Dal GdV del 08.10.2010.
Furti, agguati e minacce. «Qui comandiamo noi»
DUE ANNI DI SCORRIBANDE. I giovani accusati di lesioni ad anziani e danneggiamenti vari
Regnava un clima di paura nei quartieri dove la banda di ragazzi imperversava con violenze e aggressioni.
«Qui comandiamo noi». La logica del mini-clan. L'arroganza della sopraffazione. La gratificazione nel sentirsi temuti e riconosciuti come "potenti", sia dai coetanei che dagli adulti. Succede così che il padre di un ragazzino di 12 anni scenda "a patti" con i giovani che hanno rubato la bicicletta Bmx al figlio. L'uomo decide di incontrare il branco che, come compenso per il riconoscimento del loro "potere", ha pietà e restituisce la bici.
Sono scenari che spuntano dalle pieghe dell'indagine, coordinata dalla procura per i minori di Venezia e dalla procura berica (per i maggiorenni). L'episodio più grave è la rapina impropria del 21 gennaio al supermercato G.B. Ramonda, per la quale sono indagati nove minorenni, tra cui due ragazze. Scoperti dalle commesse mentre si appropriavano di generi alimentari, i giovani minacciarono pesanti ritorsioni.
Secondo le indagini dell'Arma, cui ha collaborato anche la polizia locale, un gruppetto di ragazzi ha colpito anche in un altro supermercato: prima un taccheggio, poi, a marzo, tre minori che si "limitarono" ad infastidire i clienti, arraffando i deodoranti dagli scaffali e spruzzandoli in aria, prima di scappare al grido «spacchiamo tutto prima di uscire».
Le gang erano pronte a menare le mani. Contro i più deboli e gli indifesi. Ma anche contro un controllore delle Ftv: era l'11 aprile quando 4 giovanissimi, sul bus Altavilla-Vicenza che li portava in discoteca, furono scoperti senza biglietto e reagirono scaraventando a terra il malcapitato controllore e finendo pure col minacciarlo.
Ad avere la peggio, però, è stato un anziano che il 18 maggio intervenne nei confronti di tre ragazzi e due ragazze che stavano giocando con gli skateboard in piazza del Mercato; il rimbrotto non fu gradito e l'anziano fu colpito al petto con lo skateboard e poi picchiato con calci e pugni dal branco, subendo lesioni. Fu un'aggressione in piena regola in stile Arancia Meccanica che costò al poveretto un trauma cranico, e lesioni guaribili in 30 giorni.
Non è stata risparmiata un'anziana con il nipotino disabile, bloccata sulle strisce e bersagliata di insulti e bestemmie. E ancora: apprezzamenti a sfondo sessuale, sputi e un colpo a una spalla ad una mamma che aveva accompagnato la figlia alla palestra comunale. E a un'altra donna aggredita che minacciava di chiamare i carabinieri, risposero ridendo: «Chiamali pure, tanto non ci possono fare niente». Si sbagliavano.M.SC.
«Qui comandiamo noi». La logica del mini-clan. L'arroganza della sopraffazione. La gratificazione nel sentirsi temuti e riconosciuti come "potenti", sia dai coetanei che dagli adulti. Succede così che il padre di un ragazzino di 12 anni scenda "a patti" con i giovani che hanno rubato la bicicletta Bmx al figlio. L'uomo decide di incontrare il branco che, come compenso per il riconoscimento del loro "potere", ha pietà e restituisce la bici.
Sono scenari che spuntano dalle pieghe dell'indagine, coordinata dalla procura per i minori di Venezia e dalla procura berica (per i maggiorenni). L'episodio più grave è la rapina impropria del 21 gennaio al supermercato G.B. Ramonda, per la quale sono indagati nove minorenni, tra cui due ragazze. Scoperti dalle commesse mentre si appropriavano di generi alimentari, i giovani minacciarono pesanti ritorsioni.
Secondo le indagini dell'Arma, cui ha collaborato anche la polizia locale, un gruppetto di ragazzi ha colpito anche in un altro supermercato: prima un taccheggio, poi, a marzo, tre minori che si "limitarono" ad infastidire i clienti, arraffando i deodoranti dagli scaffali e spruzzandoli in aria, prima di scappare al grido «spacchiamo tutto prima di uscire».
Le gang erano pronte a menare le mani. Contro i più deboli e gli indifesi. Ma anche contro un controllore delle Ftv: era l'11 aprile quando 4 giovanissimi, sul bus Altavilla-Vicenza che li portava in discoteca, furono scoperti senza biglietto e reagirono scaraventando a terra il malcapitato controllore e finendo pure col minacciarlo.
Ad avere la peggio, però, è stato un anziano che il 18 maggio intervenne nei confronti di tre ragazzi e due ragazze che stavano giocando con gli skateboard in piazza del Mercato; il rimbrotto non fu gradito e l'anziano fu colpito al petto con lo skateboard e poi picchiato con calci e pugni dal branco, subendo lesioni. Fu un'aggressione in piena regola in stile Arancia Meccanica che costò al poveretto un trauma cranico, e lesioni guaribili in 30 giorni.
Non è stata risparmiata un'anziana con il nipotino disabile, bloccata sulle strisce e bersagliata di insulti e bestemmie. E ancora: apprezzamenti a sfondo sessuale, sputi e un colpo a una spalla ad una mamma che aveva accompagnato la figlia alla palestra comunale. E a un'altra donna aggredita che minacciava di chiamare i carabinieri, risposero ridendo: «Chiamali pure, tanto non ci possono fare niente». Si sbagliavano.M.SC.
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