L'ultimo Consiglio Comunale c'ha lasciati basiti. Il Sindaco si è comportato in modo tutt'altro che democratico. Grave come affermazione, vero? Beh, leggere qui sotto quello che racconta il nostro egregio Consigliere Fabrizio Bedin.
Premetto le mie scuse a chi della “dialettica politica” ne ha le orecchie piene … portate pazienza, ma non ho altri mezzi per raggiungere l’ostinatezza di chi non ha voluto ascoltare.
Sig. Sindaco, con queste righe mi prendo il diritto di replica che lei mi ha negato durante il consiglio comunale del 04 Novembre.
Farò prima un breve riassunto di quanto successo, in modo che chi legge possa capire di cosa sto parlando.
Il giorno 28 Ottobre alle ore 09,21 mi è stata spedita una mail in cui venivano convocati i capigruppo consiliari per le 17,30 di sera dello stesso giorno. Ovviamente, visto che per mia fortuna lavoro, la convocazione, con grande stupore e rammarico, ho potuto leggerla solamente alla sera. Ho ovviamente manifestato tutta la mia perplessità per le tempistiche e modalità. Conscio che l’art. 11 del regolamento comunale (come ho riportato nella mail di risposta) permette al Sindaco di agire in quel modo quando vi sia carattere di urgenza, ho chiesto perché non si sia usato come in altre situazioni un po’ di buon senso, ovvero non si sia accompagnata con una telefonata o sms la convocazione. Senza dilungarmi troppo sul carattere delle mail che con piacere ho poi avuto modo di chiarire con il responsabile comunale, nel porre i saluti all’ex assessore Bertozzo, con toni che credo nulla avessero di offensivo, ho evidenziato e chiesto le motivazioni di tale scelta durante il consiglio comunale del 04 Novembre.
La risposta è stata a dir poco fuori luogo. Il primo cittadino, richiamandosi al suo alto senso civico ed al fatto che il regolamento comunale gli permetteva di procedere in quella data maniera (l’avevo scritto anch’io nella mail) mi ha di fatto accusato di fare inutile polemica.
Ho chiesto a quel punto di poter replicare. Sorpresa: mi è stato negato! (Diritto sancito dall’art. 35 del regolamento comunale!).
Ora, scusandomi della lunghezza dell’antefatto, con le seguenti poche righe ne approfitto per riprendermi questo diritto che mi è stato vergognosamente negato in consiglio. Risponderò al “Sindaco” come figura istituzionale, visto che come consigliere a tale istituzione devo rispondere: scrivo semplicemente che il regolamento comunale è un giusto mezzo per fare rispettare le assemblee, ma l’uso del buon senso, come nel caso su citato, è dato dalle persone. Ed il buon senso in questo caso è stato completamente lasciato da una parte. E tutto questo per buona pace della tanto da lei citata democrazia.
Sperando che la dialettica politica si riporti un giorno in binari più consoni ad un paese che si ritiene civile, saluto.
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