orfeo, esempio di integrità morale, culturale, di grande disponibilità e generosità, di enorme pazienza e costanza nel perseguire il benessere personale e collettivo. La sua storia di vita lo certifica ed è visibile a tutti. Si è confrontato con le difficoltà della vita fin da piccolo lottando per conquistare una autonomia motoria ritenuta quasi impossibile, superando con tenacia e determinazione le sue limitazioni accettando con serenità la dura battaglia quotidiana.
E’ facile fare dichiarazioni, ma non è altrettanto facile trasformare dei limiti in opportunità di sviluppo di sensibilità, altruismo, conoscenza, cultura ed impegno per la comunità. Ricordo che oltre aver accudito e sostenuto il mondo del volontariato si è speso anche politicamente facendo il sindaco. Sicuramente uno dei migliori che Brendola può annoverare nella sua storia, riconoscimento certificato dai suoi sostenitori, ma anche da quanti non militavano nel suo gruppo, dai dipendenti comunali e da quanti hanno avuto problemi da risolvere durante il suo mandato.Persona equilibrata, modesta, tollerante, disponibile non poteva non dedicarsi anche al mondo dell’handicap. Da anni ed anni è presente in Cooperativa sociale ’81, in cooperativa Piano Infinito ed attualmente è anche presidente della Fondazione Paolino Massignan dopo di Noi.
Ha lavorato in tutti questi anni a tessere relazioni, intese, collaborazioni, smussando difficoltà, incomprensioni, rimuovendo ostacoli ritenuti insuperabili, coinvolgendo con pazienza e tenacia tutto il mondo dell’handicap. Formalmente è in pensione in pratica lavora a tempo pieno in Fondazione e nelle cooperative. E’ difficile spiegare la sua bontà d’animo, la profondità di pensiero, la saggezza che sparge attorno perché considera tutto questo come aspetti normali della vita. Forse riesco a spiegarmi meglio dicendo che vicino a Lui ti senti bene compreso, rispettato, accettato, riconosciuto e stimato.
Per provare queste sensazioni è necessario stare vicino a una persona speciale come Lui che di tutte queste qualità è impregnata profondamente. Questa serata vogliamo dedicarla a Lui come un riconoscimento del notevole apporto che ha dato a migliorare questo paese attraverso la sua vasta rete di contatti lavorativi, politici, sociali e relazionali in tutta la provincia. Si, lui ha portato in giro per il mondo un’immagine di Brendola come luogo di eccellenza, come comunità in grado di spendersi per il bene di tutti, come paese in grado di formare uomini veri.
Certamente la sua presenza ha migliorato il livello di cultura, di umanità e di solidarietà di questo paese e di questo lo ringraziamo sinceramente consegnandogli il premio.
Nessun commento:
Posta un commento